Carlo Ghega: differenze tra le versioni
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|Nome = Carlo
|Cognome = Ghega
|PostCognomeVirgola = conosciuto anche come '''Carlo de Ghega''' o '''Carl Ritter von Ghega'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Venezia
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|Attività = ingegnere
|Nazionalità = italiano
|Cittadinanza = austriaca
|PostNazionalità = e di origini [[albanesi]]<ref>{{Cita libro |autore=Robert Elsie |titolo=A Biographical Dictionary of Albanian (Kallmet Lezhe) History |url=https://books.google.com/books?id=pgf6GWJxuZgC&pg=PA166 |data=24 dicembre 2012 |editore=I.B. Tauris |isbn=978-1-78076-431-3 |pagine=166 |lingua=en}}</ref>
|Immagine = Ghega-lithografie-kriehuber-1851.jpg
|Didascalia = Carlo Ghega in una litografia di [[Joseph Kriehuber
}} Progettista di strade e ferrovie<ref>{{Cita libro|autore=Filippo Tajani|titolo=Le Ferrovie|data=1906}}</ref>, è conosciuto per aver costruito la [[ferrovia del Semmering]], il tratto più spettacolare della [[ferrovia Meridionale]].
== Biografia ==
Figlio di Antonio, ufficiale di Marina e possidente di origini albanesi, dal [[1814]] al [[1817]] studiò al collegio militare di Sant'Anna di Venezia basandosi sul cosiddetto "corso di [[Étienne Bézout|Bézout]]". Approfondì gli stessi argomenti nei mesi successivi al diploma, frequentando le lezioni tenute privatamente del professore di matematica e costruzioni dello stesso istituto<ref name=DBI/>.
Con queste basi poté iscriversi già nel gennaio [[1818]] al secondo anno della facoltà fisico-matematica dell'[[università di Padova]], dove ne uscì laureato con lode l'anno successivo, di fronte a una commissione che comprendeva personalità quali [[Giuseppe Avanzini]], [[Salvatore Dal Negro]], [[Giovanni Farini]] e [[Antonio Noale]]<ref name=DBI>{{DBI|carlo-ghega|GHEGA, Carlo|autore=Piero Del Negro|accesso=6 settembre 2024}}</ref>.
[[File:De Ghega a Venezia.jpg|sinistra|thumb|Lapide in ricordo sulla casa natale di Carlo De Ghega, Venezia, Castello, Fondamenta San Gioachin, 452]]
Nel [[1835]] diresse la costruzione del [[Palazzo del Tribunale (Treviso)|palazzo del Tribunale]] a [[Treviso]]. Nel periodo [[1836]]-[[1840]] fu soprintendente in [[
[[File:Busto Carlo De Ghega.png|thumb|Busto di Carlo De Ghega]]
In seguito al suo ritorno nelle Ferrovie di Stato Austro-Ungariche venne incaricato della progettazione della ferrovia meridionale, da [[Mürzzuschlag|Vienna]] a [[Trieste]] via [[Graz]], linea ferroviaria che poi venne battezzata in onore dell'arciduca [[Giovanni d'Asburgo-Lorena|Giovanni d'Asburgo]] come "Linea arciduca Giovanni", che però è passata alla storia come "Ferrovia meridionale" dato che collegava la capitale dell'Impero con il sud.
Prima ancora che venisse deciso l'avvio dei lavori, Ghega predispose la costruzione di locomotive adatte al superamento di tali pendenze. I lavori ebbero inizio nel [[1848]] e prima ancora della loro conclusione, nel [[1851]], Ghega ottenne il predicato di [[cavaliere (onorificenza)|cavaliere]] ("''Ritter''"). Quando nel [[1854]] la ferrovia fu ultimata Ghega aveva già progettato una rete di ferrovie per l'intero [[impero austro-ungarico|impero austriaco]] e negli anni seguenti ottenne numerosi altri incarichi, tra cui la costruzione di tratti ferroviari in [[Transilvania]]. Ghega non poté tuttavia vedere la fine di quest'ultima opera in quanto morì di [[tubercolosi]] a Vienna, nel [[1860]].
La vita di Carlo Ghega ha dato ispirazione a ben cinque romanzi. Nella Villa di famiglia, [[Villa Allegri von Ghega]]<ref>{{cita web|url=http://www.dimoreedintorni.it/allegri.html|titolo=Villa Allegri Von Ghega|sito=Dimore e Dintorni lungo la riva del Brenta|accesso=24 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120421023349/http://www.dimoreedintorni.it/allegri.html|dataarchivio=21 aprile 2012|urlmorto=sì}}</ref> sulla [[Riviera del Brenta]] ad [[Oriago]] è conservato parte dell'archivio storico.
== Opere ==
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* ''Uebersicht der Hauptfortschritte des Eisenbahnwesens in dem Jahrzehende 1840–1850, und die Ergebnisse der Probefahrten auf einer Strecke der Staatsbahn ueber den Semmering in Oesterreich''. - Wien: Sollinger, 1853
==
* Cittadinanza onoraria della città di Trieste (1857).<ref>https://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2010/03/16/NZ_25_APRE.html</ref>
* Günter Dinhobl: ''Die Semmeringbahn'': der Bau der ersten Hochgebirgseisenbahn der Welt. – Wien: Oldenbourg, 2003, ISBN 3-486-56743-8 (collana Österreich-Archiv)▼
* Esumazione e sepoltura il 7 settembre 1887 in una cripta d'onore nel Cimitero Centrale di Vienna (Gruppo 32 A, n. 24).
* Herbert Grasinger: ''Auf den Spuren von Ghego entlang der historischen Semmeringbahn'': Wanderführer. – Ternitz: Höller, 1998, ISBN 3-85226-073-6▼
* La sua immagine è stampata sul fronte della banconota da 20 [[scellini]] del 1966, dove è indicata la [[Ferrovia del Semmering]] sul retro.
* Alfred Niel: ''Carl Ritter von Ghega'': ein Leben für die Eisenbahnen in Österreich. – Wien: Pospischil, 1977▼
* Monumento alla stazione di Semmering.<ref>https://www.austria.info/it/attivita/itinerari/treno-panoramico-semmering</ref>
* Wolfgang Pap: ''UNESCO Weltkulturerbe Semmeringbahn'': zum Jubiläum 150 Jahre Semmeringbahn 1854–2004. – Semmering: Tourismusregion NÖ Süd, 2003▼
* Museo dedicato alle sue opere a [[Breitenstein]].<ref>http://www.ghega-museum.at/</ref>
* Aldo Rampati: ''Carlo Ghega'': il cavaliere delle Alpi. – Triest: Italo-Svevo-Publ., 2002▼
* Denominazione del Parco Ghega e del Ponte Ghega a [[Gloggnitz]].
* Wolfgang Straub: Carl Ritter von Ghega. Der geniale Pionier des Eisenbahnzeitalters im profunden Porträt; Graz: Styria, 2004, ISBN 3-2221-3138-4▼
* C'è una via dedicata a lui a Trieste.
* Nel 2012 le poste austriache hanno emesso un francobollo commemorativo per il 210º compleanno.
== Note ==
<references/>
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▲* Günter Dinhobl
▲* Herbert Grasinger
▲* Alfred Niel
▲* Wolfgang Pap
▲* Aldo Rampati
▲* Wolfgang Straub
* Marika Caiola, ''Karl Ritter von Ghega''. Tesi di laurea, Istituto Universitario di Architettura di Venezia, a.a. 2000/2001
* Carlo Frati e Arnaldo Segarizzi, ''Catalogo dei codici marciani italiani'', vol. II, Modena, G. Ferraguti & C., 1911, pp. 178–185
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=https://www.albanianews.it/diaspora/carlo-ghega |titolo=Carlo Ghega: La leggenda che cambiò la concezione dell'impossibile}}
* {{cita web|url=http://www2.regione.veneto.it/videoinf/periodic/precedenti/78/ghega.htm |titolo=Veneti nel Mondo - Carlo Ghega |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081010005723/http://www2.regione.veneto.it/videoinf/periodic/precedenti/78/ghega.htm |dataarchivio=10 ottobre 2008}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|ingegneria}}
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