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'''Coblenza''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/koˈblɛnʦa/|it}}<ref>{{DOP|id=72334|lemma=Coblenza1016119}}</ref><ref>{{Dipi|Coblenza}}</ref>; in [[Lingua tedesca|tedesco]] ''Koblenz''; in [[Lingua francese|francese]] ''Coblence'') è una [[città extracircondariale]] ({{formatnum:{{Dati popolazione DE-RP|07111000}} }} abitanti) della [[Germania]] situata nella parte settentrionale dello [[Stati federati della Germania|stato federato]] della [[Renania-Palatinato]], nell'ovest del Paese. Per numero di abitanti è la terza città della Renania-Palatinato dopo [[Magonza]] e [[Ludwigshafen am Rhein|Ludwigshafen]]. Pur non facendone parte, è il capoluogo amministrativo del [[circondario di Mayen-Coblenza]].
 
Coblenza è una delle più antiche città tedesche: risale al [[9 a.C.]] e nel 1992 ha festeggiato i suoi {{formatnum:2000}} anni. L'antico nome latino della città era ''Confluentes'' e deriva dalla sua posizione geografica: Coblenza si trova alla confluenza del [[Reno]] con la [[Mosella]]; in Italia la si è chiamata infatti 'Confluenza' fino al diciottesimo secolo (''Avisi italiani ordinarii e straordinarii dell'anno 1694.'' Vienna, 1695).
 
Dal [[2002]] alcune parti della città fanno parte del [[Patrimonio dell'umanità]] dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]] in quanto comprese nella [[Gola del Reno|media valle del Reno]]. Anche il castello della città, parte del [[limes germanico-retico]], dal [[2005]] fa parte del Patrimonio dell'umanità. Coblenza, pur essendo una [[città extracircondariale]], ospita la sede amministrativa del [[circondari della Germania|circondario]] (''Landkreis'') di Mayen-Coblenza.
 
== Geografia fisica ==
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Coblenza è situata in corrispondenza del cosiddetto "angolo tedesco" (''[[Deutsches Eck (Coblenza)|Deutsches Eck]]'') una sorta di promontorio formato dalla confluenza dei fiumi Reno e Mosella.
 
La città è delimitata a sud dalle pendici del [[Hunsrück]], una propaggine del [[massiccio scistoso renano|massiccio Renano]] e a ovest dalle colline del bacino del [[medio Reno]] a sua volta propaggini della catena dell'[[Eifel]]. È situata a {{M|64.7|u=m slm}}, il punto più elevato del territorio cittadino e è a {{M|382|u=m slm}}
 
Coblenza è divisa in 28 quartieri, sette di questi costituiscono 6 distretti urbani mentre i restanti 21 non costituiscono unità amministrative.
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Nel corso delle [[conquista della Gallia|guerre galliche]] contro i [[germani]] le truppe romane guidate da [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]] raggiunsero il Reno intorno al [[55 a.C.]], costruirono tra Coblenza e [[Andernach]] un primo passaggio sul Reno. Resti di insediamenti sono stati rinvenuti nel centro della città e attestano l'inizio della colonizzazione intorno al [[20 a.C.]] Nell'anno 9 a.C. fu costruito un [[castello]] alla confluenza dei fiumi Reno e Mosella a protezione della strada fra [[Magonza]]-[[Colonia (Germania)|Colonia]]-[[Xanten]] chiamato ''Castellum apud Confluentes''. Il castello entrò a far parte della [[Provincia romana]] della ''[[Germania superiore|Germania Superior]]''.
 
Furono edificati diversi [[Ponti romani a Coblenza|ponti sul Reno e sulla Mosella]]: di uno di questi, costruito nel [[49]] e lungo circa {{M|350|u=m}} sono tuttora visibili 51 dei 650/700 pali di quercia con punta ricoperta di metallo che ne costituivano la base.
 
Nel [[II secolo]] fu costruito un altro castello a protezione del [[limes germanico-retico]], ma fu distrutto dai [[franchi]] nel [[259]]. Poco a nord di Coblenza fu costruito un tempio dedicato a [[Mercurio (divinità)|Mercurio]] e alla divinità gallico/celtica [[Rosmerta]]. Dai ritrovamenti di monete nell'area il tempio fu in uso fino al [[V secolo]] quando le truppe romane abbandonarono la regione.
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Nel [[1250]] iniziò la costruzione della cinta muraria, e la prima citazione del consiglio cittadino risale al [[1276]], ma le tendenze autonomiste della città furono spente, dopo una sanguinosa battaglia, dal principe-vescovo Diether von Nassau nel [[1304]]. Con la [[Bolla d'oro]] del [[1356]] il principato vescovile di Treviri venne elevato a [[principato elettorale]].
[[File:Meyer's Universum, 1833 – BEIC 6196097 Koblenz.jpg|miniatura|sinistra|Coblenza. Tavola tratta dal ''[[Joseph Meyer|Meyer]]'s Universum'', 1833.]]
 
Nel XVII secolo Coblenza divenne città di residenza del vescovo. Durante la [[guerra dei trent'anni]] la fortezza fu assediata ([[1632]]) dalle truppe francesi e tre settimane dopo la città capitolò e fu occupata, venendo poi liberata dalle truppe imperiali nel [[1636]]. La città fu nuovamente assediata dalle truppe di [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]] nel [[1688]], che provocarono danni consistenti.
 
<!--Durch Heranrücken der [[Französische Revolution|französischen Revolutionsarmee]] im 1. [[Koalitionskriege|Koalitionskrieg]] war Kurfürst Wenzeslaus gezwungen, am [[7. Oktober]] [[1794]] endgültig aus seinem Territorium zu fliehen. Zwei Wochen danach wurde Koblenz von den Franzosen unter General [[François Desgraviers Marceau]] eingenommen. Die Festung Ehrenbreitstein konnte sich noch bis zum [[27. Januar]] [[1799]] halten, musste dann aber auch kapitulieren. Diese Ereignisse markierten das Ende des [[Kurtrier|Trierer Kurstaats]] und Frankreich dehnte sein Herrschaftsgebiet bis zum Rhein aus.-->
 
=== XXI secolo ===
Nel [[2002]] l'alta vallata del medio Reno è stata dichiarata dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]] [[Patrimonio dell'umanità]] e parte della città di Coblenza è inclusa nella definizione, il centro storico, la residenza dei principi elettori, il [[castello di Stolzenfels]], la vecchia rocca, la confluenza dei fiumi e l'antica fortezza prussiana.
{{Vedi anche|Gola del Reno}}
 
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[[File:2016 St. Kastor 02.jpg|thumb|Basilica di San Castore]]
A Coblenza vi sono numerose chiese ma tre sono le più importanti: la chiesa di San Florin, la basilica di San Castore e la chiesa di Nostra Signora. Esse segnano infatti, con le loro alte torri, il profilo della città vecchia.
 
* Cappella di San Giacomo, antica cappella eretta nel 1355 in [[architettura gotica|stile gotico]] come cappella dell'Ordine teutonico. Si trova di fronte alla Basilica di San Castore. Oggi appartiene al movimento cristiano [[Vetero-cattolicesimo|vetero cattolico]] di Germania. È dedicata a [[Giacomo il Maggiore|san Giacomo il Maggiore]].
* [[Chiesa di San Florino (Coblenza)|Chiesa di San Florin]], eretta a metà del primo millennio come chiesa di Nostra Signora, fu ricostruita nel 1100 in [[architettura romanica|stile romanico]] e dedicata a [[Florin di Remüs|san Florin]]. A metà del [[XV secolo]] l'abside fu riedificata in stile gotico. Secolarizzata nel [[1802]], dal [[1820]] appartiene alla [[Chiesa evangelica in Germania]].<ref>{{cita web|url=http://www.koblenz-mitte.de/wir-ueber-uns/florinskirche/die-florinskirche-in-koblenz_64.html|titolo=Die Florinskirche in Koblenz |lingua=de|accesso=10 agosto 2021}}</ref>
* [[Basilica di San Castore]], chiesa cattolica, è la più antica chiesa rimasta della città e si trova dietro il '' [[Deutsches Eck (Coblenza)|Deutsches Eck]]'' di Coblenza, sulla lingua di terra fra il Reno e la Mosella. È un'imponente costruzione [[architettura romanica|romanica]] che si trova nella Città Vecchia di Coblenza. Essa è dedicata a [[Castore di Karden|san Castore]]. La sua prima costruzione risale alla prima metà del [[IX secolo]] e il suo aspetto odierno è dovuto in parte al [[XII secolo]] e in parte al [[XIX secolo|XIX]]. Dal 30 luglio 1991 ha il rango di [[Basilica minore]]
* Chiesa di Nostra Signora (''Liebfrauenkirche''), è una chiesa cattolica che si trova nel centro della città antica. La prima chiesa risale al [[V secolo]], quindi ne fu al suo posto ricostruita un'altra dal 1180 al 1205, che tuttavia nel corso dei secoli subì numerosi rimaneggiamenti. La facciata è fiancheggiata da due torri con cupole a cipolla.
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Dal 2010 Coblenza dispone anche di un trasporto a fune, la cabinovia più grande della Germania. Con una lunghezza di 890 metri collega la zona della Basilica di San Castore con la fortezza di Ehrenbreitstein. Si tratta di 18 cabine da 35 passeggeri l'una che possono trasportare circa {{formatnum:3800}} passeggeri l'ora in ciascuno dei due sensi. La cabinovia fu installata per la [[Bundesgartenschau|Mostra nazionale dei fiori]] del 2011.<ref>{{de}} [http://www.rhein-zeitung.de/regionales_artikel,-Die-Groesste-Koblenzer-Buga-Seilbahn-gondelt-jetzt-ueber-den-Rhein-_arid,106744.html Die Größte! Koblenzer Buga-Seilbahn gondelt jetzt über den Rhein] in: [[Rhein-Zeitung]], 2. Juli 2010.</ref>
 
Per non mettere in pericolo la zona protetta dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]], [[Gola del Reno]], fu concordato inizialmente un periodo di concessione limitato nel tempo. Il 19 giugno 2013, a [[Phnom Penh]], nella 37ª sessione plenaria dell'organizzazione, è stato deciso che la concessione duri fino al 2026, termine oltre il quale la cabinovia dovrà cessare definitivamente il servizio.<ref>{{de}} [http://www.faz.net/aktuell/gesellschaft/koblenz-rhein-seilbahn-darf-bis-2026-bleiben-12236451.html Rhein-Seilbahn darf bis 2026 bleiben] in: ''[[Frankfurter Allgemeine Zeitung]]'', 19. Juni 2013.</ref>
 
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