Arcidiocesi di Lepanto: differenze tra le versioni

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{{Sede titolare della chiesa cattolica
|immagine=Naupacte port.jpg
|didascalia=Il porto di Lepanto oggi
|nome=Lepanto
|arcivescovile=si
|latino=Archidioecesis Naupactensis
|arcivescovo=<small>''sede vacante dal [[25 settembre]] [[1977]]''
|istituita=[[XIV secolo]]
|stato=[[Grecia]]
|regione=[[Epiro]]
|eretta=[[I secolo]]
|soppressa=?
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|ch=2n01
}}
[[File:(Venice) Allegoria della battaglia di Lepanto - Gallerie Accademia.jpg|thumb|right|''[[Allegoria della battaglia di Lepanto|La battaglia di Lepanto]]'' in un dipinto di [[Paolo Veronese]].]]
L<nowiki>'</nowiki>'''arcidiocesi di [[Lepanto]]''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Archidioecesis Naupactensis'') è una sede soppressa e sede titolare della [[Chiesa cattolica]].
 
L<nowiki>{{'</nowiki>}}'''arcidiocesi di [[Lepanto]]''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Archidioecesis Naupactensis'') è una sede soppressa e [[sede titolare]] della [[Chiesa cattolica]].
 
==Storia==
Indicata in greco anche con il nome di Naupaktos (Ναύπακτος), essa era anticamente una [[sede metropolitana]] dell'[[Epiro]], documentata nelle ''[[Notitia Episcopatuum|Notitiae Episcopatuum]]'' del [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriacato di Costantinopoli]] fino al [[XV secolo]].<ref>Jean Darrouzès, [http://www.scribd.com/doc/268014527/Jean-Darrouzes-Notitiae-Episcopatuum-Ecclesiae-Constantinopolitanae ''Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes''], Paris, 1981, indice p. 504, voce ''Naupaktos''.</ref>
Indicata in greco anche con il nome di Naupaktos, essa era anticamente una sede metropolitana dell'[[Epiro]]. Il nome Naupactus (che significa "porto") è riportato per la prima volta in alcuni scritti di [[Strabone]] come originatosi da [[Eraclide]]<ref>Strabone, IX, ix, 7</ref>. Il sito venne scelto come sede episcopale anche a causa della sua posizione strategica rilevante, su una collina attorniata da fertili pianure con molti pascoli. La città venne conquistata dagli ateniesi, i quali nel [[455 a.C.]], Dopo la terza guerra messeniana, vi stabilirono una sede stabile per meglio controllare i nemici spartani<ref>Pausania, IV, xxv, 7; X, xxxviii, 10</ref>. Dopo la [[Battaglia di Egospotami]] ([[404 a.C.]]), gli spartani presero possesso di Naupactus e successivamente la città passò agli achei, ai tebani sino a giungere a [[Filippo il Macedone]], che la consegnò agli etoli. Naupactus resistette successivamente per due mesi ai Romani, i quali infine, sotto il comando di [[Marco Acilio Glabro]] ([[191 a.C.]]) catturarono il villaggio.<ref>Pausania X, xxxviii, 12-13</ref>. La civiltà romana vi edificò un tempio a [[Poseidone]], uno ad [[Artemide]] ed un eremo dedicato ad [[Afrodite]], oltre ad un tempietto dedicato ad [[Asclepio]]. Durante il regno di [[Giustiniano]], Naupactus venne interamente distrutta da un terremoto.<ref>Procopio, "Bell. Goth.", IV, xxv</ref>.
 
La diocesi fu eretta forse già nel [[I secolo]]. Il primo vescovo noto è tuttavia Callicrate, presente al [[concilio di Efeso]] del [[431]]. Altri vescovi noti prima del [[1054]] sono: Ireneo, che partecipò al [[concilio di Calcedonia]] nel [[451]]; Antonio, che prese parte al [[Concilio di Costantinopoli dell'879-880]] che riabilitò il [[Patriarca (cristianesimo)|patriarca]] [[Fozio di Costantinopoli|Fozio]];<ref>{{de}} [https://www.degruyter.com/database/PMBZ/entry/PMBZ22635/html ''Antonios''], Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit online, nº 20482.</ref> Eustrazio, il cui nome è stato restituito dalla scoperta del suo [[Sigillo (oggetto)|sigillo]] databile al [[X secolo]];<ref>{{de}} [https://www.degruyter.com/database/PMBZ/entry/PMBZ24045/html ''Eustratios''], Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit online, nº 21892.</ref> e un vescovo anonimo, documentato nel [[1026]].<ref>{{de}} [https://www.degruyter.com/database/PMBZ/entry/PMBZ32683/html ''Anonymus''], Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit online, nº 32006.</ref>
La diocesi fu eretta forse già nel [[I secolo]]. Il primo vescovo noto è tuttavia Callicrate, presente al [[Concilio di Efeso]] del [[431]]. Solo altri due vescovi sono conosciuti prima del [[1054]], mentre altri novantotto succedettero nel secondo Millennio.<ref>Le Quien (Oriens Christianus, II, 197-200)</ref>.
 
La sede di Naupacto fu dipendente dal Papa come patriarca dell'Occidente sino al [[733]] e [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[Arcidiocesi di Nicopoli di Epiro|arcidiocesi di Nicopoli]]. Con la caduta in disgrazia di Nicopoli e contestualmente al passaggio della [[provincia ecclesiastica]] al [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Patriarcato di Costantinopoli]], la diocesi fu elevata al rango di [[Sede metropolitana|metropolia]]. La ''[[Notitia Episcopatuum]]'' composta all'epoca dell'imperatore [[Leone VI il Saggio|Leone VI]] (inizio [[X secolo]]) attribuisce a Naupacto otto sedi suffraganee: [[Diocesi di Bonizza|Bonizza]], [[Diocesi di Aeto|Aeto]], [[Diocesi di Acheloo|Acheloo]], [[Diocesi di Roga|Roga]], [[Giannina]],<ref>Alcuni autori concordano con lo storico [[Procopio di Cesarea]] e identificano Giannina con l'antica [[Diocesi di Eurea di Epiro|Eurea]], i cui abitanti erano stati trasferiti da [[Giustiniano I]] nella nuova sede di Giannina tra il [[527]] ed il [[528]]. Cfr. [http://www.treccani.it/enciclopedia/giannina_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)/ v. ''Giannina''], in [[Enciclopedia Treccani]].</ref> [[Diocesi di Fotice|Fotice]], [[Diocesi di Adrianopoli di Epiro|Adrianopoli]] e [[Diocesi di Butrinto|Butrinto]].<ref>{{lingue|el|fr}} Jean Darrouzès, [https://pdfslide.net/reader/f/jean-darrouzes-notitiae-episcopatuum-ecclesiae-constantinopolitanae ''Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes''], Paris, 1981, pp. 284-285, nnº 575-583.</ref> Sotto l'imperatore [[Manuele Comneno]] fu aggiunta anche la [[Sede titolare di Chimera|sede di Chimera]];<ref>Parthey, ''[[Synecdemus|"Hieroclis Synecdemus"]]'', Berlin, 1866, p. 121</ref> le suffraganee poi furono ridotte a quattro alla fine del [[XV secolo]].
La sede di Naupactus fu dipendente dal Papa come patriarca dell'Occidente sino al [[733]]. In seguito fu elevata al rango di [[metropolia]]. Agli inizi del [[X secolo]] si contavano otto sedi suffraganee sottoposte all'arcidiocesi di Naupactus, aumentate a nove sotto l'imperatore [[Manuele Comneno]], ridotte poi a quattro alla fine del [[XV secolo]].<ref>Parthey, "Hieroclis Synecdemus", Berlin, 1866, p. 121</ref>
 
Nel [[Medioevo]] la città divenne nota in Occidente con il nome di [[Lepanto]]. Con questo nome fu eretta un'arcidiocesi di [[rito latino]], che durò fino alla caduta della [[Repubblica di Venezia|dominazione veneziana]] alla fine del [[XV secolo|Quattrocento]]. Nei pressi della città si svolse, nel [[1571]], la famosa [[battaglia di Lepanto]].
 
OggiDal [[XIV secolo]] Lepanto sopravviveè comeannoverata tra le [[sedeSede titolare|sedesedi arcivescovilearcivescovili titolaretitolari]] della [[Chiesa cattolica]]; la sede è vacante dal 25 settembre [[1977]].
 
==Cronotassi deglidei arcivescovi grecivescovi==
==Cronotassi=Vescovi deglie arcivescovi titolarigreci===
* Callicrate † (menzionato nel [[431]])
* Ireneo † (menzionato nel [[451]])
* Antonio † (menzionato nell'[[879]])
* Eustrazio † ([[X secolo]])<ref>{{fr}} Gustave Léon Schlumberger, [httphttps://babel.hathitrustarchive.org/cgistream/sigillographiede00schl#page/n186/mode/pt?id=mdp.39015012425404;seq=193;view=1up;num=175 ''Sigillographie de l'empire byzantin''], 1884, p. 175.</ref>
* ''Anonimo'' † (menzionato nel [[1026]])
 
==Cronotassi degli arcivescovi=Arcivescovi latini===
* Rostaing de Candole, [[Ordine dei Fratifrati Predicatoripredicatori|O.P.]] † (14 settembre [[1307]] - dopo il [[1327]] deceduto)
* Iurefortis, O.P. † (24 agosto [[1329]] - ?)
* Giovanni † (? deceduto)
* Eustachio di Ancona, [[Ordine dei Fratifrati Minoriminori|O.F.M.]] † (26 giugno [[1345]] - ? deceduto)
* Bertrand Mercier, O.P. † (25 maggio [[1349]] - ? deceduto)
* Hermann von Siebelerben, [[Ordine Teutonicoteutonico|O.T.]] † (3 giugno [[1353]] - ? deceduto)
* Donato di Benevento, [[Ordine di Sant'Agostino|O.E.S.A.]] † (5 aprile [[1367]] - 3 settembre [[1371]] nominato vescovo di [[Diocesi di BisarcioOzieri|Bisarcio]])
* Giovanni di San Giovanni, O.F.M. † (20 ottobre [[1371]] - ? deceduto)
* Giovanni di Pizolpassis, O.E.S.A. † (9 marzo [[1373]] - ? deceduto)
* Juan Ruiz, O.E.S.A. † (7 agosto [[1382]] - ?)
* Giovanni di Montelupone, O.F.M. † ([[1393]] - ?)
* Luca di Guidoboni ([[Luchino]]) di Guidobono, O.F.M. † ([[1396]] - ?)
* Benedetto di Arpino, O.F.M. † ([[1402]] - ?)
 
==Cronotassi degli arcivescovi titolari==
* Giovanni † (? deceduto)
* Gregorio † ([[1456]] - ? deceduto)
** Nicola Protimo † (4 agosto [[1464]] - ? deceduto) (amministratore apostolico)
* Felice de Lazzari † (16 maggio [[1483]] - ?)
* Marco Saracco<ref>[[Marin Sanudo il Giovane|Sanudo]], ''Diarii'', XXV, 607.</ref> † (prima del [[1498]] - dopo il [[1513]] deceduto)
* Gerolamo Messi † (23 agosto [[1518]] - ? privato)
* Antonio de Avila † (18 settembre [[1518]] - ? deceduto)
** ''Sede unita con [[Diocesi di Corone|Corone]]''
 
===Arcivescovi titolari===
* Antonio Maria Pallavicini † (11 settembre [[1724]] - 23 settembre [[1743]] nominato patriarca di [[Patriarcato di Antiochia dei Latini|Antiochia]])
* Alessandro Maria Litta † (22 settembre [[1749]] - 4 marzo [[1754]] deceduto)
* [[Lazzaro Opizio Pallavicini]] † (1º aprile [[1754]] - 20 giugno [[1768]] nominato cardinale dei [[Santi Nereo e Achilleo (titolo cardinalizio)|Santi Nereo e Achilleo]])
* Nicolò Antonio Spinola, [[Ordine dei Minimi|O.M.]] † (20 novembre [[1769]] - ?21 gennaio [[1801]] deceduto)
* [[Giacinto Maria Giuseppe de Ferrari]], [[Ordine dei Fratifrati Predicatoripredicatori|O.P.]] † (27 giugno [[1870]] - 17 luglio [[1874]] deceduto)
* Henri-Louis-Charles Maret † (15 settembre [[1882]] - 16 giugno [[1884]] deceduto)
* [[Antonio Sbrolli]] † (27 luglio [[1885]] - 28 aprile [[1888]] deceduto)
* [[Francesco Satolli]] † (1º giugno [[1888]] - 3 dicembre [[1896]] nominato cardinale di [[Santa Maria in Ara Coeli (titolo cardinalizio)|Santa Maria in Ara Coeli]])
* [[Casimiro Gennari]] † (6 febbraio [[1897]] - 18 aprile [[1901]] nominato cardinale di [[San Marcello (titolo cardinalizio)|San Marcello]])
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==Note==
{{<references|2}}/>
 
==Bibliografia==
* {{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], [[Lipsia|Leipzig]], 1931, p. &nbsp;430
*{{la}} [[Michel Le Quien]], [http://books.google.it/books?id=86weAemI-e4C&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false ''Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus''], Parigi, 1740, Tomo II, coll. 197-200
* {{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [httphttps://sul-derivativesarchive.stanford.eduorg/derivative?CSNID=00002716&mediaType=applicationdetails/pdfhierarchiacathol01eubeuoft/page/362/mode/1up vol. 1], p. &nbsp;362; [httphttps://sul-derivativesarchive.stanford.eduorg/derivative?CSNID=00002717&mediaType=applicationdetails/pdfhierarchiacathol02eubeuoft/page/201/mode/1up vol. 2], p. &nbsp;201; [httphttps://sul-derivativesarchive.stanford.eduorg/derivative?CSNID=00002718&mediaType=applicationdetails/pdfhierarchiacathol03eube/page/256/mode/1up vol. 3], p. &nbsp;256; [httphttps://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/281/mode/1up vol. 5], p. &nbsp;281; [httphttps://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/302/mode/1up vol. 6], p. &nbsp;302; vol. 8, pp. 403-404&nbsp;403–404
 
==Collegamenti esterni==
==Fonti==
* Dati riportati sul sito [http://www.catholic-hierarchy.org/ Catholic Hierarchy] alla pagina [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d2n01.html]
* {{la}} Pius Bonifacius Gams, [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, p. 430
* {{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], p. 362; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p. 201; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p. 256; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/281/mode/1up vol. 5], p. 281; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/302/mode/1up vol. 6], p. 302; vol. 8, pp. 403-404
 
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