Salviati (famiglia): differenze tra le versioni
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{{Casata
|cognome = Salviati
|stemma = Coa fam ITA
|stemma1 =
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|motto =
|blasonatura = Bandato doppiomerlato d'argento e di rosso.<br/> ''alias'' <br/> D'argento, a tre bande doppiomerlate di rosso
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|stato = {{simbolo|Flag of Florence.svg}} [[Repubblica di Firenze]]<br />{{simbolo|Flag of the Grand Duchy of Tuscany (1562-1737) - type 2.svg}} [[Granducato di Toscana]]<br />{{bandiera|PON}} [[Stato Pontificio]]<br />{{simbolo|Flag of Italy (1861-1946).svg}} [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]<br />{{Bandiera|ITA}} [[Italia]]
|casataderivazione =
|casataprincipale =
|titoli = * [[Duca di Giuliano]]
* [[Duca]] Salviati
|fondatore = Gottifredo
|ultimosovrano =
|attualecapo =
|datafondazione = [[XII secolo]]
|dataestinzione =
|datadeposizione =
|etnia = [[italiani|italiana]]
|ramicadetti = * Borghese-Salviati
}}
[[
La famiglia '''Salviati''' è un'antica famiglia ducale italiana di [[Firenze]], risalente a un capostipite Gottifredo vissuto nel [[XII secolo]].
==Storia familiare==
Alcune fonti farebbero risalire la famiglia Salviati a un capostipite di nome Gottifredo vissuto nel [[XII secolo]], ma il primo personaggio accertato storicamente è [[Cambio di Salvi]], [[priore]] e [[
Importanti furono le cariche pubbliche ricoperte dalla famiglia nella [[Repubblica fiorentina]], con il record di 63 priori, 21 gonfalonieri di giustizia e 6 alti prelati. La ricchezza familiare era data, come la grande parte dei maggiorenti fiorentini, dall'attività bancaria e dal mercanteggio delle lane.
Esponenti quindi di primo piano nel patriziato fiorentino, e sebbene invischiati nella [[congiura dei Pazzi]], con l'[[arcivescovo di Pisa]] [[Francesco Salviati (arcivescovo)|Francesco Salviati]], i Salviati dall'inizio del [[XVI secolo]] avviarono una graduale trasformazione che li portò ad essere una delle tante casate gravitanti intorno alla [[De' Medici|corte medicea]], a partire dal matrimonio di [[Jacopo Salviati]] con [[Lucrezia di Lorenzo de' Medici|Lucrezia de' Medici]], figlia di [[Lorenzo il Magnifico]] e sorella di [[papa Leone X]]. In quel periodo intorno al [[1520]], dopo il ritorno dei Medici in Firenze, la situazione politica della città vedeva il conflitto interno alla [[nobiltà]] tra l'odio del governo popolare repubblicano da un lato e il timore per la concentrazione del potere nelle mani di una sola famiglia dall'altro. I Salviati, e in particolare Jacopo divennero inizialmente il perno di una corrente aristocratica contraria all'affermazione del principato di [[Cosimo I de' Medici]], nonostante Cosimo stesso fosse imparentato con i Salviati da parte di madre. Solo Averardo Salviati si mostrò favorevole al nuovo regime, anche per via dei suoi stretti vincoli finanziari con i [[Medici]] e progressivamente tutti i Salviati riallacciarono rapporti di tipo commerciale e politico con la famiglia dominante.
{{cn|Nel corso dei secoli, il cognome Salviati ha subito anche una variante in Salviato}}. Grazie alla loro stretta collaborazione con i Medici il 22 settembre 1621 furono elevati a marchesi di [[Montieri]] feudo nello stato senese.
==Mecenatismo==
A Firenze [[Palazzo Portinari Salviati|Palazzo Salviati]] si trova in [[Via del Corso (Firenze)|Via del Corso]] ed è oggi sede della [[Banca Toscana]], ma il principale palazzo familiare era l'attuale [[Palazzo Borghese (Firenze)|Palazzo Borghese]] in [[via Ghibellina]], strada che rappresentava da sempre il ''quartier generale'' dei Salviati.
I Salviati fecero edificare la [[Cappella Salviati]] (o di [[Sant'Antonino Pierozzi]]) in [[San Marco (Firenze)|San Marco]] a fine Cinquecento, dove vennero traslate le spoglie dell'arcivescovo patrono di Firenze. Tra gli artisti impiegati ci furono il [[Giambologna]], il [[Passignano]], [[Alessandro Allori]], [[il Poppi]] ed altri.
==Personalità di spicco==
[[
* Jacopo Salviati fu un capitano morto nella prima metà del [[XV secolo]]; scrisse anche una ''Cronica'' detta anche ''Memorie dall'anno [[1398]] al [[1411]]''.
* Alamanno Salviati, figlio di Jacopo, fu un banchiere di successo che aprì le filiali del banco di famiglia a [[Bruges]] e a [[Londra]], andando così ad aggiungersi a quelle di Firenze e [[Pisa]].
*[[Francesco Salviati (arcivescovo)|Francesco Salviati]], nipote di
* [[Jacopo Salviati]] ([[1461]]-[[1533]]), sposò [[Lucrezia di Lorenzo de' Medici|Lucrezia de' Medici]], figlia di [[Lorenzo il Magnifico]]; da essi nacquero almeno quattro figli di notevole importanza:
** [[Maria Salviati]], moglie di [[Giovanni delle Bande Nere]] e madre del primo Granduca di Toscana [[Cosimo I]];
** [[Francesca Salviati]], moglie di [[Ottaviano de' Medici]] e madre di [[Papa Leone XI]].
**
**
* [[Leonardo Salviati]] (Firenze, [[1540]] - [[1589]]) fu un umanista e filosofo, fondatore dell'[[Accademia della Crusca]]<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/lionardo-salviati_(Enciclopedia-dell%27Italiano)|titolo=Salviati, Lionardo in "Enciclopedia dell'Italiano"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2022-11-11}}</ref>.
*
* [[Filippo Salviati]] (Firenze, [[1582]] - [[Barcellona]], 22 marzo [[1614]]), scienziato italiano.
*
*
Non è imparentato con la famiglia il pittore [[Francesco Salviati]], nato De' Rossi, che prese lo pseudonimo dopo aver affrescato il [[Palazzo Salviati (Roma)|Palazzo Salviati]] a [[Roma]], né il pittore [[Giuseppe Porta]], suo allievo, che a sua volta adottò lo pseudonimo di "Salviati" in onore del maestro.
==
A Roma, vari rami della famiglia donarono ben tre ospedali alla città.
Nel [[1869]] i duchi Arabella e Scipione Salviati constatarono che i bambini non godevano di trattamenti specifici all'interno degli ospedali romani, e decisero di destinare allo scopo una loro casa. La struttura, chiamata "[[Ospedale pediatrico Bambino Gesù|Bambino Gesù]]", aveva inizialmente 12 letti nel quartiere Regola, a ridosso del [[Tevere]]. Ai duchi Salviati si affiancano nel tempo altre famiglie che con le donazioni aiutano l'ospedale a diventare un punto di riferimento per i piccoli malati della capitale, fino a registrare nel [[1907]] la quota di mille degenti. Nel [[1924]] la famiglia Salviati decise di donare l'ospedale alla [[Santa Sede]].▼
Il cardinale Anton Maria fu infatti protettore dell'[[ospedale di San Giacomo degli Incurabili]], che rifondò nel [[XVI secolo|secolo XVI]] per donarlo infine alla città. Tale ospedale è stato chiuso solo nel [[2008]], dopo quasi sette secoli di attività ininterrotta. Contro tale chiusura si è opposta Oliva Salviati, rivendicando che l'atto di donazione dell'ospedale del suo antenato vincolava la destinazione come ospedale e, dopo ben quattordici anni di battaglie legali, è riuscita a scongiurare il pericolo di una speculazione immobiliare, ottenendo prima il pronunciamento del [[Consiglio di Stato (Italia)|Consiglio di Stato]] che ha annullato l'atto regionale con sentenza del 7 aprile 2021<ref>{{cita web|url=https://finanza.lastampa.it/News/2021/04/07/consiglio-di-stato-annullata-la-chiusura-dell+ospedale-san-giacomo-di-roma/OTFfMjAyMS0wNC0wN19UTEI|titolo=Consiglio di Stato: annullata la chiusura dell'Ospedale San Giacomo di Roma|data=7 aprile 2021|accesso=8 aprile 2021|dataarchivio=7 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210407155809/https://finanza.lastampa.it/News/2021/04/07/consiglio-di-stato-annullata-la-chiusura-dell+ospedale-san-giacomo-di-roma/OTFfMjAyMS0wNC0wN19UTEI|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef&schema=cds&nrg=201900512&nomeFile=202102802_11.html&subDir=Provvedimenti|titolo=Sentenza N. 02802/2021|data=7 aprile 2021|accesso=8 aprile 2021|dataarchivio=17 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210517100812/https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef&schema=cds&nrg=201900512&nomeFile=202102802_11.html&subDir=Provvedimenti|urlmorto=no}}</ref> e poi la definitiva conferma dalla [[Corte suprema di cassazione|Corte Suprema di Cassazione]] il 13 febbraio 2023.<ref>{{cita web|url=https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/23_febbraio_13/ospedale-san-giacomo-si-alla-riapertura-oliva-salviati-ha-vinto-il-ricorso-in-cassazione-contro-la-regione-lazio-e4ae0f5d-87d3-45ac-b17a-48d9a8b20xlk.shtml|sito=Corriere della Sera|data=23 febbraio 2023|autore=Redazione|titolo=Ospedale San Giacomo, sì alla riapertura: Oliva Salviati ha vinto il ricorso in Cassazione contro la Regione Lazio}}</ref> Queste sentenze hanno decretato l'illegittimità della chiusura dell'ospedale e portato la riapertura all'attenzione nazionale.<ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/cronaca/2023/04/11/news/lospedale_del_cardinale_la_battaglia_legale_sul_san_giacomo_di_roma-12747212/|titolo=L’ospedale del Cardinale: la battaglia legale sul San Giacomo di Roma|wkautore=Giacomo Galeazzi|autore=Giacomo Galeazzi|sito=La Stampa|data=11 Aprile 2023|accesso=19 aprile 2023}}</ref>
▲Nel [[1869]] i duchi Arabella e [[Scipione Salviati]] constatarono che i bambini non godevano di trattamenti specifici all'interno degli ospedali romani, e decisero di destinare allo scopo una loro casa. La struttura, chiamata "[[
Un terzo ospedale, non più esistente, l'[[ospedale di San Rocco]], fu riconvertito dallo stesso cardinal Anton Maria Salviati in nosocomio femminile, attribuendogli diversi suoi beni personali per tale riconversione.
== Opere pie ==
A Roma, lo stesso cardinal Anton Maria fondò il [[Orfanotrofio di Santa Maria in Aquiro e Collegio Salviati|Collegio Salviati accanto all'Orfanotrofio di San Maria in Aquiro]]. Anche in questo caso Oliva Salviati ha espresso il timore di una speculazione immobiliare a danno dell'utilizzo benefico originario.
==Salviati, Duchi di Giuliano (1627-1809)==
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==Borghese-Salviati, Duchi Salviati (1839-oggi)==
*[[Scipione Salviati|Scipione]] (1823-1892), I duca Salviati, figlio di [[Francesco Borghese, VII principe di Sulmona]], figlio di Anna Maria Salviati, mutò il proprio cognome in '''Salviati'''
*Antonio (1860-1920), II duca Salviati, sposato con Maria Aldobrandini
*Pietro (1887-1972), III duca Salviati, nel 1914 sposò a Palazzo Zilleri a [[Vicenza]] Maria Antonietta Zilleri dal Verme, figlia del conte Henri Zilleri dal Verme degli Obbizzi.<ref>{{Cita web|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bd6t53493z/f5.item.r=Zilleri.zoom|titolo=The New York herald|sito=Gallica|data=1914-02-17|lingua=IT|accesso=2024-09-27}}</ref>
*Averardo (1896-1973), IV duca Salviati, fratello del precedente, sposato con Igiea Costanza Floro o Florio.
*Forese (
*[[Lorenzo Borghese Salviati]] (n. 1957), VI duca Salviati, sposato con Valentina Bonomo in seconde nozze.
==Note==
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==Bibliografia==
* {{cita libro | nome= Marcello| cognome= Vannucci
==Voci correlate==
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*[[Palazzo Salviati (Roma)]]
*[[Palazzo Salviati (Pisa)]]
==Altri progetti==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.occxam.it/Storia/Homestoria/Dal1500al1700/Marchesato/I%20Duchi%20Salviati.htm | 2 = Storia dei duchi Salviati | accesso = 5 giugno 2006 | dataarchivio = 24 settembre 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150924054613/http://www.occxam.it/Storia/Homestoria/Dal1500al1700/Marchesato/I%20Duchi%20Salviati.htm | urlmorto = sì }}
* [http://www.difesa.it/SMD/CASD/Sede/ Palazzo Salviati di Roma],
* [http://centroarchivistico.sns.it/index.php?id=67 Archivio Salviati (Scuola Normale Superiore di Pisa]
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Storia di famiglia}}
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