San Candido: differenze tra le versioni

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La presenza del confine nella frazione di [[Prato alla Drava]] determinò anche la presenza di una nutrita schiera di funzionari italiani: [[Guardia alla Frontiera]] (oggi non più esistente), [[Polizia di Stato|polizia di frontiera]], uffici doganali, una stazione di [[Carabinieri]], un [[Commissariato di Pubblica Sicurezza]] e una sezione della [[Guardia di Finanza]]. Tra le due guerre San Candido comincia ad essere frequentata da un turismo di élite, il quale però rimarrà isolato, senza diventare un vero e proprio fenomeno<ref>{{Cita libro|autore=Autori delle Dolomiti|titolo=Parc Hotel Sole Paradiso: San Candido|anno=1933|editore=Barabino & Graeve|città=Genova|p=|pp=|ISBN=}}</ref>. Solo dagli [[anni 2000]] San Candido riesce ad imporsi come centro turistico e culturale nelle Dolomiti, attirando da diverse regioni d'Europa un turismo d'élite<ref>{{Cita libro|autore=Egon Kühebacher|titolo=Paesaggio culturale e artistico del territorio di San Candido|anno=2003|editore=|città=|lingua=Italiano|p=|pp=|capitolo=Il Turismo vecchio e nuovo|ISBN=8890116919}}</ref>. Tra i frequentatori più rinomati, ci fu il [[Pietro d'Acquarone|duca d'Acquarone]], [[Ministro della Real Casa]] che vi edificò una ''dimora di caccia''.
 
San Candido ha costituito per anni il capolinea della [[Ferrovia della Val Pusteria|linea ferroviaria]] che risaliva da [[Fortezza (Italia)|Fortezza]], mentre i sei chilometri di linea fino al confine, pur trovandosi in territorio italiano, erano gestiti dalle [[ÖBB|ferrovie austriache]]. Fino a che vi è stato un rigido controllo doganale, era caratteristica la presenza di [[Treno-corridoio|treni-corridoio]] che univano [[Lienz]], nel [[distretto di Lienz|Tirolo orientale]], con [[Innsbruck]], capoluogo del [[Tirolo (Austria)|Tirolo settentrionale]]. <ref>[http://www.europaregion.info/it/674.asp I treni corridoio in discussione]</ref> che non effettuavano fermate nel territorio italiano.
 
== Simboli ==