Estetismo: differenze tra le versioni
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[[File:Sala delle Reliquie.jpg|thumb|Una sala del [[Vittoriale degli Italiani]], improntata all'estetismo di [[D'Annunzio]]]]
[[File:Dicksee-The Mirror-1896.jpg|thumb|''Lo specchio'', di [[Frank Dicksee]] (1896)]]
L{{'}}'''estetismo''' è un [[movimento artistico]] ma soprattutto
Questo movimento è tuttavia riscontrabile anche in vari studi di filosofi o studiosi di discipline umanistiche che ne intendono dare una definizione etimologicamente esatta, dato che si contemplano due categorie riguardanti l'estetismo, ossia quella filosofica e quella morale. Nel corso della storia le due categorie si possono riscontrare separate o legate assieme.<ref name ="M">''Le Muse'', De Agostini, Novara, 1966, vol. IV, pag. 407-408</ref> Esso nasce come movimento che tende a sviluppare le idee proposte dal [[parnassianesimo]], corrente culturale sorta in Francia negli anni '60 dell'800, e si fonda sull'imperativo del "l'[[Ars gratia artis|arte per l'arte]]", vedendo dunque in questa l'unico e sommo fine della letteratura. L'estetismo è pure una reazione al [[romanticismo]] e al suo mimetismo naturale e sentimentale, secondo cui ''la vita determina l'arte''. Con l'estetismo la classica dicotomia vita-arte si risolve nella coincidenza dei due termini, tendendo così a ''fare della propria vita la prima delle opere d'arte'', fornendo un'immagine di sé totalmente idealizzata, estetizzata, artificiosa, ovvero deformata in favore del [[Bellezza|bello]], unico valore morale del movimento. In esso si sviluppa quindi la figura del [[dandy]]-esteta, una persona contraddistinta da una raffinata eleganza che si diverte anche a stupire il pubblico con atteggiamenti trasgressivi ed eccentrici.
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