Olocausto: differenze tra le versioni

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Il termine tuttavia, spesso usato dalle lingue anglosassoni, risulta parzialmente scorretto<ref>הttps://storicamente.org/giorno-della-memoria-facchini_link1</ref>, poichè deriva dal [[Lingua greca antica|greco]] ὁλόκαυστος (''holòkaustos'', "bruciato interamente"), a sua volta composta da ὅλος (''hòlos'', "tutto intero") e καίω (''kàiō'', "brucio")<ref name="olo">{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/olocausto|titolo=olocàusto in Vocabolario|sito=[[Enciclopedia Treccani|Treccani]]|accesso=15 giugno 2023}}</ref>, ed è riferito alla più retta forma di [[Olocausto (sacrificio)|sacrificio]] religioso prevista dal [[giudaismo]]<ref>{{cita web|url=http://www.jewishencyclopedia.com/articles/3847-burnt-offering |titolo=Burnt offering |editore=Jewish Encyclopedia |lingua=en |accesso=15 gennaio 2013}}</ref>, sottoforma di [[Capro espiatorio|capretti]] o di [[Agnello (Antico Testamento)|agnelli]] bruciati in offerta a [[Yahweh|Dio]]. L'Olocausto inteso come genocidio invece, dovrebbe essere identificato più correttamente col termine '''''Shoah''''' ({{ebraico|שואה}}), lett. "catastrofe, distruzione", termine citato spesso nell'[[Antico Testamento]], ad esempio nel [[Libro di Isaia|Libro del Profeta Isaia]] 47,11, dove non viene associato un riscatto o un compiacimento divino come effetto di così tanto sacrificio supremo di vite (in questo caso, umane)<ref>https://www.treccani.it/enciclopedia/shoah/</ref>.
 
Oltre a milioni di ebrei, vi furono tutte le persone uccise a seguito delle misure di persecuzione razziale e politica, di pulizia etnica e di genocidio, messe in atto dal [[Nazionalsocialismo|regime nazista]] del [[Germania nazista|Terzo Reich]] e dai loro alleati, tra il [[1933]] e il 1945]]. Furono [[vittime dell'Olocausto]] anche popolazioni slave delle regioni occupate nell'Europa orientale e nei [[Penisola balcanica|Balcani]], [[Bastardi della Renania|neri europei]]<ref>Serge Bilé, ''Neri nei campi nazisti'', EMI, 2006.</ref> e, quindi, prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, massoni, religiosi cristiani, minoranze etniche come [[Rom (popolo)|rom]], [[sinti]] e [[jenisch]], gruppi religiosi come [[Testimoni di Geova]] e [[pentecostali]], omosessuali e persone con [[disabilità]] mentali o fisiche<ref name="Niewyk45">{{cita|Niewyk, Nicosia 2000|pp. 45-52}}.</ref>.
{{vedi anche|Vittime dell'Olocausto}}
{| class="wikitable" style="float:right; width:400px; clear:right; font-size:90%"
|+Percentuali e numero delle vittime dell'Olocausto secondo i dati dello [[United States Holocaust Memorial Museum]].<ref> {{Cita web|url=https://encyclopedia.ushmm.org/content/en/article/documenting-numbers-of-victims-of-the-holocaust-and-nazi-persecution|titolo=Documenting Numbers of Victims of the Holocaust and Nazi Persecution|sito=encyclopedia.ushmm.org|lingua=en|accesso=2021-12-18}}</ref>
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| 5&nbsp;000 / 15&nbsp;000 (omosessuali); 1&nbsp;900 (testimoni di Geova); piccoli gruppi di afro-europei; ecc.
|}
'''Vittime dell'Olocausto''' furono tutte le persone uccise a seguito delle misure di persecuzione razziale e politica, di pulizia etnica e di genocidio, messe in atto dal [[Nazionalsocialismo|regime nazista]] del [[Germania nazista|Terzo Reich]] e dai loro alleati, tra il 1933 e il 1945.
 
L'eliminazione di circa i due terzi degli ebrei d'Europa<ref>Molte fonti, fra le quali {{cita testo |autore=Frediano Sessi |wkautore=Frediano Sessi |titolo=Raul Hilberg e la distruzione degli ebrei d’Europa |altri=introduzione alla prima edizione del libro di Raul Hilberg, Einaudi 1995 |url=http://www.fredianosessi.it/documenti/HILBERG.pdf |formato=PDF |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130626013154/http://www.fredianosessi.it/documenti/HILBERG.pdf |dataarchivio=26 giugno 2013 }}</ref> venne organizzata e portata a termine dalla Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che ebbe inizio nel [[1933]], con la segregazione degli ebrei tedeschi, e che poi proseguì, estendendosi a tutta l'Europa occupata dal Terzo Reich durante la [[seconda guerra mondiale]], con il concentramento e la deportazione, e quindi culminò dal [[1941]] con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa sul territorio da parte di reparti speciali e, soprattutto, in strutture di annientamento appositamente predisposte ([[Campo di sterminio|campi di sterminio]]), in cui attuare quella che i nazisti denominarono ''[[soluzione finale della questione ebraica]]''<ref>{{cita|Hilberg 1999|pp. 51-52}}.</ref>. L'annientamento degli ebrei nei centri di sterminio non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato, per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista<ref name="cita-Hilberg-1999-p975">{{cita|Hilberg 1999|p. 975}}.</ref><ref>Caratteristiche della ''unicità'' della Shoah secondo l'accademica e semiologa [[Valentina Pisanty]] in ''Abusi di memoria. Negare, banalizzare, sacralizzare la Shoah'', Bruno Mondadori Editore, Torino 2012 ISBN 88-6159-652-5 [http://books.google.it/books?id=uT7UBjWsrvkC&pg=PT5&lpg=PT5&dq=Shoah+evento+unico&source=bl&ots=SvFXLb_aCd&sig=cKhI9x3t4r4xV9zSS2-jTRX_Nzc&hl=it&sa=X&ei=MPtxVOiVJ-POygPFz4A4&ved=0CDMQ6AEwAw#v=onepage&q=Shoah%20evento%20unico&f=false]</ref><ref>[https://www.academia.edu/5017480/Linee_interpretative_nella_storia_della_Shoah "Unicità" della Shoah secondo l'accademico Gadi Luzzatto Voghera] (insegna Modern Italian History al Center for Italian and European Studies della Boston University a Padova e Storia dell'ebraismo moderno e contemporaneo all'Università di Padova e Università di Venezia,{{cita web|url=http://www.meisweb.it/luzzatto-voghera/|titolo=Copia archiviata|accesso=24 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140903113019/http://www.meisweb.it/luzzatto-voghera/|dataarchivio=3 settembre 2014|urlmorto=sì}} e [https://www.bu.edu/abroad/contact-us/faculty/prof-gadi-luzzatto-voghera/]) in ''Linee interpretative nella storia della Shoah'', pag. 33</ref><ref>"Unica" è definita la Shoah anche dallo storico Michele Sarfatti (direttore del [[Centro di documentazione ebraica contemporanea]] di Milano [http://eurojewishstudies.org/scholar_shortdisplay.php?idscholar=172]) in ''La Shoah in Italia. La persecuzione degli ebrei sotto il fascismo'', Einaudi, Torino 2005, ISBN 978-88-06-17454-5 [http://www.einaudi.it/libro/scheda/%28isbn%29/978880617454/] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150519111145/http://www.einaudi.it/libro/scheda/(isbn)/978880617454/|data=19 maggio 2015}}</ref>.