|Attività = latinista
|Attività2 = lessicografo
|Attività3 = accademico
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Francesco Arnaldi.jpg
}}
Fu docente alla [[Scuola normale superiore di Pisa]] per dieci anni e quindi all'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università di Napoli]], dove rimase per un trentennio, fino al pensionamento. SuoEra figliopadre è lodello storico [[Girolamo Arnaldi]] <ref>«[http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Enciclopedia_online/A/BIOGRAFIE_{{Treccani|girolamo-_EDICOLA_A_004909.xml arnaldi|Girolamo Arnaldi»], in ''Enciclopedie online'', dal sito dell'[[Istituto dell'Enciclopedia italiana|Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]], Roma}}</ref>.
== Biografia ==
=== Origini familiari e studi ===
Nato in [[Friuli]], da una famiglia di antica nobiltà veneta di [[Vicenza]], figlio di un magistrato, Francesco Arnaldi partecipò attivamente e in prima linea alla [[prima guerra mondiale|Grande guerra]], a conclusione della quale conseguì, nel [[1920]], la laurea in lettere classiche all'[[Università di Padova]], allievo di [[Vincenzo Ussani]], con cui discusse una tesi sulle idee morali e religiose di [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]]<ref name="InMemoriam"/><ref name="DiRubba"/>.
=== Insegnamento alla Normale di Pisa (1923-1933) ===
Insegnò dapprima [[Lingua latina|latino]] e [[Lingua greca|greco]] al [[Liceo Ginnasio]] di [[Sassari]]<ref name="InMemoriam"/> per poi passare, dal [[1923]], vincitore di concorso, alla carica di professore interno della [[Scuola Normale di Pisa]]<ref name="InMemoriam">Pasquale Smiraglia, [http{{cita testo|url=https://hdl.handle.net/2042/3334 |titolo=«''In memoriam'' Francesco Arnaldi»]}}</ref>, istituzione della quale sarà vice-direttore l'[[1924|anno dopo]], durante il mandato di [[Luigi Bianchi]] e, alla morte dell'anziano matematico nel [[1928]], sotto la presidenza di [[Giovanni Gentile]]<ref name="DiRubba">Clara Di Rubba, ''[{{cita testo|url=http://www.filclass.unina.it/magistero_arnaldi.php |titolo=Il magistero di Francesco Arnaldi ([[1897]]-[[1980]])]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170711003125/http://www.filclass.unina.it/magistero_arnaldi.php }}''.</ref>.
Insieme con loro vi era [[Aldo Capitini]], segretario-economo della Normale, del quale si sarebbe più tardi consumata la rottura con il filosofo siciliano<ref>[[Sergio Romano]], [{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/04/Aldo_Capitini_pacifismo_alla_Scuola_co_9_060704006.shtml |titolo=«Aldo Capitini e il pacifismo alla Scuola Normale»]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130618144143/http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/04/Aldo_Capitini_pacifismo_alla_Scuola_co_9_060704006.shtml }} dal [[Corriere della Sera]] del 4 luglio 2006.</ref><ref name="Normale"/>.
Fu grazie all'opera dei tre che si ebbe in quegli anni il deciso incremento, da 15 a 110 allievi, delle due classi di Lettere e [[Fisica]], e l'inaugurazione solenne della nuova sede ampliata della Scuola in [[Piazza dei Cavalieri]] il 10 dicembre [[1932]]<ref name="Normale">Francesco Arnaldi, ''Cronaca della Normale 1928-1933'', in "Rendiconti dell'Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti", Napoli, anno 1969, vol. XLIV, pag. 66.</ref>.
Con Gentile, Arnaldi collaborò sia nell'ambiente [[Pisa|pisanopisa]]no che in quello [[Roma|romanoroma]]no dell'[[Enciclopedia italiana]]<ref name=autogenerato1>Francesco Arnaldi, ''Cronaca della Normale 1928-1933'', in "Rendiconti dell'Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti", Napoli, anno 1969, vol. XLIV, pagg. 61-70.</ref><ref name="Repubblica">Corrado Ruggiero, [{{cita testo|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/05/quel-viaggio-in-cinquecento-fino-roma.html |titolo=«Quel viaggio in Cinquecento fino a Roma»]}}. [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] del 5 marzo 2006 </ref>.
=== L'«Archivum Latinitatis Medii Aevi» ===
Nel 1933 si dimise dall'impiego in Normale, e in quello stesso anno assunse la cura redazionale del [[lessico]] della [[latino medievale|latinità medievale]], su incarico dell'[[Unione accademica nazionale]], nell'ambito di un più vasto progetto promosso dall<nowiki>'</nowiki>''[[Union académique internationale]]'', il ''Latinitatis Italicae Medii Aevi... Lexicon...'', per il quale Arnaldi preparerà una serie di contributi editi dall'«Archivum latinitatis medii aevi» della stessa Unione accademica<ref name="DiRubba"/>.
Dell'«Archivum Latinitatis Medii Aevi», di cui fu curatore dal [[1936]], divenne direttore dal [[1950]] e lo rimase fino alla morte<ref name="InMemoriam"/>.
=== La cattedra di lingua e letteratura latina a Napoli ===
Nel dicembre 1936 vinse il concorso a [[cattedra universitaria|cattedra]] per l'insegnamento di [[Lingua latina|Lingua]] e [[Letteratura latina]], innanzi a una commissione composta da [[Carlo Cocchia]], [[Vincenzo Ussani]] e [[Giorgio Pasquali]]<ref name="DiRubba"/>. Dopo un anno trascorso all'[[Università di Palermo]], si trasferì all'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|ateneo federiciano]] di [[Napoli]], dove rimarrà per tutto il resto della carriera, durante un trentennio, duranteovvero un trentennio, fino al [[1967]]. Per alcuni anni, dal [[1938]] al [[1942]], sostituì [[Vittorio De Falco]] nella cattedra di [[Letteratura greca]]<ref name="DiRubba"/>.
Tra i suoi allievi vi furono [[Liliana Monti-Sabia]], [[Armando Salvatore]], Salvatore Monti, [[Salvatore D'Elia]], Pasquale Smiraglia, [[Giuseppe Pompella]], Giovanni Barra, [[Fabio Cupaiuolo]], Donato Gagliardi, Enrico Flores, [[Luciano Nicastri]], Maria Rosaria Pinto, [[Antonio Vincenzo Nazzaro]] e [[Giovanni Polara]]<ref name="DiRubba"/>.
La prova di [[Lingualingua latina|latino]] era considerata un esame ''monstre'', vissuto con terrore dagli studenti della Facoltà di Lettere a causa dell'estrema difficoltà della prova scritta e della conseguente altissima selettività<ref name="Repubblica"/>, tanto da potersi considerare fortunato chi fosse riuscito a superarlo in cinque o sei tentativi<ref name="Ermanno Corsi"/>. LaL'esame provadi latino scrittascritto consisteva nella traduzione dall'italiano al latino di un testo moderno della [[letteratura italiana]]; quellaquello di letteratura latina orale prevedeva la conoscenza di trentamila versi latini<ref name="Ermanno Corsi">[[Ermanno Corsi]], «''[[Enzio Cetrangolo]] specchio del nostro futuro''», in AA.VV., ''Enzio Cetrangolo poeta e traduttore'', [[Edizioni scientifiche italiane]], 1996, p. 132 ISBN 88-8114-253-8</ref>.
La votazione agli esami universitari più alta da lui assegnata consisteva in 27/30, che solo i migliori allievi riuscirono a conquistare.
Nel febbraio del [[1945]] gli fu fatto omaggio della copia di una tesi di [[dottorato in teologia]], interamente scritta in lingua latina dall'autore, don [[ Giuseppe Morelli (abate nullius)|Giuseppe Morelli]], e intitolata " ''De S. Paulini Nolani doctrina christologica'', Neapoli, ex Typographica Officina Forense, MCMXLV". Arnaldi ringraziò l'autore, scrivendo: ''Finalmente, un latino decente!''.<ref>[{{cita web|url=http://www.italozamprotta.net/index.php?option=com_content&view=article&id=47&Itemid=59 |titolo=''Biografia di Mons. Prof. Giuseppe Morelli (1918-1984)''] (url consultato il |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714123013/http://italozamprotta.net/index.php?option=com_content&view=article&id=47&Itemid=59|accesso=17 maggio 2015). }}</ref>
== Pubblicazioni ==
* ''Cicerone'', voce per l'[[Enciclopedia Italiana]], 1931
* ''La poesia dell'[[Iliade]]'', [[Zanichelli Editore|Zanichelli]], [[Bologna]], 1932
* ''L'[[Eneide]] e la poesia di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]]'', 1932
* ''[[Plinio il Vecchio]]'', voce per l'[[Enciclopedia Italiana]], 1935
* ''[[De bello Gallico|La guerra gallica]] di [[Gaio Giulio Cesare|C. Giulio Cesare]]'', traduzione e commento con note militari del generale [[Ottavio Zoppi]], Livorno, Edizioni Roma
* ''Struttura e poesia nelle Odi di [[Pindaro]]'', Napoli, 1943
* Da [[Tito Maccio Plauto|Plauto]] a [[Publio Terenzio Afro|Terenzio]], Napoli, 1946-47
* ''Studi virgiliani'', 1947
* ''Guida allo studio della civiltà romana antica'', diretta da [[Vincenzo Ussani]] e Francesco Arnaldi, voll. I-II, Napoli, Istituto Editoriale del Mezzogiorno, 1952 e 1954 (2<sup>a</sup>ª edizione: 1958 e 1961)
* ''Latinitatis Italicae Medii Aevi inde ab a. CDLXXVI usque ad a. MXXII lexicon imperfectum'' (in IV voll., a cura di Franciscus Arnaldi, Paschalis Smiraglia), [[Union académique internationale]], Bruxelles, 1939-1964
** altra edizione: ''Latinitatis Italicae Medii Aevi Lexicon'', [[Società internazionale per lo studio del Medioevo latino]] - Edizioni del [[Certosa del Galluzzo|Galluzzo]], 2001 ISBN 978-88-8450-020-5
* ''[[Publio Cornelio Tacito|Tacito]]'', 1973
* con [[Ettore Paratore]] ed Enrica Malcovati, ''Letteratura latina e letteratura greca di interesse romano'', Roma, [[Jouvence]], 1983
== Note ==
{{<references}}/>
== Bibliografia ==
* {{DBI|autore=[[Francesco Della Corte]]}}
* [[Francesco Della Corte]], «[http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Dizionario_Biografico_degli_Italiani/VOL34/DIZIONARIO_BIOGRAFICO_DEGLI_ITALIANI_Vol34_051567.xml A<small>RNALDI</small>, Francesco]», in ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'', [[Istituto dell'Enciclopedia italiana|Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]], Roma (on-line)
* Francesco Arnaldi, ''Cronaca della Normale 1928-1933'', in "Rendiconti dell'Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti", Napoli, anno 1969, vol. XLIV
* [{{cita testo|url=https://web.archive.org/web/20090607204408/http://www.filclass.unina.it/arnaldi.php?area_id=1 |titolo=Francesco Arnaldi]|postscript=nessuno}}, dal sito del Dipartimento di Filologia Classica dell'[[Università Federico II di Napoli]]
* Clara Di Rubba, ''[{{cita testo|url=https://web.archive.org/web/20170711003125/http://www.filclass.unina.it/magistero_arnaldi.php |titolo=Il magistero di Francesco Arnaldi (1897-1980)]}}''
* Pasquale Smiraglia, [http{{cita testo|url=https://hdl.handle.net/2042/3334 |titolo=«''In memoriam'' Francesco Arnaldi»]}} in [{{cita testo|url=http://documents.irevues.inist.fr/handle/2042/751 |titolo=«ALMA]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160310113151/http://documents.irevues.inist.fr/handle/2042/751 }}», Bulletin du Cange, Union académique internationale, Bruxelles, 1979-1980, Vol. XLII, p. 178-179 ISSN 1376-74-53 (<small>dal sito I-Revues, mantenuto dall<nowiki>'</nowiki>''Institut de l'Information Scientifique et Technique'' del [[Centre National de la Recherche Scientifique|CNRS]]</small>
* [[Vito Antonio Sirago]], [{{cita testo|url=http://www.sirago.net/Upload/1991_Gli_autori_del_Basso_Impero_nel_pensiero_di_Francesco_Arnaldi.pdf |titolo=Gli autori del Basso Impero nel pensiero di Francesco Arnaldi]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160309084137/http://www.sirago.net/upload/1991_gli_autori_del_basso_impero_nel_pensiero_di_francesco_arnaldi.pdf }}
* [{{cita testo|url=https://web.archive.org/web/20070613100116/http://documents.irevues.inist.fr/items-by-author?author=ARNALDI%2C+Francesco |titolo=Contributi]}} <small>online su ''I-Revues'', sito mantenuto dall<nowiki>'</nowiki>''Institut de l'Information Scientifique et Technique'' del [[Centre National de la Recherche Scientifique|CNRS-Centre National de la Recherche Scientifique]]</small>
* {{Treccani}}
* «[http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Enciclopedia_online/A/BIOGRAFIE_-_EDICOLA_A_004909.xml Gerolamo Arnaldi»], in ''Enciclopedie online'', dal sito dell'[[Istituto dell'Enciclopedia italiana|Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]], Roma
* [[Sergio Romano]],[ {{cita testo|url=https://web.archive.org/web/20130618144143/http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/04/Aldo_Capitini_pacifismo_alla_Scuola_co_9_060704006.shtml |titolo=«Aldo Capitini e il pacifismo alla Scuola Normale»]}} dal [[Corriere della Sera]] del 4 luglio 2006
* Corrado Ruggiero, [{{cita testo|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/05/quel-viaggio-in-cinquecento-fino-roma.html |titolo=«Quel viaggio in Cinquecento fino a Roma»]}}. [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] del 5 marzo 2006
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