Carta sociale europea: differenze tra le versioni

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Alla Carta sociale europea ed ai suoi protocolli addizionali è così apprestata una tutela contenziosa, in virtù del dialogo tra ONG, Stati membri del Consiglio d'Europa, Comitato di esperti indipendenti e Comitato dei ministri (Protocole additionnel à la Charte sociale européenne prévoyant un système de réclamations collectives, Strasbourg, 9.XI.1995). Come ricorda il Rapporto esplicativo al predetto Protocollo, "a l’instar de ce qui est prévu par d’autres mécanismes internationaux de contrôle (Convention européenne des Droits de l’Homme; OIT ; Comité des droits de l’homme, etc.), l’article 10 demande que l’Etat mis en cause donne des informations sur les mesures qu’il a prises pour donner effet à la recommandation du Comité des Ministres". In altri termini, non vi è alcuna ricaduta giurisdizionale in senso proprio della procedura, che non porta né ad un accertamento di violazione né tantomeno ad una condanna. Se il Comitato dei ministri riterrà di emanare una raccomandazione, sarà quella a dare luogo ad un eventuale titolo di responsabilità, di diritto internazionale, dello Stato italiano che non dia informazioni sufficienti a dimostrare di aver conseguito l'obiettivo fissato.
 
== Adattamento nell'ordinamento nazionale italiano ==
La versione [[Adattamento del diritto italiano al diritto internazionale|adattata]] della Carta è stata ratificata dall'[[Italia]] con la legge n. 30 del 1999.
 
== Note ==