Francesco Ruffini: differenze tra le versioni

 

== Biografia ==

Francesco Ruffini frequentò il [[Liceo classico Carlo Botta]] ad [[Ivrea]]. Dopo aver insegnato a [[Pavia]] e a [[Genova]], divenne docente a [[Torino]] prima di [[Storia del diritto]], poi di [[Diritto ecclesiastico]], incentrando il suo insegnamento in particolare sul tema della [[libertà di religione|libertà religiosa]] e, più in generale, sui singoli diritti di [[libertà]] via via configuratisi nel corso dei secoli. Fra i suoi allievi migliori ebbe [[Arturo Carlo Jemolo]], [[Alessandro Galante Garrone]], [[Piero Gobetti]] (che fu anche suo editore) e [[Mario Falco]]. Fu rettore dell'[[Università degli Studi di Torino]] dal 1910 al 1913<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.unito.it/unitoWAR/page/biblioteche2/B047/B047_Francesco_Ruffini1 Scheda biografica su ''Francesco Ruffini''] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }} dal sito della biblioteca di giurisprudenza a lui intitolata presso l'[[Università di Torino]]</ref>.

 

Insieme al figlio, [[Edoardo Ruffini|Edoardo Ruffini Avondo]], nel [[1931]] figurò tra i pochi docenti che rinunciarono alla [[cattedra]] per non prestare il [[giuramento di fedeltà al fascismo]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-ruffini/ ''Voce online''] dell'[[Enciclopedia Treccani]]</ref>. Morì tre anni dopo a [[Torino]].

 

 

== Opere ==