Storiografia: differenze tra le versioni
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[[File:Jacob de Wit - Allegorie op het schrijven van de geschiedenis 1754.jpg|thumb|upright=1.1|[[Allegoria]] della storiografia, che raffigura la [[Verità]] (in cima) e la [[Saggezza]] (con l'elmo) mentre assistono uno [[storico]] intento a scrivere la [[storia]].<ref>In basso un medaglione con un rilievo di [[Tolomeo I Sotere]] come garante dell'obiettività (dipinto ad olio di [[Jacob de Wit]], 1754).</ref>]]
La '''storiografia''' è una disciplina scientifica che si occupa
== Storia e storiografia ==
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=== Definizione di Storia ===
{{vedi anche|Storia}}
Con il termine di "Storia", nella sua più ampia accezione, si intende il complesso di tutte le vicende e trasformazioni accadute, note ed ignote, che si sono verificate nell'ultima piccolissima parte del passato. La Storia, infatti, non corrisponde a tutto il passato compreso tra la supposta origine dell'Universo (o della Terra) e il presente (13, 7 miliardi di anni), ma a quella sua piccola frazione (circa {{formatnum:50000}}-{{formatnum:100000}} anni) in cui si è avuta la presenza umana su questo pianeta: la Storia si occupa del passato dell'umanità e non del passato dell'
Si deve anche tenere presente che il termine "Storia" ha due accezioni diverse: da una parte esso indica tutto il passato dell'
Confondendo le due accezioni del termine, si escluderebbero dalla Storia non solo la [[Preistoria]], ma tutti i popoli e tutti coloro che non hanno utilizzato per millenni la scrittura. In proposito vale ancora la metafora efficace di [[Marc Bloch]]: "''Lo storico è come l'orco della fiaba: là dove fiuta odore di carne umana, là sa che è la sua preda.''" Tutto il passato dell'umanità è dunque oggetto dello studio dello storico e non solo delle civiltà che utilizzarono la scrittura!<ref>* [[Marc Bloch]], ''L'apologia della storia o mestiere di storico'', Einaudi, Torino, 1998<!-- [manca la pagina] -->;
* Gavino Musio, ''Storia e antropologia storica: dalla storia delle culture alla culturologia'', Armando Editore, 1993 (p. 41). ISBN 9788871443539</ref>
La storia così intesa come insieme di eventi, è oggettiva, dato che tutti i fatti, noti e ignoti, che la compongono, cambiano la realtà precedente e sono irreversibili e irripetibili.
Volendo suddividere i fatti che la compongono, si possono individuare: * gli eventi: avvenimenti di breve o brevissima durata che il più delle volte hanno un'incidenza limitata, ma che a volte possono avere anche portata e ripercussioni molto persistenti ([[Terremoto|terremoti]], [[Cataclisma|cataclismi]], grandi battaglie);
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Gli studiosi successivi hanno colto differenze e affinità tra i due "padri della storiografia": ad esempio, era comune a entrambi l’attenzione prevalente verso il presente o verso il passato prossimo e inoltre tutti e due tendevano ad individuare le cause delle vicende storiche nelle volontà e nelle passioni degli uomini. Soprattutto i grandi uomini, nel bene o nel male, facevano la storia, che svelava quindi la natura umana. Ciò che li differenziava era invece una certa attitudine di Erodoto a servirsi ancora dei racconti e degli elementi poetici e mitologici e a giudicare i fatti sulla base di criteri etici, mentre Tucidide appariva più “moderno”, nel senso che mirava a raggiungere una maggiore “oggettività” e imparzialità di giudizio. Un merito indiscusso della [[storiografia greca]] fu inoltre quello di ampliare le conoscenze etniche, culturali e geografiche dei greci: le ricerche storiche infatti superarono i ristretti confini del mondo greco e rivelarono l’esistenza di altri popoli e civiltà.
==== L'
Tutta la storiografia successiva si muove nel solco tracciato da [[Erodoto]] e [[Tucidide]]. A Erodoto (senza peraltro condividerne la curiosità antropologica) si richiamava formalmente, per la presenza di singoli ''excursus'' sui popoli stranieri venuti a contatto con la grecità, [[Eforo di Cuma]], autore di una storia generale del mondo ellenico ampiamente basata sulla compilazione di fonti precedenti, della quale possediamo solo frammenti. Diversi autori scrissero storie del mondo greco che si ponevano consapevolmente come continuazione dell'opera storica di Tucidide, bruscamente interrotta al 411, in pieno svolgimento della [[guerra del Peloponneso]]: nacquero così le ''[[Elleniche]]'' di [[Senofonte]] e quelle, per noi perdute, di [[Teopompo di Chio]] che narravano rispettivamente gli eventi dal 411 al 362 a.C. e dal 411 al 394 a.C.; di autore anonimo sono le cosiddette ''[[Elleniche di Ossirinco]]'' (dal nome della località egiziana del ritrovamento papiraceo che le ha parzialmente restituite), la cui parte conservata concerne l'anno 396/395 a.C.
Nella sua vasta e poligrafica attività letteraria, [[Senofonte]] diede vita anche ad altri filoni storiografici o di genere affine alla storiografia: con l{{'}}''[[Anabasi (Senofonte)|Anabasi]]'', resoconto dell'avanzata all'interno dell'[[Asia]], e della successiva avventurosa ritirata, di un esercito di mercenari greci di cui Senofonte stesso si trovò ad assumere il comando, egli creò il genere della memorialistica militare, che eserciterà un incerto influsso sui ''[[Commentarius (Giulio Cesare)|Commentarii]]'' [[Giulio Cesare|cesariani]]; con la ''[[Ciropedia]]'', biografia romanzata e agiografica di [[Ciro il Grande]], fondatore dell'impero persiano, presentato come modello di monarca ideale, diede vita alla storia romanzata e con l'''[[Agesilao (Senofonte)|Agesilao]]'', re spartano pure vagheggiato come modello, creò l'archetipo della biografia encomiastica. Con le ''[[Storie filippiche (Teopompo)|Storie filippiche]]'' di [[Teopompo]], che esponevano gli eventi del mondo greco dal 359 al 336 a.C. ponendo al centro dell'interesse la figura di [[Filippo II di Macedonia|Filippo II]], re di [[Regno di Macedonia|Macedonia]]), nasce la monografia storica, incentrata su una singola personalità e di conseguenza su un limitato periodo di tempo. Con il riassunto, dovuto allo stesso Teopompo, delle ''Storie'' di Erodoto, prende corpo il filone dell'[[epitome]], destinato a grande successo:)
==== L'
La fase più antica della storiografia ellenistica concentrò la sua attenzione sull'impresa orientale di [[Alessandro Magno]], sul disfacimento del suo impero, sulla conseguente formazione delle monarchie greco-macedoni e successivamente sulla storia dei loro rapporti (per esempio [[Clitarco di Alessandria]], [[Ieronimo di Cardia]], [[Duride di Samo]], [[Filarco di Atene]]). La storiografia di questo periodo, in buona parte perduta, appartiene in prevalenza al filone patetico o drammatico: essa mirò a suscitare nel lettore intense emozioni attraverso artifici (come gli imprevisti, le peripezie, i colpi di scena) paragonabili a quelli della tragedia classica. Questo tipo di rappresentazione tragica degli avvenimenti caratterizzò tanto la storiografia incentrata sulla figura di Alessandro Magno, quanto quella successiva, che andava spostando il proprio baricentro verso Occidente, in quanto diventava ormai inevitabile fare i conti con una nuova potenza e con la sua rapida ascesa: Roma aveva cominciato ad affacciarsi sullo scenario del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]].
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===Storiografia romantica===
{{vedi anche|Concezione romantica della storia}}
Nell'età del Romanticismo si ebbe un superamento della concezione [[illuminismo|illuminista]] della [[storia]], a cui fu rimproverato di basarsi su un'idea della [[ragione]] astratta e livellatrice, che in nome dei suoi principi generici era giunta a produrre le stragi del [[Regime del Terrore|Terrore]] della [[Rivoluzione francese]]. A quella i romantici sostituirono una «ragione ''storica''», che tenesse conto anche delle peculiarità e dello [[spirito del popolo|spirito dei diversi popoli]], a volte assimilati a degli organismi viventi, con una loro anima e una loro storia.<ref>Traniello, ''Storia Contemporanea'', Torino, Sei, 1989, p. 32.</ref>
Le vicende della [[Rivoluzione francese]] e il [[Napoleone|periodo napoleonico]] avevano dimostrato che gli uomini si propongono di perseguire alti e nobili fini che s'infrangono dinanzi alla realtà storica. Il secolo dei lumi era infatti tramontato nelle stragi del [[Regime del Terrore|Terrore]] e il sogno di libertà nella tirannide napoleonica. Dunque la storia non è guidata dagli uomini ma è Dio che agisce nella storia. Esiste una [[Provvidenza]] divina che s'incarica di perseguire fini al di là di quelli che gli uomini ingenuamente si propongono di conseguire con la loro meschina ragione.
«La storia umana appariva perciò guidata non dalla mente e dal volere dell'uomo, fosse pure il più alto genio, non dal caso, ma da una provvidenza che supera gli accorgimenti politici e che drizza a ignote mete la nave dell'umanità.»<ref>
Nel complesso, la polemica contro l'ugualitarismo e il cosmopolitismo illuministi assunse aspetti e caratteri diversi a seconda dei contesti, aspetti che tuttavia restarono intrecciati e difficilmente separabili in maniera netta. Vi fu da un lato una tendenza restauratrice, rivolta però non tanto al ripristino anacronista dell'[[Ancien régime]], quanto al recupero di quelle tradizioni, religiose in particolare, ritenute patrimonio della coscienza collettiva.<ref>G. Verucci, ''La restaurazione'' in "Storia delle idee politiche", a cura di L. Firpo, Torino, UTET, 1973.</ref> Significativa fu l'opera di [[De Maistre]] e altri autori, per i quali «la storia umana è diretta da una provvidenza che supera gli accorgimenti politici e che drizza a ignote mete la nave dell'umanità.»<ref>A. Omodeo, Introduzione a G. Mazzini ''Scritti scelti'', Milano, 1934</ref>
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[[Leopold von Ranke]] fu il fondatore del metodo che fu prevalente nella storia ufficiale sino agli anni sessanta del Novecento. Attenzione per le fonti documentarie, studio rigoroso dei fatti sulla base delle fonti e critica per le visioni positivistiche ed hegeliane furono il suo assetto principale. La dottrina metodologica ha il compito di mostrare i fatti come essi sono effettivamente apparsi, astenendosi dal proporre interpretazioni.
Fu critico nei confronti della [[filosofia della storia]] e in particolar modo dell'interpretazione proposta da [[Hegel]], la quale escludeva la componente umana dalla storia, riconducendo al solo manifestarsi dell'idea nel mondo fenomenico il percorso storico, finalizzato al pieno affermarsi dell'idea stessa.
Ranke, invece, si proponeva di ricondurre dal piano delle idee a quello dei fatti, connesse tramite una specifica correlazione. Secondo un legame immanente, l'idea non è indagabile a priori slegata dagli eventi, così come nella comprensione della storia non è possibile il passaggio dal particolare fenomenico all'universale dell'idea.
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La sua opera principale fu ''Die Kultur der Renaissance in Italien''<ref>Burckhardt, ''La civiltà del Rinascimento in Italia'', Firenze 1953</ref>, pubblicata nel [[1860]]. L'indagine storica di Burckhardt si presenta come una ricerca di tipo culturale, dal momento che l'autore si impegnò a ridurre la storia degli eventi ad un ruolo estremamente marginale, analizzando al contrario soltanto le manifestazioni artistiche e culturali di quel periodo storico. Anche la politica (e ancor di più l'economia) vennero sostanzialmente trascurate in favore dello studio di fattori esclusivamente culturali. Burckhardt analizzò una serie di elementi caratterizzanti quell'età che egli chiamò «fattori costanti e tipici», ricercandone le varie espressioni che potevano trapelare dalla produzione artistica del periodo.
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La storiografia marxista prende spunto dalla concezione materialistica della storia di [[Karl Marx]] e [[Friedrich Engels]].
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Marx considera la produzione dei mezzi di sussistenza attività fondamentale dell'uomo, nonché prima azione storica specificamente umana. Sulla base di questa attività ne individua altre tre: la creazione e la soddisfazione di nuovi bisogni, la riproduzione (quindi la famiglia) ed infine la cooperazione fra più individui. Sorge solo ora la coscienza: al contrario di tanti altri, Marx non delinea la coscienza come presupposto dell'uomo, seppur riconoscendole un ruolo fondamentale nella vita, ma come prodotto sociale che si sviluppa in relazione all'evoluzione dei mezzi di produzione e a tutto quello che esse comportano, in una parola alle forze produttive. La coscienza si manifesta quindi in diverse forme a seconda del processo storico. Ma solo con la successiva divisione tra lavoro manuale e mentale la coscienza può automatizzarsi dal mondo, dando luogo alle forme culturali conosciute. La totalità dell'essere sociale va dunque indagata dalla sfera produttiva.
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La ''Scuola delle Annales'' (in [[lingua francese|francese]] ''École des Annales'') è la definizione data a quello che, probabilmente, è il più importante gruppo di storici [[Francia|francesi]] del [[XX secolo]] e che divenne celebre per aver introdotto molte rilevanti innovazioni metodologiche nella storiografia. Tale gruppo viene di solito indicato semplicemente ''[[Les Annales]]''. Il nome deriva dalla rivista, fondata nel [[1929]] da [[Marc Bloch]] e [[Lucien Febvre]], ''Annales d'histoire économique et sociale'', tuttora esistente e pubblicata dal [[1994]] con il titolo di ''Annales. Histoire. Sciences sociales''. A Febvre e Bloch si aggiunse il belga [[Henri Pirenne]], studioso di [[storia economica]], che supportava l'analisi storica comparata ovvero una disciplina che mette a confronto diversi aspetti della storia.
L'elemento iniziale di novità nell'approccio di Marc Bloch e Lucien Febvre fu il coinvolgimento nello studio della storia di altre discipline, dalla [[geografia]] alla [[sociologia]]. Nei primi anni di lavoro presso l'[[Università di Strasburgo]] collaborarono strettamente con studiosi di altre scienze sociali e ne acquisirono parte dei metodi. Un altro elemento innovativo apportato da questa corrente di studio fu lo spostamento dell'attenzione dallo studio della storia degli "eventi" (''histoire événementielle'') a favore dello studio della storia delle strutture.
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{{Vedi anche|Storia sociale}}
La storia sociale è una disciplina storica emersa dalla storia economica tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, sviluppatasi significativamente tra gli anni '50 e '80. Si distingue per il suo focus sulle strutture sociali e le dinamiche collettive all'interno delle società, piuttosto che sugli individui o sugli affari di Stato. Gli storici sociali analizzano l'evoluzione di gruppi sociali, dalle comunità locali fino a imperi o civiltà, tracciando le trasformazioni nel tempo attraverso i rapporti economici, demografici e sociali.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/topic/social-history|titolo=Social history {{!}} Cultural Change, Social Movements & Everyday Life {{!}} Britannica|sito=www.britannica.com|lingua=en|accesso=2024-10-27}}</ref>
Questa disciplina si concentra sul cambiamento sociale e sulle sue connessioni con la politica, i movimenti sociali e le idee condivise, trattando temi come classe, disuguaglianza, famiglia, lavoro, genere e razza. Inizialmente orientata verso lo studio di gruppi marginalizzati, la storia sociale ha poi incluso anche le classi medie e alte. Fortemente interdisciplinare, si intreccia con sociologia, economia, antropologia e studi culturali per offrire una comprensione più ampia delle società nel tempo.<ref>{{Cita libro|nome=Christoph|cognome=Conrad|titolo=Social History|url=http://dx.doi.org/10.1016/b978-0-08-097086-8.62127-x|data=|anno=2015|editore=Elsevier|pp=307–312|opera=International Encyclopedia of the Social & Behavioral Sciences|ISBN=978-0-08-097087-5}}</ref>
====Microstoria====
{{Vedi anche|Microstoria|Carlo Ginzburg|Il formaggio e i vermi}}
[[File:Carlo Ginzburg par Claude Truong-Ngoc mars 2013.jpg|thumb|upright=0.8|[[Carlo Ginzburg]]]]
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==== La New Cultural History ====
[[File:Berkeley glade afternoon.jpg|thumb|left|[[Università della California - Berkeley]]]]
Con il termine ''nuova storia culturale'' si intende un preciso filone di studi iniziato nella seconda metà del [[XX secolo]] che ha sviluppato e approfondito le innovazioni che gli storici culturali ottocenteschi e primo-novecenteschi avevano introdotto. L'espressione «nuova storia culturale» (''New Cultural History'', da cui l'acronimo NCH) è entrata in uso alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]]. Era il titolo di un libro, destinato a grande notorietà, pubblicato nel [[1989]] dalla storica americana Lynn Hunt, che raccoglieva i contributi forniti da vari studiosi ad un incontro tenutosi due anni prima a [[Berkeley (California)|Berkeley]], presso l'[[Università della California]], sul tema ''La storia della Francia: testi e cultura''<ref>Hunt, ''The New Cultural History'', Berkeley 1989.</ref>.
Questo settore di studio ha vissuto una crescita spedita a partire dagli [[anni 1970|anni settanta]]. Il numero degli storici che si sono dichiarati "culturalisti" è aumentato in maniera considerevole, sviluppandosi a spese di altre discipline storiche come la storia sociale e la storia economica. Tra il [[1992]] e il [[2006]] il numero di storici identificati nella categoria della storia sociale è diminuito del 60 per cento, mentre il numero di quanti si riconoscono nella cosiddetta storia culturale è aumentato del 78 per cento. Nel [[2008]] è stata inoltre fondata ufficialmente la ''International Society for Cultural History'', con lo scopo di coordinare a livello sovranazionale le molte ricerche nate in grembo a questa disciplina.
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{{Vedi anche|Storia globale}}
La storia globale analizza eventi, fenomeni e processi storici su scala mondiale. Questo approccio supera i confini tradizionali della storiografia nazionale, cercando di comprendere le interconnessioni e le influenze reciproche tra diverse regioni del mondo. La disciplina è emersa nel tardo XX secolo come risposta alla crescente globalizzazione e alla necessità di riconsiderare i paradigmi storici tradizionali. Essa pone al centro dello studio temi come le migrazioni, il commercio, la diffusione di idee e tecnologie, e l’impatto ambientale su scala planetaria. La storia globale è complementare ad altri approcci di studio, quali la [[storia universale]], la [[storia ambientale]] e la [[storia comparata]] che pure tendono a superare l'ottica nazionale tradizionale della storiografia.
==Note==
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==Voci correlate==
* [[Storia|Geodeterminismo]]
* [[Storia|Giudizio storico]]
* [[Storia]]
* [[Storia
* [[Storia culturale]]
* [[Storia
* [[
* [[
* [[Storia sociale]]
* [[Storiografia filosofica]]
== Altri progetti ==
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