Storiografia: differenze tra le versioni
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Uno delle operazioni fondamentali della storiografia è sempre stata la [[periodizzazione]], ossia la suddivisione convenzionale della storia dell'umanità in periodi di tempo, ciascuno contraddistinto da una serie di caratteri originali tali da renderlo individuabile rispetto alle fasi storiche immediatamente precedenti e successive. Ogni periodo di tempo così individuato è compreso tra due eventi significativi che ne segnano l'inizio e la fine.
Nonostante il suo carattere semplificatorio e inevitabilmente convenzionale, quella della periodizzazione resta un'operazione di importanza fondamentale nelle discipline storiche, dal momento che consente di "pensare" in termini schematici il passato e di facilitare la collocazione temporale di un evento<ref>V. Ardone, M. Autieri, R. Calvino, N. Malandrino, A. Riccardi, ''Discipline letterarie...'', Maggioli editore, 2016, [https://books.google.it/books?id=lgevCwAAQBAJ&pg=PA326&dq=periodizzazione+della+storia+%22pensare+la+storia%22&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&ved=2ahUKEwizl9_--7_7AhWpQfEDHeALABMQuwV6BAgHEAY#v=onepage&q=periodizzazione%20della%20storia%20%22pensare%20la%20storia%22&f=false questa pagina]</ref>. Inoltre la didattica della Storia spesso trova grande giovamento nel suddividere la storia in periodi definiti convenzionalmente, alla pari con altre discipline storiche, come la geologia e la paleontologia. La periodizzazione della Storia serve a dare un senso al passato e a non vederlo come una semplice successione di eventi<ref>Pietro Corrao, Paolo Viola, ''Introduzione agli studi di Storia'', Donzelli editore, 2005 (pp. 10-12, 52). ISBN
=== Le fonti ===
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