Denis Mack Smith: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Rimozione collegamenti in rosso
 
(40 versioni intermedie di 25 utenti non mostrate)
Riga 9:
|GiornoMeseMorte = 11 luglio
|AnnoMorte = 2017
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = storico
|Attività2 = biografo
Line 15 ⟶ 17:
}}
 
==Biografia==
Laureatosi a [[Cambridge University|Cambridge]], membro della [[British Academy]], del [[Wolfson College (Cambridge)|Wolfson College]] ([[Università di Cambridge]]), dell'[[All Souls College]] ([[Università di Oxford]]) e dell'[[American Academy of Arts and Science]], fu collaboratore di [[Benedetto Croce]]. È stato insignito dell'onorificenza di grande ufficiale dell'[[Ordine al merito della Repubblica italiana]]<ref>{{cita web |lingua=en |url=http://www.press.umich.edu/titleDetailDesc.do?id=15661 |titolo=Modern Italy - A Political History - A new edition of the classic historical text on Italy |sito=press.umich.edu |accesso=12 marzo 2011 |dataarchivio=21 ottobre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121021175103/http://www.press.umich.edu/titleDetailDesc.do?id=15661 |urlmorto=sì }}</ref>. È stato presidente della [[Association for the Study of Modern Italy]].
 
=== Studi e saggi sulla storia d'Italia ===
Nei suoi saggi Mack Smith si è occupato soprattuttooccupò di storia italiana moderna e contemporanea e dei suoi protagonisti, alcuni dei quali, come [[Giuseppe Garibaldi]], hanno suscitato la sua ammirazione. Nella biografia che scrisse sull{{'[[Giuseppe Garibaldi|eroe}}''Eroe dei Duedue Mondi]]mondi'', che venne pubblicata in Inghilterra con il significativo titolo di ''Garibaldi, A great life in brief'' (''Garibaldi, una grande vita in breve''), lo storico inglese scrisse che «...Con tutti i suoi difetti, Giuseppe Garibaldi ha un suo posto ben fermo fra i grandi uomini del secolo decimonono...» sottolineando che «...combatté per la gente oppressa ovunque ne trovasse...» e che fu il maggiore artefice dell'unione delle due Italie.<ref>{{cita libro |cognome= Mack Smith |nome= Denis |titolo= Garibaldi |editore= Mondadori |anno= 1993 |città= Milano |p= 3 |isbn= 88-04-45797-X }}</ref>
 
Anche su [[Giuseppe Mazzini]] Mack Smith espresse un giudizio ampiamente positivo, ritenendolo infatti un «...repubblicano, patriota e di gran lunga il maggior profeta del Risorgimento...».<ref>{{cita libro |cognome= Mack Smith|nome= Denis|titolo= [[Storia d'Italia dal 1861 al 1997]]|anno=1997|città= Bari-Roma |editore= Laterza |p= 18|isbn= 88-420-6143-3}}</ref>
Il pensatore genovese aveva inoltre avuto il merito di dare un notevole impulso democratico alla vita del XIX secolo, con particolare riferimento alle sue campagne in favore della sicurezza sociale, del [[suffragio universale]] e dei [[diritti delle donne]]<ref>[http://yalepress.yale.edu/yupbooks/book.asp?isbn=9780300068849 Mazzini - Mack Smith, Denis - Yale University Press<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Critico fu invece il giudizio dello storico inglese su Cavour al quale tuttavia riconobbe una grande statura politica<ref>{{cita |Denis Mack Smith (1997)| p. 26}}</ref>.
Nel volume ''Cavour e Garibaldi'' ([[1954]]), definì Cavour un abile politico ma nel contempo «...disonesto...maldestro...sbagliato...». Secondo Mack Smith il politico piemontese era determinato ad impedire l'unità d'Italia se ci fosse stata qualche possibilità che il merito potesse essere attribuito a forze radicali, repubblicane, popolari o democratiche<ref>[http://www.lrb.co.uk/v07/n09/jonathan-steinberg/the-art-of-denis-mack-smith Jonathan Steinberg reviews ‘Cavour' by Denis Mack Smith and ‘Cavour and Garibaldi 1860' by Denis Mack Smith · LRB 23 May 1985<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Critico fu invece il giudizio dello storico inglese su Cavour al quale tuttavia riconobbe una grande statura politica<ref>{{cita |Denis Mack Smith (1997)| p. 26}}.</ref>. Nel volume ''Cavour e Garibaldi'' ([[1954]]), definì Cavour un abile politico ma nel contempo «...disonesto...maldestro...sbagliato...». Secondo Mack Smith, il politico piemontese era determinato ad impedire l'unità d'Italia se ci fosse stata qualche possibilità che il merito potesse essere attribuito a forze radicali, repubblicane, popolari o democratiche<ref>[http://www.lrb.co.uk/v07/n09/jonathan-steinberg/the-art-of-denis-mack-smith Jonathan Steinberg reviews ‘Cavour'‘Cavour’ by Denis Mack Smith and ‘Cavour and Garibaldi 1860'1860’ by Denis Mack Smith · LRB 23 May 1985<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Non meno critico fu lo storico inglese nei confronti di [[casa Savoia]] (''I Savoia Re d'Italia'', 1990) e in particolare verso [[Vittorio Emanuele II]], la cui figura fu oggetto di una biografia (''Vittorio Emanuele II'', 1994). Il sovrano che diede impulso all'Unità, contrariamente allo stereotipo del "re galantuomo" è da lui descritto come un personaggio moralmente discutibile (soprattutto per le numerose avventure extraconiugali) e dilapidatore di denaro pubblico. Secondo Mack Smith Vittorio Emanuele avrebbe anche manifestato a [[Metternich]] ed al [[Papa Pio IX|Papa]] la propria disponibilità ad intervenire contro la [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]] mazziniana e ristabilire l'[[assolutismo monarchico|assolutismo]]<ref>{{cita libro |cognome= Mack Smith |nome= Denis |capitolo= Documentary falsification and Italian biography |url_capitolo= http://books.google.it/books?id=TGYFPFgFiWAC&pg=PA185 |titolo= History and Biography: Essays in Honour of Derek Beales |edizione= di Timothy C. W. Blanning e David Cannadine |editore= Cambridge University Press |anno= 1996 |lingua= Inglese |p= 185 |isbn= 0-521-47330-6 |cid= Denis Mack Smith (1996)}}</ref>. Anche gli ultimi Borbone furono oggetto di severe critiche da parte di Mack Smith, in quanto responsabili di un «...corrotto dispotismo...»<ref>{{cita |Denis Mack Smith (1997)| p. 135}}</ref> e sostenitori di un [[Feudalesimo|sistema feudale]] nell'intento di costringere il Sud preunitario nell'arretratezza e nell'ignoranza.<ref>{{cita |Denis Mack Smith (1997)|p. 5}} Scrive lo storico inglese: «I Borboni, che avevano governato Napoli e la Sicilia prima del 1860, erano stati tenaci sostenitori di un sistema feudale colorito superficialmente dallo sfarzo di una società cortigiana e corrotta. Avevano terrore della diffusione delle idee ed avevano cercato di mantenere i loro sudditi al di fuori delle rivoluzioni agricola e industriale dell'Europa settentrionale.»</ref>
 
NonAncora menopiù criticosevero fu lo storico inglese nei confronti di [[casaCasa Savoia]] (''I Savoia Re d'Italia'', 1990) e in particolare verso [[Vittorio Emanuele II]], la cui figura fu oggetto di una biografia (''Vittorio Emanuele II'', 1994). Il sovrano che diede impulso all'Unità, contrariamente allo stereotipo del "re galantuomo" è da lui descritto come un personaggio moralmente discutibile (soprattutto per le numerose avventure extraconiugali) e dilapidatore di denaro pubblico. SecondoSvelandone le ambiguità, Mack Smith racconta che Vittorio Emanuele avrebbe anche manifestato a [[Klemens Wenzel von Metternich]] ed al [[Papa Pio IX|Papa]] la propria disponibilità ad intervenire contro la [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]] mazziniana e ristabilire l'[[assolutismo monarchico|assolutismo]]<ref>{{cita libro |cognome= Mack Smith |nome= Denis |capitolo= Documentary falsification and Italian biography |url_capitolo= http://books.google.it/books?id=TGYFPFgFiWAC&pg=PA185 |titolo= History and Biography: Essays in Honour of Derek Beales |edizione= di Timothy C. W. Blanning e David Cannadine |editore= Cambridge University Press |anno= 1996 |lingua= Inglese |p= 185 |isbn= 0-521-47330-6 |cid= Denis Mack Smith (1996)}}</ref>. Anche gli ultimi Borbone furono oggetto di severe critiche da parte di Mack Smith, in quanto responsabili di un «...corrotto dispotismo...»<ref>{{cita |Denis Mack Smith (1997)| p. 135}}.</ref> e sostenitori di un [[Feudalesimo|sistema feudale]] nell'intento di costringere il Sud preunitario nell'arretratezza e nell'ignoranza.<ref>{{cita |Denis Mack Smith (1997)|p. 5}} Scrive lo storico inglese: «I Borboni, che avevano governato Napoli e la Sicilia prima del 1860, erano stati tenaci sostenitori di un sistema feudale colorito superficialmente dallo sfarzo di una società cortigiana e corrotta. Avevano terrore della diffusione delle idee ed avevano cercato di mantenere i loro sudditi al di fuori delle rivoluzioni agricola e industriale dell'Europa settentrionale.»</ref>
Non viene da più parti condivisa l'immagine che D.M.S dà sulla rivoluzione siciliana del 1848, un'immagine “di sfasamento tra i suoi elementi sociali e politici” che avrebbe portato “le altre nazioni a non avere una gran voglia di difendere un paese che era così poco disposto a difendersi da sé” sottovalutando l'assenza di aiuto concreto ai siciliani, in particolare di inglesi e francesi che seguivano lo scontro dalle loro navi ancorate nei porti siciliani.<ref>I.Castrogiovanni su "Agorà" n.3, 2000</ref> Il ventennio fascista fu oggetto di particolare attenzione da parte di Mack Smith, cui si deve una biografia di Mussolini (''Mussolini'', [[1981]]) e un saggio sui conflitti bellici cui l'Italia aveva preso parte in quegli anni (''Le Guerre del Duce'', [[1992]]). Fra le sue opere più recenti segnaliamo la ''[[Storia d'Italia dal 1861 al 1997]]'', edita da [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] nel [[1998]], ultimo aggiornamento di un'opera da lui iniziata vari decenni prima.
 
Non viene da più parti condivisa l'immagine che D.M.SMack Smith dà sulla rivoluzione[[Rivoluzione siciliana del 1848]], un'immagine “di sfasamento tra i suoi elementi sociali e politici” che avrebbe portato “le altre nazioni a non avere una gran voglia di difendere un paese che era così poco disposto a difendersi da sé” sottovalutando l'assenza di aiuto concreto ai siciliani, in particolare di inglesi e francesi che seguivano lo scontro dalle loro navi ancorate nei porti siciliani.<ref>I.Castrogiovanni su "Agorà" n.3, 2000</ref> Il ventennio fascista fu oggetto di particolare attenzione da parte di Mack Smith, cui si deve una biografia di Mussolini (''Mussolini'', [[1981]]) e prima di un saggio sui conflitti bellici cui l'Italia aveva preso parte in quegli anni (''Le Guerre del Duce'', [[1992Duff Cooper Prize]] 1976<ref>{{cita web|url=http://www.theduffcooperprize.org/past-duff-cooper-prize-winners/2|titolo=Previous winners|lingua=en|accesso=4 maggio 2020|dataarchivio=22 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201222181521/http://www.theduffcooperprize.org/past-duff-cooper-prize-winners/2|urlmorto=sì}}</ref>). Fra le sue opere più recenti segnaliamo la ''[[Storia d'Italia dal 1861 al 1997]]'', edita da [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] nel [[1998]], ultimo aggiornamento di un'opera da lui iniziata vari decenni prima.
Nel suo saggio ''Documentary falsification and Italian biography'', Mack Smith mise infine in rilievo come la distruzione, la falsificazione e/o l'occultamento di prove documentali causate da interessi di parte sia una pratica cui tutti gli stati corrono il pericolo di cadere, ma che in alcuni momenti della storia italiana questa sia stata quasi una regola generale. Citando esempi specifici riferiti a personaggi di elevata importanza storica (da Vittorio Emanuele II, a [[Mussolini]], [[Alfonso Ferrero La Marmora|Lamarmora]], [[Francesco Crispi|Crispi]]) lo storico fornì altrettanti esempi di manipolazione degli eventi storici ad uso politico<ref>{{cita |Denis Mack Smith (1996) |pp. 173-174}}</ref>. Fra le vittime di tali manipolazioni vi furono anche Mazzini e Garibaldi.<ref>{{cita libro |cognome= Mack Smith|nome= Denis |titolo= La storia manipolata|anno=1998|città= Roma-Bari |editore= Laterza |pp= 75-78|isbn= 88-420-6151-4}}</ref>
 
Nel suo saggio ''Documentary falsification and Italian biography'' (i cui temi sono ripresi nel libro ''La storia manipolata''), Mack Smith mise infine in rilievo come la distruzione, la falsificazione e/o l'occultamento di prove documentali causate da interessi di parte sia una pratica cui tutti gli stati corrono il pericolo di cadere, ma che in alcuni momenti della storia italiana questa sia stata quasi una regola generale. Citando esempi specifici riferiti a personaggi di elevata importanza storica (da Vittorio Emanuele II, a [[Benito Mussolini|Mussolini]], [[Alfonso Ferrero La Marmora|LamarmoraLa Marmora]], [[Francesco Crispi|Crispi]]) lo storico fornì altrettanti esempi di manipolazione degli eventi storici ad uso politico<ref>{{cita |Denis Mack Smith (1996) |pp. 173-174}}.</ref>. Fra le vittime di tali manipolazioni vi furono anche Mazzini e Garibaldi.<ref>{{cita libro |cognome= Mack Smith|nome= Denis |titolo= La storia manipolata|anno=1998|città= Roma-Bari |editore= Laterza |pp= 75-78|isbn= 88-420-6151-4}}</ref>
 
Mack Smith è il più venduto autore di storie d'Italia dopo [[Indro Montanelli]]<ref>Raffaella De Santis, «É morto Mack Smith, lo storico inglese che scrisse la 'Storia d'Italia'», 12 luglio 2017, repubblica.it</ref>.
 
== Opere ==
* {{Cita libro|titolo=Cavour e Garibaldi nel 1860 (Cavour and Garibaldi, 1860: A Study in Political Conflict, 1954)|trad=Paolo Gori|edizione=Biblioteca di cultura storica n.61|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1958-1968}} - Collezione i grandi gabbiani, Il Saggiatore, 1972; Collana Reprints, Einaudi, 1977; col titolo '''''Cavour contro Garibaldi. 1860: la nascita dell'Italia Unita''''', [[Collana Storica Rizzoli|Collana Storica]], Rizzoli, Milano, 1999.
* {{Cita libro|titolo=Garibaldi. Una grande vita in breve (Garibaldi: A Great Life in Brief, 1956)|trad=G.E. Valdi|altri=a cura di [[Ferruccio Landi-Rossi]]|editore=Lerici|città=Milano|anno=1959}} - Paperbacks Lerici, 1960-1966; Collana I Robinson, Laterza, 1982; Collezione Le Scie, Mondadori, Milano, 1993.
* {{Cita libro|titolo=Storia d'Italia 1861/1958 (Italy: A Modern History, 1959)|trad=[[Alberto Aquarone]]|edizione=Collezione Storica|editore=Laterza|città=Bari|anno=1959}}; ed. rivista col titolo ''Storia d'Italia 1861-1969'', Collezione Storica, Laterza, 1969-1996; completamente riveduta e ripubblicata col titolo [[Storia d'Italia dal 1861 al 1997]], Collana Storia e Società, Laterza, Roma-Bari, 1997, ISBN 88-420-5345-7.
* {{Cita libro|titolo=Da Cavour a Mussolini|altri=a cura di [[Marina Sorrentino Francaviglia]]|edizione=Collana Studi Risorgimentali n.6|città=Catania|editore=Bonanno|anno=1968-2007}}
* {{Cita libro|titolo=Storia della Sicilia medievale e moderna (A History of Sicily. Medieval Sicily: 800-1713; Modern Sicily: After 1713, 2 voll., 1968)|altri=con [[Moses Finley]]|edizione=|trad=[[Lucia Biocca Marghieri]]|editore=Laterza|città=Bari|anno=1970}} - rivedutaRiveduta e ripubblicata in singolo volume con Moses Finley e [[Christopher Duggan]], 1986.
* {{Cita libro|titolo=Victor Emanuel, Cavour and the Risorgimento|url=https://archive.org/details/victoremanuelcav0000mack|città=|editore=Oxford University Press|anno=1971}}
* {{Cita libro|titolo=Vittorio Emanuele II|trad=[[Jole Bertolazzi]]|edizione=Collana Storia e Società|editore=Laterza|città=Bari|anno=1972}} - Collezione Le Scie, Mondadori, Milano, 1994.
* {{Cita libro|titolo=Le guerre del Duce (Mussolini's Roman Empire)|trad=Giovanna Ferrara|edizione=Collana Storia e Società|editore=Laterza|città=Bari|anno=1976|isbn=978-88-420-0954-2}} - Collezione Le Scie, Mondadori, Milano, 1992.
* {{Cita libro|autore=D. Mack Smith-[[Michael Ledeen]]|titolo=Un monumento al duce? Contributi al dibattito sul fascismo con i testi originali della polemica|altri=Introduzione e repertorio bibliografico a cura di Piero Meldini|edizione=Collana Quaderni|editore=Guaraldi|città=|anno=1976}}
* {{Cita libro|titolo=Storia di cento anni di vita italiana visti attraverso il Corriere della Sera|trad=Giovanni Ferrara|edizione=Collana Storica|città=Milano|editore=Rizzoli|anno=1978}}
* {{Cita libro|titolo=Mussolini. La vita del duce|trad=Giovanni Ferrara degli Uberti|edizione=Collana Biografie|città=Milano|editore=Rizzoli|anno=1981}} - Collana Biografie, BUR, 1983; Collana SuperSaggi n.37, BUR, 1990; Collana Le Grandi Biografie, Fabbri Editori, 2000-2002; Collana La Storia · Le Storie, BUR, 2021, ISBN 978-88-171-5617-2.
* {{Cita libro|titolo=Cavour. Il grande tessitore dell'Unità d'Italia|trad=Giovanni Rossi|edizione=|editore=Bompiani|città=Milano|anno=1984}}
* {{Cita libro|titolo=I Savoia re d'Italia. Fatti e misfatti della monarchia dall'Unità al Referendum per la Repubblica|trad=[[Aldo Serafini]]|edizione=Collana Storica|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=1990-2002|isbn=88-17-33601-7}}
Line 49 ⟶ 55:
* {{Cita libro|titolo=Federigo da Montefeltro|trad=[[Viviana Tonon]]|città=Urbino|editore=QuattroVenti|anno=2005|isbn=88-392-0709-0}}
=== Curatele ===
* {{Cita libro|titolo=Il Risorgimento italiano. Storia e testi (The Making of Italy, 1796-1870, 1968)|editore=Laterza|città=Bari|anno=1968-1999|isbn=88-420-5853-X}} - ripubblicato col titolo ''The Making of Italy'', 1796-1866, MacMillan Press, London, 1988.
* {{Cita libro|titolo=Garibaldi. Una vita a più immagini (Great Lives Observed: Garibaldi, 1969)|trad=S. Servi Bemporad|editore=Passigli|città=Bagno a Ripoli (Firenze)|anno=1982|isbn=978-88-368-1048-2}} - Prefazione di [[Carlo Azeglio Ciampi]], Passigli, 2010, ISBN 978-88-368-1242-4.
* {{Cita libro|titolo=L'Italia del 20º secolo|altri=Politica, cultura e costume con sintesi storiche di Denis Mack Smith, Prefazione di [[Silvio Bertoldi]]|edizione=4 voll.|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=1977}}
 
=== Prefazioni ===
* {{Cita libro|autore=[[Arrigo Petacco]]|titolo=Storia del fascismo|editore=Armando Curcio|città=Roma|anno=1982}}
Line 63 ⟶ 69:
|collegamento_onorificenza =Ordine dell'Impero Britannico
|motivazione =
|luogo =
}}
{{Onorificenze
Line 77 ⟶ 82:
 
== Voci correlate ==
* [[Storia d'Italia (1861-oggi)]]
* [[Storia dell'Italia fascista]]
* [[Storia politica]]
* [[Fascismo]]
* [[Risorgimento]]
Line 87 ⟶ 92:
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=297583|titolo=Commendatore dell'ordine al merito della Repubblica italiana}}
* {{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=108101|titolo=Grande ufficiale dell'ordine al merito della Repubblica italiana}}
 
{{Premio Elba}}
{{Premio Mondello}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|storia}}
 
[[Categoria:Grandi Ufficiali OMRI]]
[[Categoria:Storici del Fascismofascismo]]
 
[[Categoria:Decorati con l'Ordine dell'Impero Britannico]]