Gaetano Mosca: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Gaetano Mosca
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|carica = [[Senato del Regno (Italia)|Senatore del Regno d'Italia]]
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|tipo nomina =
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|sito = {{Senatori Regno}}
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|titolo di studio = [[Laurea]] in [[Giurisprudenza]]
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|professione = Docente universitario
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|carica2 = [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Deputato del Regno d'Italia]]
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|legislatura2 = XXIII, XXIV
|gruppo parlamentare2 = Destra
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|collegio2 = Caccamo
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}}
{{Bio
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|Epoca2 = 1900
|Attività = giurista
|Attività2 =
|Attività3 = politologo
|Nazionalità = italiano
}}
==Biografia==
Si laureò in [[Giurisprudenza]] a [[Palermo]] nel 1881. Fu libero docente di [[
Dal [[1896]] fu [[professore]] di
Dal 1902 insegnò anche
Nel [[1909]] fu eletto [[deputato]] al [[Parlamento]] con la Destra nel collegio di [[Caccamo]] che era stato del Di Rudinì, e riconfermato alla Camera nel 1913, fino al 1919<ref>[http://storia.camera.it/deputato/gaetano-mosca-18580401#nav Gaetano Mosca / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel [[1914]] fu sottosegretario di stato per le Colonie fino al giugno 1916 nei [[Governo Salandra|governi Salandra]], e nel [[1919]] fu nominato [[senatore]] del Regno.
Dopo il [[delitto Matteotti]] nel [[1924]], fu avverso al [[fascismo]], e nel [[1925]] fu tra i firmatari del [[Manifesto degli intellettuali antifascisti]] di [[Benedetto Croce]]. Tra i senatori del Regno fu uno dei pochi a opporsi negli anni Venti alla fascistizzazione dello Stato.
Collaborò al [[Corriere della Sera]] dal 1900 al 1924. Dal 1927 fu [[Accademico dei Lincei]].
== Teoria del potere politico ==
Insieme a [[Robert Michels]] e [[
Più precisamente, è il fondatore della "[[Teoria delle classi politiche]]" <ref>[http://sociologia.tesionline.it/sociologia/articolo.jsp?id=2848 "(Rif)"
===L'elitismo===
Mosca, nella sua analisi sul [[potere]] politico, critica la tripartizione aristotelica delle forme di [[governo]] ([[monarchia]], [[oligarchia]], [[democrazia]]). Egli sostiene che esiste una sola forma di governo e di classe politica, cioè, l'oligarchia. Mosca fa tale affermazione perché sostiene che in ogni società vi sono due classi di persone: i governanti (che sono le élite che hanno il potere politico) e i governati (il resto della società). Secondo Mosca l'élite al potere è organizzata in modo tale da mantenere a lungo la propria posizione e tutelare i propri interessi, anche utilizzando i mezzi pubblici a sua disposizione.
Per questi motivi egli ritiene che la democrazia, il [[parlamentarismo]]<ref>Francesco Barbagallo, ''La questione italiana. Il Nord e il Sud dal 1860 a oggi'', Bari, Laterza, 2013, p. 71, ricorda come per Gaetano Mosca Governo e Parlamento costituivano un mercato per la compravendita di solidarietà e complicità, concessioni e favori: la selezione della classe politica «non avveniva mediante la crescente partecipazione dei cittadini al processo decisionale, ma si realizzava nello scontro tra [[camarilla|camarille]] e combriccole».</ref>, il [[socialismo]] siano solo delle [[utopia|utopie]], delle teorie politiche per legittimare e mantenere un potere che è sempre in mano a pochi uomini. Infine, egli sostiene che vi è una riproduzione del potere per via democratica quando l'oligarchia permette, ai membri di qualsiasi [[classe sociale]], l'ingresso al suo interno; vi è una riproduzione del potere per via aristocratica quando il ricambio avviene sempre all'interno della élite. Questo ricambio dipende anche dalla situazione dello stato in quel preciso momento: infatti in una condizione di guerra, l'accesso alla classe politica sarà facilitato a generali, comandanti etc.
Mosca fu senatore durante il periodo liberale e, essendo la carica vitalizia, anche durante il fascismo, ideologia con cui non si trovò assolutamente d'accordo e che lo fece riflettere sul valore di quel parlamentarismo tanto criticato nelle sue prime opere.
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*Lombardo Antonio, ''Sociologia e scienza politica in Gaetano Mosca'', in Rivista italiana di scienza politica, 1971 fasc. 2, pp. 297 - 323
*Sola Giorgio, ''Per un'analisi della teoria della classe politica nelle opere di Gaetano Mosca'', in Università di Genova Facoltà di giurisprudenza Annali, 1970 fasc. 2, pp. 673 - 744.
*[https://www.researchgate.net/publication/273670002_Mosca_Ruffini_ed_Einaudi_Politica_diritto_ed_economia_in_difesa_della_liberta Silvestri P., “Mosca, Ruffini ed Einaudi. Politica, diritto ed economia in difesa della libertà”], in R. Marchionatti (Ed.), ''La Scuola di economia di Torino. Co-protagonisti ed epigoni'', Leo Olschki, Firenze 2009, pp. 41-64. DOI: 10.1400/187966
*[https://www.researchgate.net/publication/282330100_Il_buongoverno_nel_pensiero_di_Einaudi_e_Mosca_tra_governo_della_legge_e_governo_degli_uomini Silvestri P., “Il buongoverno nel pensiero di Einaudi e Mosca: tra governo della legge e governo degli uomini”, ''Annali della Fondazione Luigi Einaudi'', XL, 2006, pp. 157-196]
==Voci correlate==
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{{portale|biografie|politica|storia d'Italia}}
[[Categoria:Accademici dei Lincei]]
[[Categoria:Antifascisti italiani]]
[[Categoria:Funzionari parlamentari italiani]]
[[Categoria:Membri dell'Accademia delle Scienze di Torino]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]]
[[Categoria:Professori dell'Università commerciale Luigi Bocconi]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Torino]]
[[Categoria:Storici italiani del XX secolo]]
[[Categoria:Studenti della Sapienza - Università di Roma]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Palermo]]
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