Raffaello Sanzio: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Raffaello (disambigua)|Raffaello}}{{Doppia immagine verticale|destra|Sanzio 00.jpg|Raffaello_Sanzio_da_Urbino_1483-1520_08_Signature.svg|220|[[Autoritratto (Raffaello)|Autoritratto]] (1506 circa), [[Galleria degli Uffizi]], [[Firenze]]|Firma di Raffaello Sanzio}}[[File:Portrait de l'artiste avec un ami, by Raffaello Sanzio, from C2RMF retouched.jpg|thumbmin|verticale=.8|''[[Autoritratto con un amico]]'' (1518 circa), [[Louvre]], [[Parigi]]]]
{{Bio
|Nome = Raffaello
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|Epoca2 = 1500
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , fra i più celebri del [[Rinascimento]]<ref>{{cita web|url=https://www.roma.com/raffaello-sanzio-il-re-mida-del-rinascimento/|titolo=Raffaello Sanzio, la leggenda del Rinascimento}}</ref>
}}
 
Considerato uno dei più grandi artisti di ogni tempo e fra i massimi interpreti del [[concetto]] [[Estetica|estetico]] del [[Bello]]<ref name="Paolucci">{{cita libro |autore=Antonio Paolucci |titolo=Raffaello in Vaticano|editore=Giunti|collana=Art e dossier |volume=298 |città=Milano |anno=2013}}</ref>, Raffaello ha vissuto una parabola lavorativa relativamente breve, ma estremamente prolifica e profondamente innovativa<ref>{{cita web |url=https://iictunisi.esteri.it/iic_tunisi/it/gli_eventi/calendario/2020/02/conferenza-raffaello-nostro-contemporaneo.html|titolo=Conferenza: "Raffaello nostro contemporaneo"|sito=Istituto Italiano di Cultura di Tunisi|accesso=12 gennaio 2021}}</ref> per le numerose opere iconiche<ref name="Mazzarini">{{cita web |url=https://www.raffaelloscuola.it/blog/lo-straordinario-viaggio-della-madonna-sistina-e-l-ebbrezza-di-essere-sospesi-in-cielo|titolo=Lo straordinario viaggio della Madonna Sistina e l’ebbrezza di essere sospesi in cielo|autore=Mirella Mazzarini|sito=Raffaello Scuola|data=4 settembre 2020|accesso=12 gennaio 2021}}</ref> e per il modo in cui queste sono state prodotte, avvalendosi di una bottega altamente strutturata e composta da numerosi professionisti di altissimo livello e varie discipline che il maestro dirigeva e a cui affidava buona parte del suo lavoro<ref name="Paolucci" />. La "maniera" di Raffaello fu di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire, sia per emulazione da parte dei suoi collaboratori che ne portarono avanti il linguaggio per decenni in tutta Europa<ref>{{cita libro |autore=Jacques Bousquet |titolo=Il manierismo in Europa|editore=Bramante|città=Milano |anno=1963}}</ref> raccolti nella scuola del [[manierismo]], sia per contrasto attraverso il rifiuto dell'opera raffaellesca iniziato da [[Caravaggio]]<ref>{{cita libro|titolo=Vite di Caravaggio|curatore=Francesca Valdinoci|editore=CasadeiLibri|anno=2016|isbn=9788889466513}}</ref>. A tutto questo si aggiunge il pionieristico lavoro di studio e recupero delle vestigia dell'[[arte romana]], impostato su rigorosi criteri scientifici, che lo rendono fra i padri dell'[[archeologia]] e della tutela dei [[beni culturali]]<ref>{{cita web |url=https://artemagazine.it/2022/06/22/scuderie-del-quirinale-presentato-il-libro-raffaello-tra-gli-sterpi-le-rovine-di-roma-e-le-origini-della-tutela/|autore=Bruna Alasia|titolo=Scuderie del Quirinale. Presentato il libro "Raffaello tra gli sterpi. Le rovine di Roma e le origini della tutela"|sito=Arte Magazine|data=22 giugno 2022|accesso=16 gennaio 2023}}</ref>.
 
La sua influenza sulla storia dell'[[arte occidentale]] è straordinariamente estesa. Impostosi come modello fondamentale per tutte le accademie di belle arti fino alla prima metà dell'[[Ottocento]], il mito di Raffaello ha raggiunto le avanguardie del [[XX secolo]]<ref name="Mazzarini" /><ref>{{Cita web|url=http://www.artcyclopedia.com/feature-2005-03.html|titolo=The Salvador Dalí Show|autore=Joseph Phelan|sito=Artcyclopedia|data=marzo 2015|accesso=12 gennaio 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://artslife.com/2020/03/15/500-anni-di-raffaello-fra-larmonia-rinascimentale-e-la-factory-di-warhol-in-art-night-su-rai5/|titolo=500 anni di Raffaello, fra l’armonia rinascimentale e la Factory di Warhol. In Art Night su Rai5|autore=Letizia Riccio|sito=ArtsLife|data=15 marzo 2020|accesso=15 febbraio 2021}}</ref> e l'[[arte contemporanea]] del [[XXI secolo]]<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/cultura/2018/01/24/news/raffaello_mito_senza_tempo-187165494/|titolo=Raffaello, mito senza tempo|sito=la Repubblica|autore=Valentina Tosoni|data=24 gennaio 2018|accesso=29 novembre 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.raffaellocustodidelmito.it/eventi/paolini-per-raffaello-custodi-del-mito-in-lombardia/|titolo=Mostra di Giulio Paolini per Raffaello|sito=Raffaello - Custodi del mito in Lombardia|accesso=29 novembre 2020|dataarchivio=28 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210228010832/https://www.raffaellocustodidelmito.it/eventi/paolini-per-raffaello-custodi-del-mito-in-lombardia/|urlmorto=sì}}</ref>, fino a lambire altre arti come il [[cinema]] e il [[fumetto]]<ref>{{cita web|url=http://www.dimensionefumetto.it/settimana-raffaello-fumetti-nei-musei/|titolo=Settimana Raffaello – Fumetti nei musei|sito=Dimensione Fumetto|autore=Mario Pasqualini|data=2 luglio 2020|accesso=29 novembre 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.arte.it/raffaello/l-arte-notturna-di-raffaello-nella-liberazione-di-san-pietro-17005|autore=Piero Muscarà|titolo=L'arte notturna di Raffaello nella Liberazione di san Pietro|sito=Arte.it|data=21 marzo 2020|accesso=2 ottobre 2023}}</ref>.
 
== Biografia ==
[[File:Raffaello Madonna col Bambino 1498.jpg|thumbmin|verticale|La ''[[Madonna di Casa Santi]]'', datata al 1498, è la prima opera nota di Raffaello]]
[[File:Raffaello Sanzio - Sacra Famiglia con Rafael, Tobia e San Girolamo, o Vergine del pesce.jpg|miniaturamin|verticale|La ''[[Madonna del Pesce]]'', realizzata quindici anni dopo l'affresco di [[Casa Santi]] durante il periodo della maturità romana, mostra la forte continuità tematica del pittore]]
=== Gioventù (1483-1504) ===
==== Origini (1483-1493) ====
Raffaello nasce a [[Urbino]] «il [[28 marzo]] o il [[6 aprile]] dell'anno 1483, il Venerdì Santo a ore tre di notte, d'un Giovanni de' Santi, pittore non molto eccellente, ma sì bene uomo di buono ingegno et atto a indirizzare i figliuoli per quella buona via che a lui, per mala fortuna sua, non era stata mostra nella sua gioventù»<ref name=V>{{cita libro |autore=[[Giorgio Vasari]] |titolo=[[Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori]]|capitolo=Vita di Raffaello da Urbino|città=Firenze|annooriginale=1568}}</ref>. Il Venerdì Santo del 1483 corrisponde al giorno [[28 marzo]], tuttavia esiste un'altra versione secondo cui il giorno di nascita del maestro urbinate dovrebbe essere il 6 aprile, come testimoniato dalla lettera di [[Marcantonio Michiel]] ad Antonio Marsilio (confermata dall'epitaffio un tempo ritenuto opera di [[Pietro Bembo]] e oggi invece attribuito al poeta [[Antonio Tebaldeo]]), che sottolinea come la data del giorno e dell'ora di morte di Raffaello, apparentemente coincidente con quella di [[Cristo]] - ore 3 del 6 aprile, venerdì prima di [[Pasqua]] - corrispondano esattamente con la data della sua nascita. La discordanza delle fonti e lo status leggendario e para-religioso raggiunto dall'artista già in vita, che generò numerosi racconti apocrifi, impedisce di accertare la data della sua nascita.
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==== Apprendistato dal Perugino (1494-1498) ====
[[File:Rafael - ressureicaocristo01.jpg|thumbmin|verticale|''[[Resurrezione di Cristo (Raffaello)|Resurrezione]]'' (1501), [[Museo d'arte di San Paolo|Museu de Arte]], [[San Paolo del Brasile]]]]
Le prime tracce della presenza di Raffaello accanto a [[Perugino]] sono legate ad alcuni lavori della sua bottega tra il [[1497]] e il nuovo secolo. In particolare si è ritenuto di vedere un intervento di Raffaello nella tavoletta della ''Natività della Madonna'' nella [[predella]] della ''[[Pala di Fano]]'' ([[1497]]) e in alcune figure degli [[Sala delle Udienze del Collegio del Cambio|affreschi del Collegio del Cambio]] a [[Perugia]] (dal [[1498]]), soprattutto dove le masse di colore assumono quasi un valore plastico ed è accentuato il modo di delimitare le parti in luce e quelle in ombra, con un generale ispessimento dei contorni. Se comunque la sua mano è ancora difficile da individuare, a Perugia Raffaello dovette vedere per la prima volta le [[grottesche]], dipinte sul soffitto del Collegio, che entrarono in seguito nel suo repertorio iconografico<ref name=F13>{{cita|Franzese|p. 13}}.</ref>.
 
==== Città di Castello (1499-1504) ====
[[File:Crocifissione gavari.jpg|thumbmin|verticale|''[[Crocifissione Gavari]]'' (1503-1504), [[National Gallery (Londra)|National Gallery]], [[Londra]]]]
Nel [[1499]] Raffaello, sedicenne, si trasferì con gli aiuti della bottega paterna a [[Città di Castello]], dove ricevette la sua prima commissione indipendente: lo ''[[stendardo della Santissima Trinità]]'' per una confraternita locale che voleva offrire un'opera devozionale in segno di ringraziamento per la fine di una pestilenza proprio quell'anno. L'opera, sebbene ancora legata agli echi di [[Perugino]] e [[Luca Signorelli]], presenta anche una profonda, innovativa freschezza, che gli garantì fama immediata presso la fiorente committenza locale, non essendo reperibili in città altri pittori di pregio dopo la partenza di Signorelli proprio nel 1499 alla volta di [[Orvieto]]<ref name=F13/>.
 
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==== Perugia e gli altri centri (1501-1505) ====
[[File:Madonna and Child Enthroned with Saints.jpg|thumbmin|verticale|La ''[[Pala Colonna (Raffaello)|Pala Colonna]]'']]
Nel frattempo la fama di Raffaello cominciava ad allargarsi a tutta l'Umbria, facendone uno dei più richiesti pittori attivi in regione. Nella sola [[Perugia]], negli anni tra il [[1501]] e il [[1505]], gli vennero commissionate ben tre pale d'altare: la ''[[Pala Colonna (Raffaello)|Pala Colonna]]'', per la chiesa delle monache di [[monastero di Sant'Antonio (Perugia)|Sant'Antonio]], la ''[[Pala degli Oddi]]'', per [[chiesa di San Francesco al Prato|San Francesco al Prato]] e un{{'}}''Assunzione della Vergine'' per le clarisse di Monteluce mai portata a termine, dipinta poi da [[Berto di Giovanni]]<ref name=F15>{{cita|Franzese|p. 15}}.</ref>. Si tratta di opere di impianto peruginesco, con una graduale messa a fuoco verso elementi stilistici più personali.
 
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==== A Siena ====
[[File:Raffaello - Spozalizio - Web Gallery of Art.jpg|thumbmin|verticale|''[[Sposalizio della Vergine (Raffaello)|Sposalizio della Vergine]]'' (1504), [[Pinacoteca di Brera]], [[Milano]]]]
A Siena fu invitato da [[Pinturicchio]], con il quale intesseva una stretta amicizia. Il pittore più anziano invitò Raffaello a collaborare agli affreschi della [[Libreria Piccolomini]], fornendo dei cartoni che svecchiassero il suo stile ormai in una fase di declino, come si vede nei precedenti affreschi della [[Cappella Baglioni]] a [[Spello]]<ref name=F15/>.
 
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=== Il periodo fiorentino (1504-1508) ===
[[File:Madonna del cardellino dopo il restauro.jpg|thumbmin|leftverticale|sinistra|''[[Madonna del Cardellino]]'' (1506 circa), Gallerie degli Uffizi, Firenze]]
Raffaello si trovava a [[Siena]], da Pinturicchio, quando gli giunse notizia delle straordinarie novità di [[Leonardo]] e [[Michelangelo]] impegnati rispettivamente agli affreschi della ''[[Battaglia di Anghiari (Leonardo)|Battaglia di Anghiari]]'' e della ''[[Battaglia di Cascina (Michelangelo)|Battaglia di Cascina]]''. Desideroso di mettersi subito in viaggio, si fece preparare una lettera di presentazione da [[Giovanna Feltria]], sorella del [[Guidobaldo da Montefeltro|duca di Urbino]] e moglie del duca di Senigallia e "prefetto" di Roma. Nella lettera, datata 1º ottobre [[1504]] e indirizzata al gonfaloniere a vita [[Pier Soderini]], si raccomanda il giovane figlio di [[Giovanni Santi]] «il quale avendo buono ingegno nel suo esercizio, ha deliberato stare qualche tempo in Fiorenza per imparare. […Perciò] lo raccomando alla Signoria Vostra»<ref name="DVC190">{{cita|De Vecchi-Cerchiari|p. 190}}.</ref>.
 
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==== Commissioni dall'Umbria ====
[[File:PalaOddiRaffaello.jpg|thumbmin|verticale|''[[Pala degli Oddi]]'']]
Nella prima parte del soggiorno fiorentino la maggior parte delle commissioni continuavano ad arrivare da [[Urbino]] e dall'[[Umbria]], e l'artista di tanto in tanto si spostava in quelle zone per lavoro. Nel [[1503]] aveva ricevuto l'incarico dalle monache del [[monastero di Sant'Antonio (Perugia)|convento di Sant'Antonio]] a Perugia di una pala d'altare, attualmente nota come ''[[Pala Colonna (Raffaello)|Pala Colonna]]'', che ebbe una lunga elaborazione, visibile nelle differenze di stile tra la lunetta ancora «umbra» e il gruppo «fiorentino» della tavola centrale<ref name=F17>{{cita|Franzese|p. 17}}.</ref>.
 
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==== La serie delle Madonne ====
[[File:Belvedere madonna.jpg|thumbmin|verticale|''[[Madonna del Belvedere]]'' (1506), [[Kunsthistorisches Museum]], [[Vienna]]]]
Celebre è la serie delle Madonne col Bambino che a Firenze raggiunge nuovi vertici. Per famiglie fiorentine della borghesia medio-alta Raffaello dipinse alcuni capolavori assoluti, come alcuni gruppi di Madonne a tutta figura col Bambino e san Giovannino: la ''[[Bella giardiniera]]'', la ''[[Madonna del Cardellino]]'' e la ''[[Madonna del Belvedere]]''. In queste opere la figura della Vergine si erge monumentale davanti al paesaggio, dominandolo con leggiadria ed eleganza, mentre rivolge gesti affettuosi ai bambini, in strutture compositive piramidali di grande efficacia. Gesti familiari si riscontrano anche in opere come la ''[[Madonna d'Orleans]]'', come quello di solleticare, o spontanei come nella ''[[Grande Madonna Cowper]]'' (Gesù allunga una mano verso il seno materno), o ancora sguardi intensi come nella ''[[Madonna Bridgewater]]''<ref name=F19>{{cita|Franzese|p. 19}}.</ref>.
 
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==== La pala Baglioni ====
[[File:Raffaello, pala baglioni, deposizione.jpg|thumbmin|leftsinistra|''[[Deposizione Borghese]]'', parte centrale della ''[[Pala Baglioni]]'']]
Opera cruciale di questa fase è la ''[[Pala Baglioni]]'' (1507), commissionata da [[Atalanta Baglioni]], in commemorazione dei fatti di sangue che avevano portato alla morte di suo figlio [[Grifonetto Baglioni|Grifonetto]], e destinata a un altare nella [[chiesa di San Francesco al Prato]] a [[Perugia]], anche se dipinta interamente a Firenze. I numerosi studi pervenutici sull'opera dimostrano un graduale passaggio iconografico per la pala centrale, da un ''Compianto'', ispirato a [[Compianto sul Cristo morto (Perugino)|quello]] di [[Perugino]] nella [[chiesa di Santa Chiara (Firenze)|chiesa di Santa Chiara a Firenze]], a una più drammatica ''[[Deposizione Borghese|Deposizione nel sepolcro]]''<ref name=F20>{{cita|Franzese|p. 20}}.</ref>.
 
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==== La Madonna del Baldacchino ====
[[File:Madonna del Baldacchino.jpg|thumbmin|verticale|''[[Madonna del Baldacchino]]'' (1508), [[Palazzo Pitti]], Firenze]]
Opera conclusiva del periodo fiorentino, del [[1507]]-[[1508]], può considerarsi la ''[[Madonna del Baldacchino]]'', lasciata incompiuta per la sua repentina chiamata a Roma, da parte di [[Giulio II]]. Si tratta di una grande pala d'altare, la prima commissione del genere ricevuta a Firenze, con una [[sacra conversazione]] organizzata attorno al fulcro del trono della Vergine, con un fondale architettonico grandioso ma tagliato ai margini, in modo da amplificarne la monumentalità. Ogni staticità appare annullata dall'intenso movimento circolare di gesti e sguardi, esasperato poi negli angeli in volo accuratamente scorciati. Sant'Agostino ad esempio allunga un braccio verso sinistra invitando lo spettatore a percorrere con lo sguardo lo spazio semicircolare della nicchia, legando i personaggi uno per uno, caratteristica che a breve si ritroverà anche negli affreschi delle [[Stanze vaticane]]<ref name=F20/>.
 
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==== La Stanza della Segnatura ====
{{vedi anche|Stanza della Segnatura}}
[[File:"The School of Athens" by Raffaello Sanzio da Urbino.jpg|thumb|upright=1.3min|''[[Scuola di Atene]]'', [[Stanza della Segnatura]]]]
Qui affiancò una squadra di pittori provenienti da tutta Italia ([[il Sodoma]], [[Bramantino]], [[Baldassarre Peruzzi]], [[Lorenzo Lotto]] e altri) per la decorazione, da poco avviata, dei nuovi appartamenti papali, le [[Stanze di Raffaello|Stanze]]. Le sue prove nella volta della prima, poi detta [[Stanza della Segnatura]], piacquero così tanto al papa che decise di affidargli, fin dal 1509, tutta la decorazione dell'appartamento, a costo anche di distruggere quanto già era stato fatto, sia ora sia nel Quattrocento (tra cui gli affreschi di [[Piero della Francesca]])<ref name=F22>{{cita|Franzese|p. 22}}.</ref>.
 
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==== La Stanza di Eliodoro ====
{{vedi anche|Stanza di Eliodoro}}
[[File:Liberazione di san pietro 01.jpg|thumb|upright=1.3min|''[[Liberazione di san Pietro (Raffaello)|Liberazione di san Pietro]]'', [[Stanza di Eliodoro]]]]
Nel [[1511]], mentre i lavori alla [[Stanza della Segnatura]] andavano esaurendosi, il papa tornava da una disastrosa guerra contro i francesi, che gli era costata la perdita di [[Bologna]] e la tanto temuta presenza di eserciti stranieri in Italia, nonché un forte spreco di risorse finanziarie. Il programma decorativo della successiva stanza, destinata a sala delle Udienze e poi detta di Eliodoro dal nome di uno degli affreschi, tenne conto della particolare situazione politica: venne deciso infatti di realizzare scene legate al superamento delle difficoltà della Chiesa grazie all'intervento divino<ref name=F24/>.
 
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==== Per Agostino Chigi ====
[[File:Raphael's Triumph of Galatea 03.jpg|thumbmin|left|upright=1.3sinistra|''[[Trionfo di Galatea]]'', dettaglio]]
Mentre la fama di Raffaello si andava espandendo, nuovi committenti desideravano avvalersi dei suoi servigi, ma solo quelli più influenti alla corte papale poterono riuscire a distoglierlo dai lavori in Vaticano. Tra questi spiccò sicuramente [[Agostino Chigi]], ricchissimo banchiere di origine senese, che si era fatto costruire in quegli anni la prima e imitatissima villa urbana da [[Baldassarre Peruzzi]], quella poi detta [[villa Farnesina]]<ref name=F26>{{cita|Franzese|p. 26}}.</ref>.
 
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==== I ritratti ====
[[File:Pope Julius II.jpg|thumbmin|verticale|''[[Ritratto di Giulio II]]'']]
Accanto all'attività di frescante, un'altra delle fondamentali occupazioni di quegli anni è legata ai ritratti, dove apportò molteplici innovazioni sul tema. Già nel ''[[Ritratto di cardinale (Raffaello)|Ritratto di cardinale]]'' oggi al [[Prado]] (1510-1511), l'uso di un punto di vista ribassato e il conseguente leggero scorcio delle spalle e della testa introdusse un aristocratico distacco confermato dall'atteggiamento impassibile del personaggio<ref name=DVC207>{{cita|De Vecchi-Cerchiari|p. 207}}.</ref>. Il ''[[Ritratto di Baldassarre Castiglione]]'' (1514-1515), grazie alla rara affinità spirituale tra effigiato ed effigiante, riesce a incarnare quell'ideale di perfezione estetica e interiore della cortigianeria espressa nel celebre trattato del ''[[Cortegiano]]''. Nel ''[[Ritratto di Fedra Inghirami]]'' (1514-1516) anche un difetto fisico come lo [[strabismo]] viene nobilitato dalla perfezione formale dell'opera.
 
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==== Il rinnovo della pala d'altare ====
[[File:Raphael St Cecilia.jpg|thumbmin|verticale|''[[Estasi di santa Cecilia]]'']]
L'altro motivo fondamentale di questa stagione è quello legato alle radicali trasformazioni messe in atto sul tema della [[pala d'altare]], all'insegna di un sempre più profondo coinvolgimento dello spettatore. Già nella ''[[Madonna di Foligno]]'' (1511-1512) lo schema tradizionale dell'ancona è superato dai continui rimando tra parte superiore e inferiore, con un'orchestrazione cromatica che dà unità all'insieme, compreso il vibrante paesaggio sullo sfondo, legato a un evento miracoloso che era stato all'origine della commissione.
 
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==== La bottega ====
[[File:Giovanni da Udine Venus, Ceres and Juno 01.jpg|thumbmin|leftverticale|sinistra|Pennacchio della [[Loggia di Psiche]], ''Venere con Cerere e Giunone'': Giunone è attribuita a [[Giulio Romano]], mentre Venere e Cerere allo stesso Raffaello]]
Per far fronte alla sua crescita di popolarità e alla conseguente mole di lavoro richiesto, Raffaello mise su una grande bottega, strutturata come una vera e propria impresa capace di dedicarsi a incarichi sempre più impegnativi e nel minor tempo possibile, garantendo comunque un alto livello qualitativo. Prese così all'apprendistato non solo garzoni e artisti giovani, ma anche maestri già affermati e di talento<ref name="F142">{{cita|Franzese|p. 142}}.</ref>.
 
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Il suo atelier fu per certi versi opposto a quello di [[Michelangelo]], che preferiva lavorare con gli aiuti minimi indispensabili (preparazione dei colori, degli intonaci per gli affreschi e altro) mantenendo una leadership assoluta sull'esito dell'opera finale<ref name=F142/>. Raffaello invece, con l'andare degli anni, delegava sempre più spesso parti consistenti del lavoro ai suoi assistenti, che ebbero così una crescita professionale notevole. Ne è un esempio [[Giovanni da Udine]], che assoldato come decoratore professionale specializzato in [[grottesche]], divenne un valido creatore di nature morte con originalità ed eleganza, anticipando le scene di genere seicentesche. Allievi fedeli e duttili furono anche [[Tommaso Vincidor]], [[Vincenzo Tamagni]] o [[Guillaume de Marcillat]], mentre aggiungevano alla bottega un bagaglio di conoscenze polivalenti, dall'architettura alla scultura, personalità come [[Lorenzo Lotti]]<ref name=F142/>. [[Giovan Francesco Penni]] fu un vero e proprio ''factotum'' della bottega, capace di imitare i modelli del maestro alla perfezione, tanto che è difficile distinguere la sua migliore produzione grafica da quella di Raffaello; la sua scarsa inventiva però lo rese una figura di secondo piano dopo la scomparsa del maestro<ref name=F142/>.
 
[[File:Incendio di borgo 01.jpg|thumb|upright=1.3min|Sala dell'incendio di Borgo nelle Stanze di Raffaello in Vaticano: ''[[Incendio di Borgo]]''. Gli storici considerano questo come l'unico affresco a cui Raffaello abbia effettivamente messo mano nell'intera stanza, mentre per gli altri ha preparato i cartoni affidati poi alla sua bottega]]
L'allievo più conosciuto e capace poi di avere la migliore carriera artistica indipendente fu però [[Giulio Romano]], che dopo la morte del maestro si trasferì a [[Mantova]] diventando uno dei massimi interpreti del [[manierismo]] italiano. Un altro allievo affermato fu [[Perin del Vaga]], fiorentino dallo stile elegante e accentuatamente disegnativo, che dopo il [[Sacco di Roma (1527)|Sacco di Roma]] si trasferì a [[Genova]] dove ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione locale del linguaggio raffaellesco<ref name=F142/>. Altri artisti che ebbero poi una carriera indipendente di successo furono [[Polidoro da Caravaggio]], [[Alonso Berruguete]] e [[Pedro Machuca]]<ref name=F142/>.
 
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==== Gli arazzi per la Sistina ====
{{vedi anche|Arazzi di Raffaello}}
[[File:V&A - Raphael, St Paul Preaching in Athens (1515).jpg|thumb|upright=1.3min|''[[Predica di san Paolo]]'', cartone per arazzo]]
Le imprese che distolsero il Sanzio dall'esecuzione materiale degli affreschi nella terza Stanza furono essenzialmente la nomina a sovrintendente della [[basilica vaticana]] dopo la morte di [[Bramante]] (11 aprile [[1514]]) e quella degli [[arazzi per la Cappella Sistina]]. Leone X desiderava infatti legare anche il proprio nome alla prestigiosa impresa della [[Cappella Sistina|Cappella pontificia]], facendo decorare l'ultima fascia rimasta libera, il registro più basso dove si trovavano i finti tendaggi e dove decise di far tessere a [[Bruxelles]] una serie di arazzi da appendere in occasione delle liturgie più solenni<ref name=DVC210/>. La prima notizia sulla commissione risale al 15 giugno [[1515]]<ref name="D83">{{cita|De Vecchi|p. 83}}.</ref>.
 
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==== Raffaello architetto ====
[[File:Dome Cappella Chigi, Santa Maria del Popolo (Rome) Wide view.jpg|thumbmin|leftsinistra|Cupola della [[cappella Chigi]]]]
Quando Raffaello decise di accettare l'incarico di soprintendente ai lavori nella basilica vaticana, il più importante cantiere romano, egli aveva già alle spalle alcune esperienze in questo campo. Le stesse architetture dipinte, sfondo di tante celebri opere, mostrano un bagaglio di conoscenze che va di là dal consueto apprendistato di un pittore<ref name=DVC211>{{cita|De Vecchi-Cerchiari|p. 211}}.</ref>.
 
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==== Basilica di San Pietro ====
{{vedi anche|Basilica di San Pietro in Vaticano}}
[[File:SaintPierreRaphael.JPG|thumbmin|verticale|Progetto di Raffaello per San Pietro]]
Fu così che Raffaello si dedicò al cantiere di San Pietro con entusiasmo, ma anche con un certo timore, come si legge dal carteggio di quegli anni, per la dimensione dei suoi slanci che vorrebbero eguagliare la perfezione degli antichi. Non a caso si fece fare da [[Fabio Calvo]] una traduzione del ''[[De architectura]]'' di [[Vitruvio]], rimasta inedita, per poter studiare direttamente il trattato e utilizzarlo nello studio sistematico dei monumenti romani<ref>La traduzione, una delle prime conosciute, di cui esistono due redazioni manoscritte, riporta la seguente intestazione: "…tradocto di latino in lingua e sermone proprio e volgare da Messere Fabio Calvo ravennate, in Roma in casa di Raphaello di Giovan de Sancte da Urbino e a sua instantia…": vd. F. Di Todaro, ''Vitruvio, Raffaello, Piero della Francesca'', in ''Annali di Architettura'' n. 14, 2002.</ref>.
 
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==== Palazzi ====
[[File:Palazzo Branconio dell Aquila 17th century.jpg|thumbmin|leftsinistra|Palazzo Branconio dell'Aquila, già a Roma]]
Raffaello progettò (secondo [[Giorgio Vasari|Vasari]]) il [[palazzo Branconio dell'Aquila]] per il protonotario apostolico [[Giovanbattista Branconio dell'Aquila]], demolito poi nel [[XVII secolo|Seicento]] per fare spazio al colonnato del [[Bernini]] di fronte a San Pietro. La facciata aveva cinque campate, ispirate a [[Palazzo Caprini]] di Bramante, ma si distaccava dal modello del maestro. Il pianterreno ad esempio doveva essere affittato a botteghe e non era di [[bugnato]], ma articolato da un [[ordine tuscanico]] che incorniciava arcate cieche. Al piano superiore abbandonò gli ordini classici, rompendo così la tradizione da [[Palazzo Rucellai]], e fu superata anche la tradizionale distinzione chiara tra elementi portanti e parti di riempimento.
 
Altri palazzi quasi certamente furono progettati da Raffaello, con l'aiuto della sua bottega, che comprendeva [[Giulio Romano]], sono il [[Palazzo Jacopo da Brescia]] e il [[Palazzo Alberini]].
 
[[Palazzo Vidoni Caffarelli]], nonostante sia stato attribuito per molto tempo a Raffaello, non fu progettato personalmente dal maestro, ma sicuramente da un suo allievo, probabilmente [[Lorenzo Lotti]], e rispecchia comunque un modello e uno stile riferibile non solo a Raffaello ma anche a Bramante. A Raffaello è attribuito, secondo anche quanto riportato dal Vasari, anche il progetto di [[Palazzo Pandolfini]] a Firenze, avviato dal 1516, dove però sovrintese i lavori [[Giovan Francesco da Sangallo|Giovanfrancesco da Sangallo]] e poi [[Bastiano da Sangallo]], detto Aristotile. Non è chiaro se il palazzo, insolitamente a due soli piani invece dei tre canonici, sia incompleto o no.
 
==== Villa Madama ====
{{vedi anche|Villa Madama}}
[[File:Secondo Prospetto di Villa Madama - Plate 185 - Giuseppe Vasi.jpg|thumbmin|Villa Madama in un'incisione settecentesca]]
Un altro progetto, destinato a trovare grande risonanza e sviluppi per tutto il Cinquecento, fu quello incompiuto di [[Villa Madama]] alle pendici del [[Monte Mario]], iniziatosi nel [[1518]] su incarico di Leone X e del cardinale [[Giulio de' Medici]]. L'impostazione rinascimentale della villa venne rielaborata alla luce della lezione dell'antico, con forme imponenti e una particolare attenzione all'integrazione tra edificio e ambiente naturale circostante. Attorno al cortile centrale circolare si dovevano dipartire una serie di assi visivi o di percorso, in un susseguirsi di logge, saloni, ambienti di servizio e locali termali, fino al giardino alle pendici del monte, con ippodromo, teatro, stalle per [[Cavalli nell'arte|duecento cavalli]], fontane e giochi d'acqua<ref name=DVC211/>. Delicatamente calibrata è la decorazione, in cui si fondono affreschi e stucchi ispirati alla ''[[Domus Aurea]]'' e ad altri resti archeologici scoperti in quell'epoca<ref name=F29>{{cita|Franzese|p. 29}}.</ref>.
 
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==== Lo studio dell'antico ====
{{citazione|Quanta calcina si è fatta di statue et d'altri ornamenti antichi?|Raffaello, ''[[Lettera a Leone X]]''}}
[[File:Giovanni da Udine Detalle de las decoraciones de la Loggeta del Cardenal Bibbiena.jpg|thumbmin|verticale=.8|Grottesche nella [[Loggetta del cardinal Bibbiena]]]]
Sotto il pontificato di [[Leone X]], Raffaello ricevette anche l'incarico di custodia e registrazione dei marmi antichi, che lo portò a condurre un attento studio delle vestigia, per esempio esaminando le strutture e gli elementi architettonici del [[Pantheon (Roma)|Pantheon]] come nessuno aveva fatto fino a quel momento<ref>Frommel, Ray, Tafuri (a cura di), ''Raffalello architetto'', 1984.</ref>.
 
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==== Le Logge ====
{{vedi anche|Logge di Raffaello}}
[[File:Transfiguration Raphael.jpg|thumbmin|verticale|La ''[[Trasfigurazione (Raffaello)|Trasfigurazione]]'', ultima opera di Raffaello, esposta nella camera ardente]]
Le Logge che decorano la facciata del palazzo niccolino in Vaticano, avviate da Bramante, vennero proseguite da Raffaello, sia nell'esecuzione sia nella decorazione. Il Sanzio arricchì l'articolazione delle pareti e coprì le campate con [[volta a padiglione|volte a padiglione]], che permisero alla sua bottega di disporre di piani più vasti per la decorazione pittorica. Quest'ultima, avviata nel [[1518]], vide l'opera di un folto numero di assistenti, e comprendeva una sessantina di storie dell'[[Antico Testamento|Antico]] e [[Nuovo Testamento]], tanto che venne chiamata la "Bibbia di Raffaello"<ref name=DVC213/>.
 
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==== La morte ====
[[File:Raphael's grave, Pantheon 2010.jpg|thumb|upright=1.3min|La tomba di Raffaello nel Pantheon]]
Raffaello morì il 6 aprile [[1520]], a 37 anni, nel giorno di [[Venerdì Santo]]. Secondo [[Vasari]] la morte sopraggiunse dopo quindici giorni di malattia, iniziatasi con una febbre "continua e acuta", causata secondo il biografo da "eccessi amorosi" (secondo uno studio del 2020 probabilmente da [[polmonite]] contratta durante uscite notturne<ref name=Adnkronos/>), e inutilmente curata con ripetuti [[Salasso|salassi]] che ne aggravarono le condizioni.<ref name=Adnkronos>{{Cita web|url=https://www.adnkronos.com/salute/medicina/2020/07/16/giallo-della-morte-raffaello-non-sifilide-malaria_BhmIQDY5fRyw9VolCh8luM.html|titolo=Il giallo della morte di Raffaello: non fu né sifilide né malaria|sito=Adnkronos|accesso=22 ottobre 2020}}</ref>.
 
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== Raffaello e i contemporanei ==
[[File:Raffaello, studio della leda e il cigno di leonardo.jpg|thumbmin|uprightverticale=0.865|Raffaello, studio della ''[[Leda col cigno]]'' di [[Leonardo]]]]
=== Raffaello e Leonardo ===
Leonardo era già più che trentenne quando Raffaello nacque, ma la sua fama di pittore innovativo e capace di esiti straordinari era ancora ben viva quando il Sanzio decise di recarsi a Firenze, per ammirare, tra l'altro, la sua ''[[Battaglia di Anghiari (Leonardo)|Battaglia di Anghiari]]''. L'influenza di Leonardo, del suo modo di legare le figure in composizioni armoniche caratterizzate da schemi geometrici, e del suo [[sfumato]], fu una delle componenti fondamentali del linguaggio raffaellesco, anche se venne rielaborata con esiti completamente diversi. Opere come la ''[[Madonna del Belvedere]]'' mostrano una composizione piramidale derivata da Leonardo, ma è del tutto assente il senso di mistero e l'inquietante carica di allusioni e suggestioni del pittore di Vinci, sostituiti da un sentimento di calma e spontanea familiarità.<ref name=F139140>{{cita|Franzese|pp. 139-140}}.</ref>
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=== Raffaello e Michelangelo ===
[[File:Raffaello, profeta isaia.jpg|thumbmin|uprightverticale=0.865|Raffaello, ''[[Profeta Isaia (Raffaello)|Profeta Isaia]]'', citazione dei ''[[Veggenti (Michelangelo)|Veggenti]]'' michelangioleschi]]
Il giovane Raffaello fu molto attratto dalle novità dell'altrettanto giovane Michelangelo (tra i due correvano circa otto anni di differenza), arrivando a trasferirsi a Firenze proprio per ammirare, tra l'altro, il suo cartone per la ''[[Battaglia di Cascina (Michelangelo)|Battaglia di Cascina]]''. Una volta arrivato, Sanzio poté studiare con attenzione il monumentale ''[[David (Michelangelo)|David]]'' marmoreo di [[piazza della Signoria]], dal quale trasse alcuni disegni particolareggiati. Alcune ''Madonne'' del periodo fiorentino risultano influenzate dalle sculture del Buonarroti, come il ''[[Tondo Pitti]]'' o il ''[[Tondo Taddei]]'' e, cosa piuttosto strana, la ''[[Madonna di Bruges]]'', che non uscì dalla bottega dell'artista se non per essere spedita in gran segreto nelle Fiandre. Forse, tramite l'intercessione del suo maestro [[Perugino]], Raffaello era riuscito ad accedere dove molti fiorentini non poterono<ref>Dell'opera si era persa la memoria in Toscana, tanto che neanche Vasari la citò.</ref><ref>{{cita|Franzese|p. 139}}.</ref>.
 
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== Raffaello e l'incisione ==
[[File:Galatea (engraving).jpg|thumbmin|verticale|Il ''Trionfo di Galatea'' di Marcantonio Raimondi]]
[[Raffaello]] ebbe una sincera e profonda ammirazione per l'arte dell'incisione, e sono documentate alcune opere di [[Albrecht Dürer]] che egli teneva esposte nella sua bottega. Egli arrivò a inviare un suo discepolo, Baviero de' Carrocci detto il Baviera, per mettersi in contatto con [[Marcantonio Raimondi]], incisore bolognese attivo a Roma, allievo del [[il Francia|Francia]] e influenzato da Dürer. A lui affidò il compito di riprodurre in serie una cospicua quantità di dipinti e disegni del Sanzio, favorendone la straordinaria diffusione<ref name=F147>{{cita|Franzese|p. 147}}.</ref>.
 
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{{vedi anche|Opere di Raffaello}}
{{vedi anche|Madonne di Raffaello}}
[[File:Raffaello Angelo 2 (frammento pala Baronci).jpg|thumbmin|verticale|''[[Angelo (Raffaello Parigi)|Angelo]]'', Louvre]]
[[File:Raffaello, ritratto virile della galleria borghese.jpg|thumbmin|verticale|''[[Ritratto virile (Raffaello Galleria Borghese)|Ritratto virile]]'', Galleria Borghese]]
 
# Gioventù
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# ''[[Ritratto del Perugino]]'' (attr. incerta), 1504 circa, olio su tela, 59x46 cm, [[Firenze]], [[Galleria degli Uffizi]],
# ''[[Sposalizio della Vergine (Raffaello)|Sposalizio della Vergine]]'', 1504, olio su tavola, 170x118 cm, [[Milano]], [[Pinacoteca di Brera]]
Periodo fiorentino[[File:Raphael - Madonna dell Granduca.jpg|thumbmin|''[[Madonna del Granduca]]'', Galleria Palatina]]
[[File:Agnolo Doni's portrait paintings by Raffaello Sanzio.jpg|thumbmin|verticale|''[[Ritratto di Agnolo Doni]]'', Galleria Palatina]]
[[File:Raffael stcatherina.jpg|thumbmin|verticale|''[[Santa Caterina d'Alessandria (Raffaello)|Santa Caterina d'Alessandria]]'', National Gallery, Londra]]
# ''[[Madonna Diotallevi]]'', 1504 circa, olio su tavola, 69x50 cm, [[Berlino]], [[Gemäldegalerie (Berlino)|Gemäldegalerie]]
# ''[[Madonna Connestabile]]'', 1504 circa, olio su tela, diam. 17,9&nbsp;cm, [[San Pietroburgo]], [[Museo dell'Ermitage]]
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# ''[[Madonna Tempi]]'', 1508, olio su tavola, 75x51 cm, [[Monaco di Baviera]], [[Alte Pinakothek]]
# ''[[Santa Caterina d'Alessandria (Raffaello)|Santa Caterina d'Alessandria]]'', 1508, olio su tavola, 71x53 cm, [[Londra]], [[National Gallery (Londra)|National Gallery]]
'''Periodo romano'''[[File:Messa di bolsena 01.jpg|thumb|upright=1.3min|La ''[[Messa di Bolsena]]'']]
[[File:Raphael Madonna della seggiola.jpg|thumbmin|La ''[[Madonna della Seggiola]]'']]
[[File:MadonnaDiFoligno.jpg|thumbmin|verticale|''[[Madonna di Foligno]]'']]
[[File:Raffael, Sixtinska madonnan.jpg|thumbmin|verticale|''[[Madonna Sistina]]'']]
[[File:Raffael 040.jpg|thumbmin|verticale|''[[Ritratto di Leone X con i cardinali Giulio de' Medici e Luigi de' Rossi]]'']]
[[File:Loge du 2ème étage du palais apostolique du Vatican.jpg|thumbmin|verticale=.6|La [[Loggia di Raffaello]]]]
# ''[[Stanza della Segnatura]]'', 1508-1511, ciclo di affreschi, [[Città del Vaticano]], [[Musei Vaticani]]
#* Volta, 1508
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=== Architettura ===
[[File:Monumento a Raffaello Sanzio - Urbino.jpg|thumbmin|verticale|Monumento a Raffaello Sanzio, [[Urbino]] (opera di [[Luigi Belli]])]]
* [[Chiesa di Sant'Eligio degli Orefici]], dal 1509, [[Roma]] (la facciata è stata rifatta nel [[Seicento]])
* [[Cappella Chigi]], dal 1513-1514, [[basilica di Santa Maria del Popolo]], [[Roma]]
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== Riconoscimenti ==
* A Raffaello Sanzio è stato dedicato l'[[asteroide]] [[9957 Raffaellosanti]].
* Dal [[1997]] e fino all'adozione dell'[[euro]], Raffaello Sanzio venne raffigurato sulla [[500.000 lire|banconota da 500.000]] [[lira italiana|lire italiane]], il maggiore taglio emesso dalla [[Banca d'Italia]]<ref>https://www.cartamonetaitaliana.com/museo/?position=153 Museo Virtuale della Cartamoneta italiana, a cura di [[Guido Crapanzano]], [[Ermelindo Giulianini]] e [[Gerardo Vendemia]]</ref>. DallL'avventoincisione delldella banconota venne affidata all'euroartista [[Trento Cionini]], inveceall'epoca già in pensione, ilper versoottenere dellaquella monetache da €2molti riportaviene unconsiderata ritrattola dimigliore Dantebanconota Alighieridella diRepubblica RaffaelloItaliana<ref>https://www.lamoneta.it/topic/116308-finalissima-la-pi%C3%B9-bella-banconota-repubblicana/page/2/</ref>.
*Dall'avvento dell'euro, invece, il verso della moneta da €2 riporta un ritratto di Dante Alighieri di Raffaello.
*A Raffaello Sanzio è stato intitolato l'[[Aeroporto di Ancona-Falconara|Aeroporto delle Marche di Ancona-Falconara]].
*A Raffaello è stato dedicato l'aeromobile di lungo raggio Alitalia {{cita web |url=https://www.planespotters.net/airframe/Airbus/A330/1123/EI-EJG-Alitalia |titolo=Airbus A330-202 |accesso=29 novembre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170109191905/https://www.planespotters.net/airframe/Airbus/A330/1123/EI-EJG-Alitalia |urlmorto=sì }}, registrato EI-EJG, e la una motonave in servizio dal 1965 al 1975 per collegamenti prevalentemente tra Napoli e New York.
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== Bibliografia ==
[[File:Lire 500000 (Raffaello Sanzio).JPG|thumbmin|Banconota da 500.000 lire italiane raffigurante Raffaello Sanzio]]
[[File:Bowyer Bible Volume 1 Print Print 5. Fame Crowning Raphael. Chaperon.png|thumbmin|verticale=.8|Robert Bowyer, la ''Fama che incorona un busto di Raffaello'', XVIII secolo]]
* {{cita libro|autore=[[Eugène Müntz]]|titolo=Raphael. Sa vie, son oeuvre et son temps |editore=Hachette |città=Parigi|anno=1886|lingua=fr}}
* {{cita libro|autore=[[Adolfo Venturi (storico dell'arte)|Adolfo Venturi]] |titolo=Raffaello |editore=E. Calzone|città=Roma|anno=1920}}
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* {{Cita libro|curatore=Francesco Moschini|curatore2=Valeria Rotili|curatore3=Stefania Ventra|altri=catalogo della mostra|titolo=Raffaello. L'Accademia di San Luca e il mito dell'Urbinate|anno=2020|editore=Accademia Nazionale di San Luca|città=Roma}}
* {{Cita libro|curatore=Annamaria Bava|curatore2=Sofia Villano|altri=catalogo della mostra|titolo=Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude|anno=2021|editore=Editris|città=Torino}}
* {{Cita libro|curatore=Angela Cerasuolo|curatore2=Andrea Zezza|altri=atti del convegno|titolo=Raffaello 1520-2020|anno=2021|città=Roma}}
* Silvia Guagliumi, Raffaello da pittore ad architettore, ISBN 979 12 210 4000 5 Milano, Giugno/Luglio 2023.
*
* {{Cita libro|curatore=Angela Cerasuolo|curatore2=Andrea Zezza|altri=atti del convegno|titolo=Raffaello 1520-2020|anno=2021|città=Roma}}
 
== Voci correlate ==
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{{Dante}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|biografie|pittura|rinascimento}}
[[Categoria:Architetti rinascimentali]]
[[Categoria:Pittori alla corte dei Da Montefeltro]]