Gaetano Mosca: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Gaetano Mosca
|immagine =
|carica = [[Senato del Regno (Italia)|Senatore del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio =
|mandatofine =
|legislatura = [[Senatori della XXV legislatura del Regno d'Italia|XXV]]
|gruppo parlamentare =
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|sito = {{Senatori Regno}}
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|titolo di studio = [[Laurea]] in [[Giurisprudenza]]
|alma mater =
|professione = Docente universitario
|
|carica2 = [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Deputato del Regno d'Italia]]
|
|mandatofine2 =
|legislatura2 = XXIII, XXIV
|gruppo parlamentare2 = Destra
|coalizione2 =
|circoscrizione2 =
|collegio2 = Caccamo
|tipo nomina2 =
|incarichi2 =
|sito2 = {{Deputati Regno}}
}}
{{Bio
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|Epoca2 = 1900
|Attività = giurista
|Attività2 =
|Attività3 =
|Nazionalità = italiano
}}
==Biografia==
Si laureò in [[Giurisprudenza]] a [[Palermo]] nel 1881. Fu libero docente di [[Diritto costituzionale]] nella stessa [[Università degli Studi di Palermo]] nel 1885 e di [[Roma]] nel 1888, dove era arrivato<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/gaetano-mosca_(Dizionario-Biografico)/ Gaetano Mosca in Dizionario Biografico – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> nel 1887 come funzionario della Camera dei deputati (ruolo esercitato per quasi un decennio, periodo in cui fu anche, fuori ruolo, segretario particolare di [[Antonio Starabba, marchese di Rudinì]]).
Dal [[1896]] fu [[professore]] di Diritto costituzionale all'[[Università degli Studi di Torino]], dove fu anche Preside della Facoltà di Giurisprudenza (1907-1909).
Dal 1902 insegnò anche Diritto costituzionale e amministrativo e [[Storia delle dottrine politiche]] all'[[Università Bocconi]] di [[Milano]]. Dal [[1923]] al [[1933]] fu professore di Storia delle dottrine e delle istituzioni politiche alla Facoltà di [[Scienze politiche]] della [[Sapienza - Università di Roma]].
Nel [[1909]] fu eletto [[deputato]] al [[Parlamento]] con la Destra nel collegio di [[Caccamo]] che era stato del Di Rudinì, e riconfermato alla Camera nel 1913, fino al 1919<ref>[http://storia.camera.it/deputato/gaetano-mosca-18580401#nav Gaetano Mosca / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel [[1914]] fu sottosegretario di stato per le Colonie fino al giugno 1916 nei [[Governo Salandra|governi Salandra]], e nel [[1919]] fu nominato [[senatore]] del Regno.
Dopo il [[delitto Matteotti]] nel [[1924]], fu avverso al [[fascismo]], e nel [[1925]] fu tra i firmatari del [[Manifesto degli intellettuali antifascisti]] di [[Benedetto Croce]]. Tra i senatori del Regno fu uno dei pochi a opporsi negli anni Venti alla fascistizzazione dello Stato.
Collaborò al [[Corriere della Sera]] dal 1900 al 1924. Dal 1927 fu [[Accademico dei Lincei]].
== Teoria del potere politico ==
Insieme
Più precisamente, è il fondatore della "[[Teoria delle classi politiche]]" <ref>[http://sociologia.tesionline.it/sociologia/articolo.jsp?id=2848 "(Rif)"]</ref>.
===L'elitismo===
Mosca, nella sua analisi sul [[potere]] politico, critica la tripartizione aristotelica delle forme di [[governo]] ([[monarchia]], [[oligarchia]], [[democrazia]]). Egli sostiene che esiste una sola forma di governo e di classe politica, cioè, l'oligarchia. Mosca fa tale affermazione perché sostiene che in ogni società vi sono due classi di persone: i governanti (che sono le élite che hanno il potere politico)
Per questi motivi egli ritiene che la democrazia, il [[parlamentarismo]]<ref>Francesco Barbagallo, ''La questione italiana. Il Nord e il Sud dal 1860 a oggi'', Bari, Laterza, 2013, p. 71, ricorda come per Gaetano Mosca Governo e Parlamento costituivano un mercato per la compravendita di solidarietà e complicità, concessioni e favori: la selezione della classe politica «non avveniva mediante la crescente partecipazione dei cittadini al processo decisionale, ma si realizzava nello scontro tra [[camarilla|camarille]] e combriccole».</ref>, il [[socialismo]] siano solo delle [[utopia|utopie]], delle teorie politiche per legittimare e mantenere un potere che è sempre in mano a pochi uomini. Infine, egli sostiene che vi è una riproduzione del potere per via democratica quando l'oligarchia permette, ai membri di qualsiasi [[classe sociale]], l'ingresso al suo interno; vi è una riproduzione del potere per via aristocratica quando il ricambio avviene sempre all'interno della élite. Questo ricambio dipende anche dalla situazione dello stato in quel preciso momento: infatti in una condizione di guerra, l'accesso alla classe politica sarà facilitato a generali, comandanti etc.
Mosca fu senatore durante il periodo liberale e, essendo la carica vitalizia, anche durante il fascismo, ideologia con cui non si trovò assolutamente d'accordo e che lo fece riflettere sul valore di quel parlamentarismo tanto criticato nelle sue prime opere.
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Nel suo pensiero, ci sono due casi ricorrenti della vita politica i quali sono solo fenomeni apparenti:
*vi è un uomo solo al comando,
*
Nel primo caso
Nel secondo caso, la massa, nonostante creda di poter scalzare definitivamente
Dice Mosca: "È vero, come ci ha insegnato [[Karl Marx]] che la storia
È lotta tra una minoranza che vuole continuare ad essere classe politica e
Ma per Mosca questa lotta non avviene tra più gruppi diversi per pensiero o per censo, ma tra due tipologie così individuabili<ref name=":1">{{cita libro | Gaetano | Mosca | Storia delle Dottrine Politiche | 1983 | Laterza | Roma}} , Cap.1, Par.1</ref>:
* quella che detiene il potere che Mosca chiama "materiale" (ovvero la "classe burocratica", che detiene il potere coercitivo);
Chi detiene il potere "intellettuale" aspirerebbe ad ottenere quello "materiale".
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===La teoria delle classi politiche===
Secondo Mosca, in ogni sistema politico è possibile individuare:
* '''Una "classe politica". '''Mosca la definisce come "''l'insieme delle gerarchie che materialmente e moralmente dirigono una società''".<ref name=":0">"Storia delle dottrine politiche", cap.[1], par.1 "Rapporti necessari fra lo studio delle dottrine politiche e quello delle istituzioni politiche".</ref>
* '''
La regola fondamentale proposta dalla "Teoria della classi politiche" di Mosca è che '''alla modifica della "formula politica" consegue una modifica dell'organizzazione della classe politica'''.<ref name=":0" />
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In altre parole, qualunque sistema politico si basa su di un consenso di fondo. Quando questo decade, ne consegue prima di tutto una modifica della "formula politica", atta ad un nuovo consenso. Parallelamente, avverranno adeguamenti sia nella composizione dei gruppi intellettuali e burocratici che formano la classe politica, sia nella sua forma organizzativa.
Da questa regola consegue anche una conseguenza storicista. Dice Mosca
== Opere ==
*''[https://storia.camera.it/bpr/faccette/*:*%7Cautore:Mosca%20Gaetano%7Cclassificazione:A10%20-%20Il%20Parlamento%20in%20generale%7Cperiodo_storico:statutario#noNav Sulla teorica dei governi e sul governo parlamentare]'' (1884)
*''Appunti sulla libertà di stampa'' (1885)
*''Questioni costituzionali'' (1885)
*''Le Costituzioni moderne'' (1887)
*''Elementi di scienza politica'' ([http://www.davidmhart.com/liberty/ClassAnalysis/Books/Mosac_Elementi_di_scienza_politica1896.pdf 1ª parte: 1896] - [https://archive.org/details/elementidiscienz00moscuoft 2ª parte: 1923])
*''Che cosa è la mafia'', (1900)
*''Appunti di diritto Costituzionale'' (1908)
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|collegamento_onorificenza=Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona d'Italia
|motivazione=
}}
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==Bibliografia==
*[[Fulco Lanchester]], ''Gaetano Mosca e il costituzionalismo italiano'', Democrazia e diritto: XLVIII, 1 2, 2011 (Milano: Franco Angeli, 2011).
*Nunzio Dell'Erba, ''Gaetano Mosca. Socialismo e classe politica'', Franco Angeli, Milano 1991.
*Pinelli Cesare, ''"Un errore quasi necessario". Il suffragio universale nel pensiero di Gaetano Mosca'', in Quaderni costituzionali, 2001 fasc. 1, pp. 155 - 166.
*Serra Pasquale, ''Diritto costituzionale e scienza politica. La critica dell'individuo nel pensiero politico di Gaetano Mosca (1884-1896)'', in Democrazia e diritto, 1999 fasc. 1, pp. 219 - 252.
*Pinelli Cesare, ''La questione del [[diritto di voto]] in Gaetano Mosca e nei costituzionalisti italiani'', in Materiali per una storia della cultura giuridica, 1998 fasc. 2, pp. 433 - 454.
*Sicardi Stefano, ''Il regime parlamentare: Gaetano Mosca davanti ai costituzionalisti del suo tempo'', in Politica del diritto, 1998 fasc. 4, pp. 559 - 580.
*[[Domenico Fisichella]], ''Alle origini della scienza politica italiana: Gaetano Mosca epistemologo'', in Rivista italiana di scienza politica, 1991 fasc. 3, pp. 447 - 470
*[[Guglielmo Negri]], ''Gaetano Mosca e il diritto costituzionale'', in Studi parlamentari e di politica costituzionale, 1991 fasc. 92-93, pp. 5 - 11
* Portinaro Pier Paolo, ''Gaetano Mosca, Scritti politici'', 2 voll., a cura di Giorgio Sola, Utet, Torino 1982, in Nuovi studi politici, 1983 fasc. 2, pp. 133 - 136
*Bardusco Aldo, ''Legittimazione del potere e partiti politici nel pensiero di Gaetano Mosca e [[Guglielmo Ferrero]]'', in Diritto e società, 1982 fasc. 3, pp. 536 - 547
*Ripepe Eugenio, ''Intellettuali, classe-politica e consenso nel pensiero di Gaetano Mosca'', in Il Politico, 1981 fasc. 4, pp. 549 - 568
*E. a. Albertoni, ''Gaetano Mosca. storia di una dottrina politica. formazione e interpretazione'', milano, giuffrè, 1978, pp. xiv-548.
*Messineo Antonio, ''Gaetano Mosca, Scritti sui sindacati'', roma, bulzoni, 1974, pp. 140.
*Ettore A. Albertoni, ''Il pensiero politico di Gaetano Mosca. Valori, miti, ideologia, cisalpino-goliardica'', milano 1973, pp. 166.
*Da Mas Enrico, ''Il giudizio di [[Robert Michels]] su Gaetano Mosca'', in Nuovi studi politici, 1974 fasc. 2, pp. 129 - 140.
*Lombardo Antonio, ''Sociologia e scienza politica in Gaetano Mosca'', in Rivista italiana di scienza politica, 1971 fasc. 2, pp. 297 - 323
*Sola Giorgio, ''Per un'analisi della teoria della classe politica nelle opere di Gaetano Mosca'', in Università di Genova Facoltà di giurisprudenza Annali, 1970 fasc. 2, pp. 673 - 744.
*[https://www.researchgate.net/publication/273670002_Mosca_Ruffini_ed_Einaudi_Politica_diritto_ed_economia_in_difesa_della_liberta Silvestri P., “Mosca, Ruffini ed Einaudi. Politica, diritto ed economia in difesa della libertà”], in R. Marchionatti (Ed.), ''La Scuola di economia di Torino. Co-protagonisti ed epigoni'', Leo Olschki, Firenze 2009, pp. 41-64. DOI: 10.1400/187966
*[https://www.researchgate.net/publication/282330100_Il_buongoverno_nel_pensiero_di_Einaudi_e_Mosca_tra_governo_della_legge_e_governo_degli_uomini Silvestri P., “Il buongoverno nel pensiero di Einaudi e Mosca: tra governo della legge e governo degli uomini”, ''Annali della Fondazione Luigi Einaudi'', XL, 2006, pp. 157-196]
==Voci correlate==
* [[Manifesto degli intellettuali antifascisti]]
* [[Elitismo]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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