La filologia romanza studia le lingue e le letterature romanze o neolatine. Sebbene questa materia, a differenza della linguistica romanza, persegua soprattutto l’analisi dei testi letterari, come abbiamo più volte ribadito non può prescindere dall’indagine linguistica.
La filologia come disciplina a sé stante nasce in particolare nel [[XVIII secolo]] grazie al movimento culturale del [[Romanticismo]], e dunque in Germania. Padri fondatori della materia sono considerati, insieme a François Raynouard sul quale ci soffermeremosi soffermerà in seguito, i fratelli Schlegel, Friedrich (1772-1829) e Wilhelm (1767-1845), e Franz Bopp (1791-1867), le cui idee ebbero un potente influsso in tutti i paesi (prima fra tutti la Francia con gli studi di Claude Fauriel sulla poesia popolare e trobadorica e sull’epica medievale francese e sulla cavalleria). I primi studiarono i rapporti che intercorrono fra il Grecogreco, il Latinolatino e il Germanicogermanico, classificando gli idiomi secondo il loro sistema morfologico (da loro la classificazione di lingue isolanti, agglutinanti e flessive). Se i due fecero una classificazione tipologica delle lingue, Bopp nefece feceinvece una classificazione genealogica, considerando affini le lingue derivanti da un idioma unico. E come le lingue indoeuropee sono affini perché continuazione di una lingua più antica, non attestata (appunto l’indoeuropeo), così le lingue romanze lo sono fra di loro in quanto continuazione del latino.
I fratelli Schlegel e Bopp ebbero comunque secoli di indagini linguistiche a loro precedenti, che in qualche modo contribuirono alla nascita della filologia vera e propria.