Arcidiocesi di Lepanto: differenze tra le versioni
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Indicata in greco anche con il nome di Naupaktos, essa era anticamente una sede metropolitana dell'[[Epiro]]. Il nome Naupactus (che significa "porto") è riportato per la prima volta in alcuni scritti di [[Strabone]] come originatosi da [[Eraclide]]<ref>Strabone, IX, ix, 7</ref>. Il sito venne scelto come sede episcopale anche a causa della sua posizione strategica rilevante, su una collina attorniata da fertili pianure con molti pascoli. La città venne conquistata dagli ateniesi, i quali nel [[455 a.C.]], Dopo la terza guerra messeniana, vi stabilirono una sede stabile per meglio controllare i nemici spartani<ref>Pausania, IV, xxv, 7; X, xxxviii, 10</ref>. Dopo la [[Battaglia di Egospotami]] ([[404 a.C.]]), gli spartani presero possesso di Naupactus e successivamente la città passò agli achei, ai tebani sino a giungere a [[Filippo il Macedone]], che la consegnò agli etoli. Naupactus resistette successivamente per due mesi ai Romani, i quali infine, sotto il comando di [[Marco Acilio Glabro]] ([[191 a.C.]]) catturarono il villaggio.<ref>Pausania X, xxxviii, 12-13</ref>. La civiltà romana vi edificò un tempio a [[Poseidone]], uno ad [[Artemide]] ed un eremo dedicato ad [[Afrodite]], oltre ad un tempietto dedicato ad [[Asclepio]]. Durante il regno di [[Giustiniano]], Naupactus venne interamente distrutta da un terremoto.<ref>Procopio, "Bell. Goth.", IV, xxv</ref>.
La diocesi fu eretta forse già nel [[I secolo]]. Il primo vescovo noto è tuttavia Callicrate, presente al [[
La sede di Naupactus fu dipendente dal Papa come patriarca dell'Occidente sino al [[733]]. In seguito fu elevata al rango di [[metropolia]]. Agli inizi del [[X secolo]] si contavano otto sedi suffraganee sottoposte all'arcidiocesi di Naupactus, aumentate a nove sotto l'imperatore [[Manuele Comneno]], ridotte poi a quattro alla fine del [[XV secolo]].<ref>Parthey, "Hieroclis Synecdemus", Berlin, 1866, p. 121</ref>
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* Ireneo † (menzionato nel [[451]])
* Antonio † (menzionato nell'[[879]])
* Eustrazio † ([[X secolo]])<ref>Gustave Léon Schlumberger, [
* ''Anonimo'' † (menzionato nel [[1026]])
==Cronotassi degli arcivescovi latini==
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==Fonti==
* Dati riportati sul sito [http://www.catholic-hierarchy.org/ Catholic Hierarchy] alla pagina [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d2n01.html]
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*{{la}} Michel Lequien, [http://books.google.it/books?id=86weAemI-e4C&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false ''Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus''], Parigi 1740, Tomo II, coll. 197-200
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{{Portale|diocesi}}
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