Londinium: differenze tra le versioni

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Nel [[60]] circa, poco più di dieci anni dopo la sua fondazione, Londinium fu saccheggiata dalla tribù degli [[Iceni]] guidati dal loro regina [[Budicca]]. Gli scavi hanno rivelato conferma delle prove di distruzione da fuoco, sotto forma di uno strato di cenere rossa sotto la città risalenti a tale data.
 
Le forze di Boudica, ribellandosi contro la dominazione romana, prima distrussero [[Camulodunum]] e poi sconfissero la [[legione romana]] inviata ada [[Lindum]] (l'attuale [[Lincoln (Regno Unito)|Lincoln]] nello [[Lincolnshire]]) per riprendere la città. Rivolsero poi la loro attenzione verso Londinium. Il generale romano [[Gaio Svetonio Paolino]] riuscì da inviare alcune truppe a Londra prima dell'arrivo delle forze di Budicca, che erano molto più numerose. Che cosa è successo dopo è stato registrato dallo storico romano [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], in quella che fu la prima traccia scritta di Londra.
{{Citazione|Svetonio invece, aprendosi con straordinaria fermezza un varco in mezzo ai nemici, si diresse a Londinio, non ancora insignita del titolo di colonia, ma assai nota per i grandi traffici di mercanti e di merci. Lì Svetonio fu incerto se sceglierla come base delle operazioni militari ma, constatata l'esiguità delle truppe a disposizione e il modo clamoroso con cui era stata punita la temerarietà di Petilio, decise di salvare, col sacrificio di un'unica città, l'intera provincia. Fu irremovibile dinnanzi alle scene di pianto di quanti imploravano la sua protezione e diede il segnale della partenza, accogliendo tra le sue file quanti volessero seguirlo; chi rimase, perché inadatto alla guerra o per sesso o per età o perché trattenuto dall'attaccamento al luogo, fu sterminato dal nemico.
|Publio Cornelio Tacito, ''Annales, Liber XIV, cap. 33''<ref name="TacitoXIVcap33" />