Fleboclisi: differenze tra le versioni

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Embolia: Tolta una "e" di troppo
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|sinonimi = terapia endovenosa, terapia e.v., flebo
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La '''fleboclisi''', o '''somministrazione''' o '''terapia endovenosa''' (abbreviato '''e.v.'''), consiste nella infusione di sostanze liquide direttamente in una [[vena]].
[[File:Intravenous attempt.jpg|right|thumb|Una infermiera inserisce un ago 18-gauge e.v. con una cannula.]]
La '''fleboclisi''', o '''somministrazione''' o '''terapia endovenosa''' (o '''terapia e.v.'''), consiste nella infusione di sostanze liquide direttamente in una [[vena]]. La somministrazione endovenosa può essere utilizzata per correggere squilibri elettrolitici, somministrare farmaci, trasfondere sangue o rimpiazzare fluidi per correggere, ad esempio, la [[disidratazione]]. Rispetto ad altre vie di somministrazione, quella endovenosa è il modo più veloce per distribuire fluidi e farmaci in tutto il corpo.
 
La somministrazione endovenosa può essere utilizzata per correggere squilibri [[Elettrolita|elettrolitici]], somministrare [[farmaci]], trasfondere [[emocomponenti]] ed [[emoderivati]] o rimpiazzare fluidi per correggere, ad esempio, la [[disidratazione]].
Si tratta di un dispositivo medico per la somministrazione di [[medicinali]] o altro, costituito da un flacone, un [[deflussore]] e un [[Ago cannula|ago]] collegati tra di loro. Il termine "per via endovenosa" fa proprio riferimento al catetere o ago posizionato all'interno della [[vena]].{{Senza fonte}}
 
Rispetto ad altre vie di somministrazione, quella endovenosa è il modo più veloce per distribuire fluidi e farmaci in tutto il corpo.
Molti sistemi di terapia endovenosa prevedono la somministrazione di una soluzione o del farmaco attraverso una ''camera di gocciolamento'', che impedisce all'aria di entrare nel flusso sanguigno (fatto questo che potrebbe provocare un [[Embolia|embolo gassoso]]), e permette inoltre una stima del flusso di liquidi (normalmente misurato in ml/ora).
 
Molti sistemi di terapia endovenosa prevedono la somministrazione di una soluzione o del farmaco attraverso una ''camera di gocciolamento'', che impedisce all'[[aria]] di entrare nel flusso sanguigno (fatto questo che potrebbe provocare un [[Embolia|embolo gassoso]]), e permette inoltre una stima del flusso di liquidi (normalmente misurato in ml/all'ora).
==Etimologia==
Il termine fleboclisi deriva dal [[lingua greca|greco]] ''φλέψ'' (''fléps'') = vena e ''klysis'' = lavaggio.
 
==Strumenti e pratiche==
==Preparazione==
[[File:InfuuszakjesPlacement of intravenous cannula 1.jpg|right|thumb|UnaApplicazione saccadi perun flebolaccio collegataemostatico aprima undi deflussoreuna perpuntura terapia e.v.endovenosa]]
Un set standard di [[infusione]] e.v. è costituito da un contenitore [[sterile]] (bottiglia di vetro, bottiglia di plastica o sacchetto di plastica) pre-riempito di fluidi cona cui si associatoassocia un [[deflussore]], che consente al fluido di fluire una goccia alla volta, rendendo facile identificare la portata del flusso (e anche ridurre la possibile formazione di bolle d'aria). Il deflussore è a sua volta costituito da un pozzetto (camera di gocciolamento) in plastica trasparente dove gocciola l'infusione, da un connettore a baionetta che permette di perforare la chiusura in gomma della bottiglia di fluido, e da un lungo tubo sterile con un morsetto per regolare o interrompere il flusso. Al termine del deflussore vi è un ultimo connettore che permette il collegamento con un ago o l'accoppiamento con un'altra linea di infusione sulla stessa vena.
 
Il deflussore è a sua volta costituito da un connettore a baionetta che permette di perforare la chiusura in gomma della bottiglia di fluido, da un pozzetto (o camera di gocciolamento) in plastica trasparente in cui gocciola l'infusione, e da un lungo tubo con un morsetto per regolare o interrompere il flusso. Al termine del deflussore vi è un ultimo connettore che permette il collegamento con un ago o l'accoppiamento con un'altra linea di infusione sulla stessa vena.
[[File:Placement of intravenous cannula 1.jpg|thumb|left|Applicazione di un laccio emostatico prima di una puntura endovenosa]]
Per evidenziare il punto in cui inserire l'ago o [[Ago cannula|agocannula]], il quale viene inserito in una [[vena]], preferibilmente dell'[[avambraccio]], spesso è necessario un [[laccio emostatico]]; realizzato il collegamento tra vaso e flacone, per mezzo di un tubicino di collegamento, si può regolare il gocciolatoio del [[deflussore]] secondo necessità.
 
Per evidenziarereperire il punto venoso in cui inserire l'ago o [[Ago cannula|agocannula]], il quale viene inserito in una [[vena]], preferibilmente dell'[[avambraccio]], spesso è necessario un [[laccio emostatico]]; realizzato il collegamento tra vaso sanguigno e flacone, per mezzo di un tubicinotubo di collegamento, si può regolare il gocciolatoio del [[deflussore]] secondo necessità. Questa è una tipica infusione con gocciolamento per [[gravità]].
[[File:Infuuspomp.jpg|right|thumb|Una pompa da infusione adatta per una singola linea e.v.]]
 
Una [[pompa da infusione]] permette un controllo preciso della velocità di [[infusione]] e della quantità totale di fluido da infondere all'ora e nell'arco delle 24 ore. Tuttavia in tutti quei casi in cui non è necessario un preciso controllo della velocità di infusione o comunque una qualche variazione della stessa non avrebbe gravi conseguenze, come anche in tutti quei casi in cui la pompa non è disponibile, la flebo è spesso lasciato fluire semplicemente posizionando il sacchetto al di sopra del livello del paziente e utilizzando il morsetto per regolare la velocità. Questa è una tipica infusione con gocciolamento per [[gravità]].
=== Somministrazione ''in bolo'' ===
Alcuni farmaci possono essere somministrati ''in bolo'', il che significa che una [[Siringa (attrezzo medico)|siringa]] contenente il farmaco viene collegata direttamente al dispositivo di accesso endovenoso e il farmaco viene iniettato direttamente, sia pure lentamente per evitare di irritare la vena o causare un effetto troppo rapido. Per accertarsi che tutto il farmaco somministrato sia penetrato in vena e si disperda nella circolazione sanguigna, in molti casi a una somministrazione in bolo fa seguito un secondo bolo di [[soluzione fisiologica]] con finalità di lavaggio della linea infusiva.
 
Per accertarsi che tutto il farmaco somministrato sia penetrato in vena e si disperda nella circolazione sanguigna, in molti casi a una somministrazione in bolo fa seguito un secondo bolo di [[soluzione fisiologica]] con finalità di lavaggio della linea infusiva.
 
=== Pompa da infusione ===
[[File:Infuuspomp.jpg|thumb|Una pompa da infusione adatta per una singola linea e.v.|sinistra]]Una [[pompa da infusione]] permette un controllo preciso della velocità di [[infusione]] e della quantità totale di fluido da infondere all'ora e nell'arco delle 24 ore. Tuttavia in tutti quei casi in cui non è necessario un preciso controllo della velocità di infusione o comunque una qualche variazione della stessa non avrebbe gravi conseguenze, come anche in tutti quei casi in cui la pompa non è disponibile, la flebo è spesso lasciato fluire semplicemente posizionando il sacchetto al di sopra del livello del paziente e utilizzando il morsetto per regolare la velocità. Questa è una tipica infusione con gocciolamento per [[gravità]].
 
Si può ricorrere a una infusione rapida se il paziente necessita di grandi quantità di fluidi in tempi brevi, sempre che il dispositivo di accesso e.v. sia di un diametro sufficiente. Per aumentare la velocità di infusione si può ricorrere a una spremitura manuale della sacca, all'applicazione di un manicotto gonfiabile intorno alla sacca stessa oppure a un dispositivo elettrico che in caso di necessità può anche riscaldare il fluido da infondere.
 
==Tipologie di accessoaccessi endovenosoendovenosi==
[[File:Infuuszakjes.jpg|right|thumb|Una sacca per flebo collegata a un deflussore per terapia e.v.]]
===Ago ipodermico===
Il modo più semplice per reperire un accesso venoso è quello di passare un ago cavo attraverso la cute posizionandolo direttamente in vena. Questo ago può essere collegato a una [[Siringa (attrezzo medico)|siringa]] ed essere usato sia per aspirare sangue sia per iniettare il suo contenuto nel torrente venoso. Lo stesso ago può essere collegato a un [[catetere]] di varia lunghezza e quindi a qualsiasi sistema desiderato di raccolta o infusione.
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===Catetere venoso periferico===
{{Vedi anche|Catetere venoso periferico}}[[File:Intravenous therapy 2007-SEP-13-Singapore.JPG|thumb|left|Un ago 20-gauge in una vena periferica della mano]]
Questo è il metodo di accesso endovenoso più utilizzato sia in ospedale sia nelle attività sanitarie in ambito pre-ospedaliero. Un catetere venoso periferico (CVP) è costituito da un breve [[catetere]] di pochi centimetri di lunghezza, inserito attraverso la cute in una [[vena periferica]], vale a dire una qualsiasi vena non localizzata all'interno del torace o dell'addome.
 
Un [[catetere venoso periferico]] (CVP) è costituito da un breve [[catetere]] di pochi centimetri di lunghezza, inserito attraverso la cute in una [[vena periferica]], vale a dire una qualsiasi vena non localizzata all'interno del torace o dell'addome.
Questo è di solito un dispositivo a forma di cannula sormontante un ago (agocannula), cioè un dispositivo in cui un tubicino di plastica flessibile [[cannula]] viene montato sopra un ago di metallo [[trocar]]. Una volta che la punta dell'ago e la cannula si trovano all'interno della vena il trocar viene ritirato e scartato in un contenitore rigido per aghi usati, e la cannula viene fatta avanzare all'interno della vena nella posizione considerata più appropriata e sicura. La raccolta di campioni di sangue può essere eseguita al momento dell'inserimento.
 
Questo è di solito un dispositivo a forma di cannula sormontante un ago (agocannula), cioè un dispositivo in cui un tubicino di plastica flessibile [[(cannula]]) viene montato sopra un ago di metallo ([[trocar]]). Una volta che la punta dell'ago e la cannula si trovano all'interno della vena il trocar viene ritirato e scartato in un contenitore rigido per aghi usati, e la cannula viene fatta avanzare all'interno della vena nella posizione considerata più appropriata e sicura. La raccolta di campioni di sangue può essere eseguita al momento dell'inserimento.
Con questa tecnica può essere utilizzata ogni vena periferica accessibile, anche se il braccio e la mano sono le sedi di posizionamento più frequente. La gamba e i piedi vengono utilizzati in misura molto minore. Nel [[neonato]] può essere indicato il posizionamento nelle vene del cuoio capelluto.
 
Con questa tecnica può essere utilizzata ogni vena periferica accessibile, anche se il braccio e la mano sono le sedi di posizionamento più frequente. La gamba e i piedi vengono utilizzati in misura molto minore. Nel [[neonato]] può essere indicato il posizionamento nelle vene del [[cuoio capelluto]].
Il calibro della cannula infusiva viene comunemente indicato in [[Gauge (unità di misura)|gauge]]. L'ago 14-gauge è decisamente una cannula di grandi dimensioni il cui utilizzo è più comune nei reparti di rianimazione. Gli aghi 24-gauge e 26-gauge sono all'altro estremo i più piccoli (utilizzo in ambito pediatrico). I formati più comuni sono l'ago 16-gauge (un calibro di medie dimensioni utilizzato per donazione di sangue e trasfusioni), gli aghi 18 e 20-gauge (per tutti gli utilizzi in particolare per infusioni e prelievi di sangue), e l'ago 22-gauge (utilizzato per adulti con vene di piccolo calibro o in ambito pediatrico). Le agocannule 12-gauge e le linee periferiche di calibro 14-gauge sono in grado di fornire grandi volumi di fluidi in breve tempo e questo rende conto della loro popolarità in medicina d'urgenza. Queste linee sono spesso chiamate "linee infusive per trauma".
 
Una cannula periferica e.v. non può essere lasciata in sede per un tempo indeterminato, a causa del rischio di infezione nel punto di inserimento della cannula, la qual cosa provoca flebite, cellulite e sepsi. I Centers for Disease Control and Prevention degli USA aggiornano periodicamente le linee guida e consigliano la sostituzione della cannula ogni 96 ore.<ref>{{Cita web| cognome = CDC Morbidity and Mortality Weekly Report Aug 2002 | titolo = Guidelines for the Prevention of Intravascular Catheter-Related Infections | url=http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/rr5110a1.htm | accesso=13 marzo 2008 }}</ref> Questa raccomandazione è basata su studi organizzati per individuare le cause di infezione da [[Staphylococcus aureus meticillino-resistente|''Staphylococcus (MRSA)aureus'' meticillino-resistente]] negli ospedali. Nel Regno Unito, il Dipartimento di Sanità ha pubblicato un report sui fattori di rischio associati a un aumento della infezione da MRSA. Tra questi vengono citati come principali fattori che possono aumentare il rischio di diffusione di ceppi batterici antibiotico resistenti la cannula endovenosa, i cateteri venosi centrali e i cateteri urinari.
Per rendere la procedura più tollerabile per i bambini il personale medico può applicare un anestetico locale (come EMLA, una crema costituita da una emulsione di olio in acqua contenente un anestetico locale come la lidocaina e la prilocaina) circa 45 minuti prima della procedura.
 
La parte di catetere che rimane al di fuori della pelle presenta delle ali di fisaggio. Generalmente alla base della cannula vi è una camera di visualizzazione molto trasparente che permette di vedere il sangue risalire e capire che il catetere è in vena. La cannula può essere collegata a una siringa o una linea di infusione endovenosa, e bloccata con uno specifico tappo a vite. Molte cannule presentano nella parte superiore un sistema a valvola che viene spesso utilizzato per somministrare medicamenti "in bolo".
 
In caso di shock può essere necessario ricorrere a un'esposizione chirurgica della vena.
 
====Complicazioni====
Se la cannula non è posizionata correttamente, o la vena è particolarmente fragile e facile a rompersi, il sangue può fuoriuscire nei tessuti circostanti. Se si utilizza una cannula di questo tipo per somministrare farmaci si provoca inevitabilmente uno stravaso del farmaco che può portare a edema, causando dolore e danni ai tessuti, e nel caso di alcuni farmaci addirittura a necrosi. A questo punto il sanitario che tenta di posizionare una nuova cannula è costretto a trovare un nuovo sito di accesso prossimale rispetto alla zona in cui si è verificata la rottura della vena per evitare lo stravaso dei farmaci attraverso la vena danneggiata. Per questo motivo è consigliabile tentare di posizionare la prima cannula nella vena appropriata più distalmente possibile.
 
Se per un paziente vi è la necessità di reperire con frequenza accessi venosi, le ripetute punture possono determinare cicatrici a carico delle vene e renderle "dure" e strette, il che con il tempo rende i posizionamenti di future linee di flusso estremamente difficili o anche impossibili.
 
Una cannula periferica e.v. non può essere lasciata in sede per un tempo indeterminato, a causa del rischio di infezione nel punto di inserimento della cannula, la qual cosa provoca flebite, cellulite e sepsi. I Centers for Disease Control and Prevention degli USA aggiornano periodicamente le linee guida e consigliano la sostituzione della cannula ogni 96 ore.<ref>{{Cita web| cognome = CDC Morbidity and Mortality Weekly Report Aug 2002 | titolo = Guidelines for the Prevention of Intravascular Catheter-Related Infections | url=http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/rr5110a1.htm | accesso=13 marzo 2008 }}</ref> Questa raccomandazione è basata su studi organizzati per individuare le cause di infezione da Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) negli ospedali. Nel Regno Unito, il Dipartimento di Sanità ha pubblicato un report sui fattori di rischio associati a un aumento della infezione da MRSA. Tra questi vengono citati come principali fattori che possono aumentare il rischio di diffusione di ceppi batterici antibiotico resistenti la cannula endovenosa, i cateteri venosi centrali e i cateteri urinari.
 
====Midline====
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{{Sezione vuota|medicina}}
 
===CateteriCatetere venosivenoso centralicentrale===
[[File:Central line equipment.jpg|thumb|right|Set per un catetere venoso centrale]]{{Vedi anche|Catetere venoso centrale}}
Le linee di infusione e.v. centrali sfruttano un [[catetere]] posizionato all'interno di una grande vena, di solito la [[vena cava superiore]] o la [[vena cava inferiore]], o l'atrio destro del cuore. Questo posizionamento presenta diversi vantaggi rispetto a una linea e.v. periferica:
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Lo svantaggio principale del PICC è che deve essere inserito e poi viaggiare attraverso una vena periferica relativamente piccola. Pertanto il suo decorso verso la vena cava superiore può essere in parte imprevedibile e quindi talvolta può essere tecnicamente difficile collocarlo in alcuni pazienti. Inoltre, poiché il PICC viaggia attraverso l'ascella, può piegarsi e divenire poco e per nulla utilizzabile.
 
====Sistemi Port impiantabili sottocute====
{{Vedi anche|Port-a-cath}}
Un dispositivo Portport (spesso indicata con il nome di un marchio come Port-a-Cath o MediPort) è una linea venosa centrale che non dispone di un connettore esterno. Presenta invece un piccolo serbatoio che è rivestito in gomma siliconica che è impiantato sotto la pelle. Il [[farmaco]] viene somministrato in modo intermittente inserendo un ago attraverso la pelle e perforando il silicone del serbatoio. Quando l'ago viene ritirato il coperchio in gomma siliconica del serbatoio si richiude. La copertura in silicone è progettata per resistere a centinaia di punture durante la sua vita. Il sistema port può essere lasciato nel corpo del paziente per anni. Se ciò avviene è tuttavia opportuno che il funzionamento del dispositivo sia verificato mensilmente e venga lavato con un [[anticoagulante]], per evitare il rischio di occlusioni. Se il sistema dovesse ostruirsi aumenterebbe in modo esponenziale il rischio di [[trombosi]] e il correlato rischio di [[embolizzazione]]. La rimozione di un dispositivo port è di solito una procedura semplice che viene effettuata a livello ambulatoriale. Al contrario la messa a dimora di un simile sistema è decisamente più complessa e un buon impianto è dipendente dall'abilità e dimestichezza del radiologo.
I sistemi Port causano meno disagi e hanno un minor rischio di infezione rispetto ai sistemi PICC. Sono quindi abitualmente utilizzati per i pazienti in trattamento intermittente a lungo termine.
 
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===Farmaci===
Diversi farmaci possono essere mescolati nei fluidi di cui sopra. Alcuni tipi di farmaci possono essere somministrati solo per via endovenosa, ad esempio quando vi è un insufficiente assorbimento nel caso si ricorra ad altre vie di somministrazione, come la via enterale. Tra i farmaci utilizzati esclusivamente per via endovenosa vi sono molte [[immunoglobuline]] e il [[propofol]].
 
==Infusione intermittente==
L'Infusione intermittente viene utilizzata quando un paziente necessita di farmaci solo in certi periodi di tempo, e non richiede di ulteriori liquidi. Nella infusione intermittente si possono utilizzare le stesse tecniche già viste sopra, come ad esempio la pompa di infusione o una fleboclisi a goccia per gravità. La differenza consiste nel fatto che dopo aver somministrato il farmaco prescritto dal medico il [[deflussore]] viene scollegato dal dispositivo di accesso e.v.
Alcuni farmaci possono essere somministrati ''in bolo'', il che significa che una [[Siringa (attrezzo medico)|siringa]] contenente il farmaco viene collegata direttamente al dispositivo di accesso endovenoso e il farmaco viene iniettato direttamente, sia pure lentamente per evitare di irritare la vena o causare un effetto troppo rapido. Per accertarsi che tutto il farmaco somministrato sia penetrato in vena e si disperda nella circolazione sanguigna, in molti casi a una somministrazione in bolo fa seguito un secondo bolo di [[soluzione fisiologica]] con finalità di lavaggio della linea infusiva.
 
==Effetti avversi==