Tempora mutantur: differenze tra le versioni
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Il verbo latino ''[[wikt:muto#Latin|mūtō]]'' ha in sè sia l'eccezione di cambiare che quella di muoversi, quindi una lettura differente potrebbe essere "I tempi si muovono, e noi andiamo avanti (ci muoviamo) con essi". Questo richiama l'immagine del fiume che scorre come in [[Eraclito]]: Πάντα ῥεῖ ([[panta rei]]) "tutto scorre".
==Storia==
La nozione di cambiamento, del mutamento continuo, data, nella filosofia occidentale almeno ad Eraclito, ed è riassunto nel greco antico [[panta shei]]. La formulazione Latina "Tempora mutantur" non è classica, e non ha una attribuzione generalmente accettata -viene spesso identificata come "tradizionale" sebbene sia frequentemente attribuita erroneamente, in particolare a Ovidio. È tipicamente considerata una variante di ''omnia mutantur'' ("tutto cambia") da [[Le metamorfosi (Ovidio)]], nella frase ''[[omnia mutantur, nihil interit]]''<ref>[[s:la:Metamorphoses (Ovidius)/Liber XV|Metamorphoses (Ovidius), Liber XV]], line 165</ref>, "tutto cambia nulla perisce".
== Voci correlate ==
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