Giannino Antona Traversi: differenze tra le versioni
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Con la partecipazione attiva alla prima guerra mondiale l’attività teatrale di Antona Traversi inevitabilmente si interrompe, per riprendere molto più tardi nella forma di dramma patriottico con ''L’Offerta'' (1934).
Il tratto comune dei lavori di Giannino Antona Traversi è la rappresentazione dell’ambiente aristocratico in tutte le sfumature più particolari. La critica ha individuato quattro costanti nei suoi lavori teatrali: l’illustrazione dell’egoismo maschile, la perversità femminile, l’aprire vasti orizzonti sulle scene di società e sulle usanze e, infine, il soffermarsi sui drammi psicologici di quei personaggi che hanno conservato, più degli altri, un fondo di individualità e umanità<ref>Franca Guidi, tesi di laurea L'attività teatrale di Giannino Antona Traversi, Università Cattolica del Sacro Cuore, facoltà di magistero, pag. 91 e
== La prima guerra mondiale e Redipuglia ==
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Quest’opera, caratteristica per la sua estrema semplicità, non aveva però una struttura tale da resistere al passare degli anni e alle intemperie. Fu per questo necessario trasferire le salme nell’attuale [[Sacrario militare di Redipuglia|Sacrario monumentale]], inaugurato nel 1938 e più aderente ai dettami architettonici del [[regime fascista]], mentre i cimeli hanno trovato posto nei musei annessi al sacrario. Oggi il Cimitero degli Invitti si presenta come Parco delle Rimembranze, il cui viale principale è intitolato proprio ad Antona Traversi.
[[Immagine:Redipuglia_colle_sant_elia_tomba_1923.jpg|thumb|Particolare di una tomba del primo cimitero di Redipuglia]]
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