Mario Schifano: differenze tra le versioni
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Insieme a [[Franco Angeli (pittore)|Franco Angeli]] e [[Tano Festa]] rappresentò un punto fondamentale della [[Pop art]] italiana ed europea. Perfettamente inserito nel panorama culturale internazionale degli anni sessanta, era reputato un artista prolifico, esuberante ed amante della mondanità.
Appassionato studioso di nuove tecniche pittoriche, fu tra i primi ad usare il computer per creare opere e riuscì a elaborare immagini dal computer e riportarle su tele emulsionate (le "tele computerizzate").<ref name=artearti>[http://www.artearti.net/magazine/articolo/Mario_Schifano_1934_1998/ "Mario Schifano 1934-1998"] di Marica Guccini, pubblicato su artearti.net/, Agosto 2008</ref> La prolificità dell'autore e l'apparente semplicità delle sue opere hanno portato alla diffusione di un grande numero di falsi, soprattutto dopo la sua scomparsa.
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== Biografia ==
=== Gioventù ed esordi ===
Mario Schifano nacque nella [[Libia italiana]], dove il padre, di origine [[sicilia]]na, era impiegato del ministero della Pubblica Istruzione e collaboratore di [[Renato Bartoccini]].<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=zNmGCmsURvU 1984/05 "Museo Civico Gibellina: Mario Schifano" di Peppe Occipimti, Tele Scirocco Trapani]</ref> Dopo la fine della guerra tornò a [[Roma]] dove, a causa della sua personalità irrequieta, lasciò presto la scuola, lavorando in un primo momento come commesso, per poi seguire le orme del padre che lavorava al [[Museo nazionale etrusco di Villa Giulia|museo etrusco di Villa Giulia]] come archeologo e restauratore. Grazie a questa esperienza si avvicinò all'arte eseguendo, in un primo periodo, opere che risentivano dell'influenza dell'[[Arte informale]]. La sua prima mostra personale fu alla Galleria Appia Antica di Roma nel 1959.<ref name=MAV>
Sul finire degli anni cinquanta partecipò al movimento artistico [[Scuola di Piazza del Popolo]] assieme ad artisti come [[Francesco Lo Savio]], [[Mimmo Rotella]], [[Giuseppe Uncini]], [[Giosetta Fioroni]], [[Tano Festa]] e [[Franco Angeli (pittore)|Franco Angeli]]. Il gruppo si riuniva al ''Caffè Rosati'', bar romano allora frequentato fra gli altri da [[Pier Paolo Pasolini]], [[Alberto Moravia]] e [[Federico Fellini]] e situato a piazza del Popolo, da cui presero il nome. Nel 1960 i lavori del gruppo vengono esposti, in una mostra collettiva, presso la Galleria La Salita.<ref name="DiMarino">A cura di Bruno Di Marino, Marco Meneguzzo, Andrea La Porta, ''Lo sguardo espanso. Cinema d'artista italiano 1912-2012'', Silvana Editoriale, 2012</ref>
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=== Anni novanta ===
L'ultimo periodo di produzione è particolarmente segnato dai media e dalla multimedialità, interrotto soltanto da alcuni cicli più prettamente pittorici<ref>{{Cita news|url=https://collezionedatiffany.com/mario-schifano-istruzioni-uso/|autore=Roberto Brunelli|data=2017-01-24|accesso=2023-12-11|titolo=Mario Schifano: istruzioni per l’uso|pubblicazione=Collezione da Tiffany}}</ref>. Il 27 marzo [[1997]] l'artista, che negli anni ottanta aveva subito delle condanne per possesso di sostanze stupefacenti, ottenne dalla Corte d'Appello penale di Roma la completa reintegrazione giudiziaria poiché "la droga era solo per uso personale" grazie alla difesa suo avvocato Attilio Maccarrone.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/03/27/assolto-schifano-la-droga-era-solo-per.html ''Assolto Schifano'': "''La droga era solo per uso personale''"], ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', 27 marzo 1997</ref> Morì a 63 anni, mentre si trovava nel centro di rianimazione dell'ospedale Santo Spirito di Roma, a causa di un infarto.<ref>[http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/schifano/portante/portante.html ''L'arte italiana piange Schifano''], ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', 26 gennaio 1998</ref>
==Mercato dell'arte==
In un'asta di [[Sotheby's]] nel 2022, l'opera ''
== Eredità ==
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* 2019: Mario Schifano a cura di Graziano Menolascina, Artissima, Torino.
* 2021: Mario Schifano: La Pittura. [[Galleria Lombardi]], [[Roma]]
* 2023: Mario Schifano: Il nuovo immaginario. 1960-1990, [[Gallerie
* 2023: Mario Schifano: The Rise of the ‘60s. [[Magazzino Italian Art]], [[Cold Spring NY]]
* 2023: Mario Schifano: TUTTO nelle carte…. A cura di Alberto Salvadori [[fondazione Marconi e GiòMarconi]], [[Milano]]
* 2023: Mario Schifano: Visioni dell’anima.
* 2024: Mario Schifano: Compagni in un'oasi sotto il cielo stellato. Spazio Roseto, Corso Garibaldi 95, [[Milano]]
===Collettive===
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* [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]], [[Roma]]
* [[Imago Museum]], [[Pescara]]
* Mart- [[Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto]]
* [[Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive]], [[Spoleto]]
* Museo Civico di arte contemporanea, [[Gibellina]]
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* [[Museo Palazzo Ricci]], [[Macerata]]
* Museo Perrando (Collezione privata del mecenate Giuliano Bianchi), [[Sassello]]
* [[Parco museo Santa Barbara|Museo Santa Barbara]] - (MuSaBa), [[Mammola (Italia)|Mammola]]
* [[Museo di Arte Moderna di Avezzano|Pinacoteca d'arte moderna]], [[Avezzano]]
* [[Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente]], [[Milano]]
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* {{cita web
|titolo = Medì, arti visive, Mario Schifano
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|accesso = 4 febbraio 2014
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*{{YouTube
|titolo = Artisti del 900 - Mario Schifano
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