Luigi Massignan: differenze tra le versioni
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In seguito all’[[armistizio di Cassibile|8 settembre 1943]] interrompe gli studi per partecipare alla [[Resistenza italiana|resistenza]], entrando nelle file partigiane con il nome di battaglia “Renzo” e diventando vicecomandante del [[Resistenza vicentina#Le formazioni combattenti|battaglione partigiano autonomo "Valdagno"]] (il cui comandante era [[Gino Soldà]]).
Arrestato nell’autunno del 1944, dalle carceri di Vicenza viene trasferito a [[Bolzano]], poi nel [[Campo di concentramento di Mauthausen]] dal quale viene liberato il 5 maggio 1945. Del gruppo di settanta vicentini deportati (che comprendeva anche l’amico [[Torquato Fraccon]]) è uno dei due sopravvissuti [http://www.anpi.it/donne-e-uomini/luigi-massignan].
Rientrato in Italia dopo la guerra, completa gli studi e si laurea in medicina nel 1945, specializzandosi in neurologia nel 1948 e conseguendo la docenza in Clinica psichiatrica nel 1954.
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Nel 1947 si sposa con Caterina Dal Pra, dalla quale ha 4 figli.
Dal 1950 al 1959 è primario nell’ospedale psichiatrico di [[Padova]], dal 1959 al 1971 è direttore dell’ospedale psichiatrico di [[Udine]], ed infine di quello di Padova dal 1971 al 1989.
Prima a Udine e poi a Padova, Dal 1971 è anche consulente per la psichiatria e le tossicodipendenze della [[Regione del Veneto]], responsabile del Centro per la tossicodipendenza e direttore della rivista «Psichiatria generale e dell’età evolutiva» [http://www.vicenzanews.it/it/spettacoli-amp-concerti/concerti/incontro-con-l-accademico-luigi-massignan].
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