Parabiago: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Palazzi e ville: rimuovo link esterno non necessario |
→Storia: smistamento lavoro sporco e fix vari Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione Android App section source |
||
(4 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate) | |||
Riga 117:
{{vedi anche|Storia di Parabiago|Tregua di Parabiago|Battaglia di Parabiago}}
[[File:La cosiddetta '"Patera di Parabiago'", conservata al Museo archeologico di Milano.jpg|thumb|La [[patera di Parabiago]], che è risalente al IV secolo e che è il principale reperto archeologico della cittadina. È conservata presso il [[Civico museo archeologico di Milano]].]]
[[File:Visconti, Luchino (12.. 1349).jpg|thumb|[[Luchino Visconti (signore di Milano)|Luchino Visconti]] (1287-1349) "eroe" della [[
[[File:Pbg S.Ambrogio 004.JPG|thumb|Portone interno dell'ex [[Chiesa ed ex monastero di Sant'Ambrogio della Vittoria|monastero di Sant'Ambrogio della Vittoria]].]]
[[File:Gajo Lampugnani.jpg|thumb|Stemmi dei Lampugnani (a sinistra) e dei Gajo (a destra), particolare della cappella ai caduti nel cimitero.]]
=== Antichità ===
Parabiago ha origini antichissime: dal primo insediamento [[palafitta|palafitticolo]] della [[
=== Medioevo ===
Tra i secoli [[VI secolo|VI]], [[VII secolo|VII]] Parabiago è capoluogo di un contado autonomo denominato ''Comitatus Parabiagi'', probabilmente corrispondente alla [[Burgaria]], retto da Conti di un ramo dei [[Sambonifacio]]; durante questo periodo la Regina [[Longobardi|longobarda]] [[Teodolinda]] concede il permesso di aprire un piccolo corso d'acqua artificiale detto ''Riale'' o ''Röngia'', che attingeva le acque dal fiume [[Olona]]
Nel periodo compreso tra il [[XIII secolo|XIII]] ed il [[XIV secolo]] i
Durante i secoli successivi Parabiago ha una lenta decadenza, difatti subisce ben due saccheggi, nel [[1449]] ad opera di [[Francesco Sforza]] e nel [[1527]] per mano [[borboni]]ca, oltre a due epidemie (nel [[1529]] e nel [[1540]]).
==== Tregua di Parabiago ====
Le ambizioni politiche dell'
==== Battaglia di Parabiago ====
Con la morte di [[Galeazzo I Visconti]] ([[1327]]), il figlio unico [[Azzone Visconti|Azzone]], gli succedette con il titolo di
sant'Ambrogio]]. === Epoca moderna ===
Il periodo compreso tra il [[XVI secolo|Cinquecento]] ed il [[XVII secolo|Seicento]], risulta essere tempo di decadenza per la cittadina lombarda: nel [[1582]] [[Carlo Borromeo|
Sul finire del [[XVII secolo]] si registrano due eventi modestamente rilevanti: in data 26 settembre [[1658]], il
Il [[XVIII secolo|Settecento]] fu nuova epoca di splendore per Parabiago sotto il governo [[impero austriaco|austriaco]].
Nel marzo dell'anno [[1700]]
Il medico parabiaghese [[Giuseppe Giannini (medico)|Giuseppe Giannini]] opera sul campo e scrive saggi di medicina.
Line 150 ⟶ 151:
Comincia l'opera artistica di [[Giuseppe Maggiolini]], ricordato come ''Maestro d'Intarsio''; le sue conoscenze in campo artistico, portano nel suo paese natio l'architetto [[Giuseppe Piermarini]], incaricato di disegnare la facciata della [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Parabiago)|chiesa dei S.S. Gervasio e Protasio]].
Nel [[1798]], a causa della [[Rivoluzione francese]], la
=== Tra l'Ottocento ed il 1945 ===
Nel [[1845]] viene restaurata la
Tra il [[1850]] ed il [[1900]], l'agricoltura diventa attività d'appoggio all'industria tessile e cotoniera, difatti le coltivazioni di cereali e viti, vengono definitivamente sostituite dal [[Morus alba|gelso]] e dall'allevamento dei [[baco da seta|bachi da seta]].
Si risentono anche a Parabiago gli effetti della [[Rivoluzione industriale]]: si inaugurano la linea ferroviaria [[Milano]]-[[Gallarate]] ([[1860]]) ed il [[Canale Villoresi]] ([[1884]]); nel [[1899]] [[Paolo Castelnuovo]] fonda la '''prima''' fabbrica di scarpe, Parabiago è destinata a diventare la
Nel [[1907]] nella villa di Felice Gajo viene rinvenuta la [[
Nel periodo tra le due guerre la cittadina comincia a conoscere i primi cambiamenti del [[XX secolo]]: nell'anno [[1923]] un parabiaghese di nome [[Libero Ferrario]], vince a [[Zurigo]] i primi [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1923|Campionati del mondo di ciclismo su strada]] per la categoria Dilettanti; nel [[1928]] viene definitivamente interrato l'antico ''Riale'', di origini [[longobardi|longobarde]], che per più di 1200 anni ha portato l'acqua potabile del fiume [[Olona]] nel centro del paese; infine durante gli [[anni 1930|anni trenta]] scompaiono la bachicoltura e la coltivazione del gelso, ritenute ormai obsolete.
In data 2 dicembre [[1940]] il ''Decreto Reale numero 1858'' autorizza il Comune di Parabiago a mutare la denominazione della frazione ''Tiracoda'' in ''[[Villapia]]''.
Line 170 ⟶ 171:
Nel 1974 apre il garden Crespi Bonsai, opera di Luigi e Luisa Crespi, che si svilupperà nel corso dei seguenti decenni fino a diventare il principale polo italiano per la ricerca, lo sviluppo e la conservazione dei bonsai, con tanto di fondazione del più importante museo d'Italia in proposito, proprio a Parabiago.
Il D.P.R. del 27 novembre [[1985]] porta al 26 ottobre del [[1986]], quando l'allora [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] [[Bettino Craxi]] giunge in visita con lo scopo di celebrare la cerimonia di "promozione" del comune e, con la simbolica consegna della pergamena al sindaco Renzo Fontana, sancisce la nomina di Parabiago a [[Titolo di città in Italia|Città]].
È anche il periodo in cui lo sport parabiaghese per eccellenza, il [[ciclismo]], raggiunge il suo apice: nel [[1972]] il [[Giro d'Italia 1972|55º Giro d'Italia]], grazie agli sponsor [[Rancilio]] e [[Termozeta]], arriva in paese, la 15ª tappa con arrivo e partenza da Parabiago e dopo un turno di riposo, avviene la successiva partenza della 16ª tappa; nel [[1982]] [[Giuseppe Saronni]] è il secondo parabiaghese [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1982|Campione del mondo]], questa volta per la categoria professionisti.
Negli [[anni 1990|anni novanta]], [[Mani pulite]] colpisce anche la politica della cittadina, vengono arrestati alcuni degli esponenti dei governi municipali precedenti; nel frattempo circa il 70% della produzione industriale locale è rivolto nel campo calzaturiero, Parabiago è conosciuta in Italia e all'estero come la
[[File:Pbg Villa Gajo.jpg|thumb|Scorcio di villa Gajo, dimora parabiaghese dell'industriale [[Felice Gajo]].]] Nell'anno [[2000]] all'interno del territorio comunale, viene avvistato per la prima volta in [[Italia]] ed in [[Europa]] un [[coleoptera|coleottero]] chiamato ''[[Anoplophora chinensis malasiaca]]'' (comunemente Cerambice dalle lunghe antenne o impropriamente Tarlo asiatico), originario dell'[[Estremo Oriente]], introdotto per errore dal [[Giappone]], che nel giro di qualche mese, ha provocato un grave disastro ecologico per la Regione [[Lombardia]].
Line 182 ⟶ 184:
[[File:Parabiago-Gonfalone.svg|thumb|left|upright|Gonfalone comunale]]
==== Stemma ====
Nel ''Codice Araldico [[Marco Cremosano|Cremosano]]'' ([[XV secolo]])<ref>''Stemmario Cremosano'', vol. II, p. 253.</ref> lo scudo di Parabiago viene descritto come segue: «d'argento, all'[[Albero (araldica)|albero]] di verde, nodrito nella pianura erbosa e al [[Gallo (araldica)|gallo]] al naturale passante sulla stessa». In questa descrizione l'albero non è ben chiaro a quale specie appartenga. Uno scudo simile, ove però il gallo è nero bargigliato, con una "P" nel cantone destro del capo ed una "A" nel cantone sinistro del capo, ciascuna sormontata da un segno di abbreviazione<ref>{{cita testo|titolo= Comune di Parabiago{{!}} Storia dello stemma |sito= Città metropolitana di Milano }}</ref>, è illustrato nello [[Stemmario Trivulziano|stemmario della ''Biblioteca Trivulziana'']] di Milano<ref>{{cita libro|autore= Andrea da Tradate |titolo= Stemmario Trivulziano |url = https://archive.org/details/stemmario_trivulziano/page/n292/mode/1up?view=theater |p= 277 }}</ref> ed è attribuito alla famiglia dei ''de Parabiago'' (probabilmente i Crivelli) feudataria del luogo, qui invece l'albero è più precisamente una quercia.
Lo stemma comunale è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 2 marzo 1942.<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?2392 |titolo= Parabiago |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 12 luglio 2023 }}</ref>
Line 274 ⟶ 276:
==== Aree protette ====
[[File:C.na Frisasca 01.JPG|thumb|''Cascina Frisasca'', nel [[Parco del Roccolo]], al confine con [[Arluno]]]]
I boschi ed i prati nei pressi delle frazioni di Ravello, Villastanza e Villapia, fanno parte del [[Parco del Roccolo|Parco Agricolo Sovracomunale del Roccolo]]. Istituito nel 1991 tra i Comuni di Parabiago, [[Busto Garolfo]], [[Casorezzo]], [[Arluno]], [[Canegrate]] e [[Nerviano]] (dal 1997), riconosciuto tale nel 1994 dalla [[Lombardia|Regione Lombardia]], si estende per circa 15.000.000 di m<sup>2</sup>, ed è atto alla difesa di fauna, flora e attività agricole locali. Viene caratterizzato dalla presenza di specie arboree autoctone ([[quercus|quercia]], [[ciliegio]], [[pinus sylvestris|pino silvestre]]) ed altre specie introdotte dall'uomo ([[robinia]], [[castagno]], quercia rossa, prunus serotina). Attualmente è in progetto una sua estensione fino al
Attualmente in via di istituzione, è il nuovo [[Parco dei Mulini|Parco Agricolo Sovracomunale dei Mulini]], che dal Parco Castello di [[Legnano]] scenderebbe lungo le rive del fiume [[Olona]] attraversando i Comuni di [[Canegrate]], [[San Vittore Olona]] e Parabiago, fino al Monastero degli Olivetani di [[Nerviano]]; il parco sarà punto di slancio per il recupero e la salvaguardia delle acque del fiume.
Line 328 ⟶ 330:
=== Teatro ===
[[File:Coro Calycanthus.jpg|thumb|Il coro polifonico [[Ensemble vocale Calycanthus]]]]
A Parabiago nacque [[Felice Musazzi]] anima e fondatore della nota compagnia de "''[[I Legnanesi]]''" (nato tra l'altro in fraz. San Lorenzo), divenuta celebre grazie alle numerose commedie di successo recitate in dialetto locale.
Nata invece nella frazione Villastanza l'attrice [[Franca Rame]], moglie del [[Premio Nobel]] [[Dario Fo]]. La Rame è figlia di commedianti di giro che sostavano con la compagnia in Parabiago proprio nel periodo in cui nacque.
Line 336 ⟶ 338:
Parabiago è anche un fervido ''laboratorio musicale'' del genere [[Punk rock]]. Grazie infatti all'importanza dei due istituti statali d'istruzione superiore, ovvero il ''Liceo Cavalleri'' e l'''I.T.C.G. Maggiolini'', i giovani parabiaghesi possono confrontarsi con ragazzi di varie cittadine e paesi dell'[[Alto Milanese]] e scambiare così interessi ed opinioni. Grazie a ciò, nacquero negli anni novanta due ''Punk Band'' tra le più famose d'Italia: i [[Punkreas]] ed i Gasnervino.
Parabiago è citata nella canzone di [[Natalino Otto]] ''A sud di Parabiago (ovvero la triste istoria di Pedro il "ciabatero")'' (1948). Sono documentate le esibizioni del cantante nei circoli locali.<ref>[http://ecomuseo.comune.parabiago.mi.it/ecomuseo/percorsi/341.htm Villastanza: i Circoli e i luoghi di nascita <nowiki>[rectius: mescita]</nowiki>] sul sito dell'Ecomuseo di Parabiago.</ref>
=== Cucina ===
Line 358 ⟶ 362:
== Economia ==
Parabiago è una cittadina prevalentemente industriale, ma in passato fu un attivo borgo agricolo, si coltivavano cereali, vite, gelsi e bachi da seta; settore che era a rischio e che oggi si tenta di preservare con l'istituzione dei due ''Parchi Agricoli Sovracomunali'' del
Risulta abbastanza attivo il terziario, oltre all'attività estrattiva nelle cave della frazione San Lorenzo.
|