Estetismo: differenze tra le versioni
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[[File:Sala delle Reliquie.jpg|thumb|Una sala del [[Vittoriale degli Italiani]], improntata all'estetismo di [[D'Annunzio]]]]
[[File:Dicksee-The Mirror-1896.jpg|thumb|''Lo specchio'', di [[Frank Dicksee]] (1896)]]
L{{'}}'''estetismo''' è un [[movimento artistico]] ma soprattutto [[letteratura|letterario]] della seconda metà dell'[[XIX secolo|800]]. Rappresentava una tendenza del [[decadentismo]] e del tardo [[romanticismo]] autonomamente sviluppatasi grazie a figure come [[Walter Pater]], [[Joris-Karl Huysmans]], [[Charles Baudelaire]], i [[Parnassianesimo|parnassiani]] e [[John Ruskin]], che trova il suo massimo splendore grazie alle opere di [[Oscar Wilde]] e [[Gabriele
Questo movimento è tuttavia riscontrabile anche in vari studi di filosofi o studiosi di discipline umanistiche che ne intendono dare una definizione etimologicamente esatta, dato che si contemplano due categorie riguardanti l'estetismo, ossia quella filosofica e quella morale. Nel corso della storia le due categorie si possono riscontrare separate o legate assieme.<ref name ="M">''Le Muse'', De Agostini, Novara, 1966, vol. IV, pag. 407-408</ref> Esso nasce come movimento che tende a sviluppare le idee proposte dal [[parnassianesimo]], corrente culturale sorta in Francia negli anni '60 dell'800, e si fonda sull'imperativo del "l'[[Ars gratia artis|arte per l'arte]]", vedendo dunque in questa l'unico e sommo fine della letteratura. L'estetismo è pure una reazione al [[romanticismo]] e al suo mimetismo naturale e sentimentale, secondo cui ''la vita determina l'arte''. Con l'estetismo la classica dicotomia vita-arte si risolve nella coincidenza dei due termini, tendendo così a ''fare della propria vita la prima delle opere d'arte'', fornendo un'immagine di sé totalmente idealizzata, estetizzata, artificiosa, ovvero deformata in favore del [[Bellezza|bello]], unico valore morale del movimento. In esso si sviluppa quindi la figura del [[dandy]]-esteta, una persona contraddistinta da una raffinata eleganza che si diverte anche a stupire il pubblico con atteggiamenti trasgressivi ed eccentrici.
==Caratteri generali==
{{citazione|La [[Bellezza]]
[[File:John Ruskin self portrait 1861.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[John Ruskin]], uno degli iniziatori dell'estetismo
Nell'estetismo morale assume un'importanza fondamentale la forma esteriore, il culto della forma prevale sulla virtù, e si tende a rendere piacevole la vita e la socialità.<br />
Nell'estetismo filosofico i più importanti pensatori sostengono l'impossibilità di conoscere la verità, di possedere l'assoluto e di vivere nella virtù, quindi l'individuo non può andare oltre il momento estetico, poiché recepisce solo una parzialità del tutto; inoltre l'intuizione prevale sul pensiero e il gusto è preminente alla razionalizzazione. Conseguenza di tutti questi principi è il ricorso alla via e alla vita estetica.
[[File:Walter-pater-1.jpg|thumb|upright=0.7|Walter Pater, padre dell'estetismo inglese, secondo la cui concezione, l'arte e l'artista devono perennemente "ardere d'una intensa fiamma gemmea".]]
Il principio fondamentale dell'estetismo (''"[[Ars gratia artis|l'arte per il gusto dell'arte]]"'') consiste nel vedere l'[[arte]] come rappresentazione di sé stessa, possedente una vita indipendente proprio come il pensiero, che procede solo per le sue vie, senza una spinta etica.
Nella prefazione ''[[Il ritratto di Dorian Gray]]'' Oscar Wilde tramite una serie di aforismi stende una sorta di manifesto dell'estetismo.
{{quote|Coloro che scorgono brutti significati nelle cose belle sono corrotti senza essere affascinanti.
Coloro che scorgono bei significati nelle cose belle sono le persone colte. Per loro c’è speranza.<br>Essi sono gli eletti: per loro le cose belle significano solo bellezza.<br>
Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto. [...]<br>Nessun artista ha intenti morali. In un artista un intento morale è un imperdonabile manierismo stilistico.<br>Nessun artista è mai morboso. L'artista può esprimere qualsiasi cosa.|Oscar Wilde, Prefazione a ''Il ritratto di Dorian Gray''}}
Wilde fa enunciare al personaggio di Lord Henry Wotton diversi paradossi sulla vita e sull'estetica:
{{quote|Ammetto di ritenere che sia meglio essere belli che essere buoni ma, d'altra parte, nessuno è più pronto di me ad ammettere che è meglio essere buoni piuttosto che brutti. [...]
La bruttezza è uno dei sette peccati capitali.|ibidem, p. 265}}
L'arte per l'estetismo non ha alcun rapporto con l'epoca in cui si sviluppa, anzi è spesso contraria ad essa e l'unica storia che la concerne è la storia del suo stesso [[progresso (filosofia)|progresso]].
Nel momento in cui l'arte rinuncia alla fantasia per la realtà, rinuncia a sé stessa.
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Fu il [[neoclassicismo]] a ricominciare a celebrare il bello in quanto tale ([[Johann Joachim Winckelmann]], [[Antonio Canova]], [[Ugo Foscolo]]).
===L'estetismo ottocentesco e del primo novecento===
{{citazione|Voleva colori il cui carattere si affermasse alla luce artificiale delle lampade; (...) perché la sua vita si svolgeva di notte, quando si sentiva più in casa propria.|Joris-Karl Huysmans}}
Il [[Romanticismo]] elaborò con [[Friedrich Schlegel|Schlegel]] e [[Karl Wilhelm Ferdinand Solger|Solger]] la teoria del creare per il creare, secondo la quale l'io umano è l'immagine dell'Io divino e perciò è in grado di rimodellare continuamente il suo prodotto in piena libertà di azione, incondizionata e disinteressata. Secondo i teorici dell'estetismo romantico, vi è una somiglianza tra l'atto creativo del mondo da parte di [[Dio]] e la creazione artistica, dovuta al fare per il gusto di creare, privo di finalità.
[[File:The_Roses_of_Heliogabalus.jpg|thumb|Sir [[Lawrence Alma-Tadema]], ''[[Le rose di Eliogabalo]]'']]
Secondo [[John Keats]], che omaggia l'[[estetica]] greca della ''kalokagathia'': {{quote|Bellezza è verità, verità è bellezza, - questo solo / Sulla Terra sapete, ed è quanto basta.|''[[Ode su un'urna greca]]''}}
Però, con l'eccezione di quest'ultimo e alcuni altri, il [[romanticismo]] costituisce una parentesi meno estetista in quanto al [[Bello]] formale è preferito il [[Sublime]], secondo l'[[estetica]] esposta in precedenza da [[Edmund Burke]].
{{quote|Padre dell’estetismo, Keats non è un esteta: il succo della sua poesia è a base etica: egli esalta contro il razionalismo l’intuizione della vita accettata integralmente e, come tale, configurantesi in Bellezza.|[[Mario Praz]]}}
Grazie a queste teorie, non condivise da [[Hegel]] e da [[Søren Aabye Kierkegaard|Kierkegaard]], l'estetismo entrò a pieno diritto nella nuova cultura del [[decadentismo]] e del [[parnassianesimo]] ([[Théophile Gautier|Gautier]], e il precursore del [[realismo (arte)|realismo]] ma attentissimo alla forma estetica [[Gustave Flaubert]]), ossia a movimenti per i quali assunsero grande importanza il bello e la forma. Anche la concezione dell'arte di [[Schopenhauer]] avrà grande importanza.▼
[[File:Frederic Leighton - Pavonia.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Frederic Leighton]], ''Pavonia'']]
▲Grazie a queste teorie, non condivise da [[Hegel]] e da [[Søren Aabye Kierkegaard|Kierkegaard]], l'estetismo entrò a pieno diritto nella nuova cultura del [[decadentismo]] e del [[parnassianesimo]] ([[Théophile Gautier|Gautier]], e il precursore del [[realismo (arte)|realismo]] ma attentissimo alla forma estetica [[Gustave Flaubert]]), ossia a movimenti per i quali assunsero grande importanza il bello e la forma. Anche la concezione dell'arte di [[Schopenhauer]] avrà grande importanza.
Se in [[Inghilterra]] si mostrarono esteti i vari [[Algernon Swinburne|Swinburne]], i [[preraffaelliti]], [[Lewis Carroll|Carroll]], [[John Ruskin|Ruskin]] e [[Oscar Wilde|Wilde]], in [[Francia]] il parnassiano [[Théophile Gautier|Gautier]], [[Baudelaire]], [[Paul Verlaine|Verlaine]] e [[Apollinaire]] si allontanarono sempre più dal contenuto perseguendo la forma per la forma, ad esempio la musicalità del verso. Alcuni come [[Barbey d'Aurevilly]], [[Joris-Karl Huysmans]], [[Ernest Dowson]] e l'ultimo Wilde tenteranno una conciliazione tra estetismo ([[Edonismo|edonista]] e [[paganeggiante]]) e [[cattolicesimo]], in seguito seguita in parte da [[D'Annunzio]] ed [[Henry de Montherlant]]. Includibili assieme al tardo Montherlant (morto nel [[1972]]) tra gli eredi del movimento sono anche [[Pierre Louÿs]] e [[Guillaume Apollinaire]]. Per tutti "la via dei sensi" era concepita nei "termini della filosofia [[mistica]]".<ref>O. Wilde, ''[[Il ritratto di Dorian Gray]]'', descrizione di ''[[A ritroso]]''</ref>▼
[[File:William-Adolphe Bouguereau (1825-1905) - Les Deux Baigneuses (1884).jpg|thumb|180px|[[William-Adolphe Bouguereau]], ''Le due bagnanti'' (1884).]]
▲Se in [[Inghilterra]] si mostrarono esteti i vari [[Algernon Swinburne|Swinburne]], i [[preraffaelliti]], [[Lewis Carroll|Carroll]], [[John Ruskin|Ruskin]] e [[Oscar Wilde|Wilde]], in [[Francia]] il parnassiano [[Théophile Gautier|Gautier]], [[Baudelaire]], [[Paul Verlaine|Verlaine]] e [[Apollinaire]] si allontanarono sempre più dal contenuto perseguendo la forma per la forma, ad esempio la musicalità del verso. Alcuni come [[Barbey d'Aurevilly]], [[Joris-Karl Huysmans]], [[Ernest Dowson]] e l'ultimo Wilde tenteranno una conciliazione tra estetismo ([[Edonismo|edonista]] e [[paganeggiante]]) e [[cattolicesimo]], in seguito seguita in parte da [[D'Annunzio]] ed [[Henry de Montherlant]]. Includibili assieme al tardo Montherlant (morto nel [[1972]]) tra gli eredi del movimento sono anche [[Pierre Louÿs]], [[Costantino Kavafis]] e [[Guillaume Apollinaire]]. Per tutti, "la via dei sensi" era concepita nei "termini della filosofia [[mistica]]"
Nei paesi germanici fu soprattutto [[Nietzsche]] a proporre l'uomo del canto e della danza [[Così parlò Zarathustra|Zarathustra]], e a [[L'Anticristo (saggio)|criticare il Cristianesimo]] perché persegue la santità anziché il bello. Nietzsche contrappose lo [[spirito dionisiaco]] a quello [[spirito apollineo|apollineo]] (esaltato invece dal Winckelmann) intravedendo nel primo la pulsione vitale del cambiamento, basata sul dinamismo e sul continuo rinnovamento dell'esteta, che non deve mai fissarsi su una presunta [[verità]] pretendendo che sia vera, per non restare imprigionato nelle forme che il [[desiderio (filosofia)|desiderio]] stesso produce da sé.
[[File:John Everett Millais - Ophelia - Google Art Project.jpg|thumb|left|upright=1.0|[[John Everett Millais]], ''[[Ophelia (Millais)|Ophelia]]'', modella [[Elizabeth Siddal|Elizabeth Siddal Rossetti]]]]
Politicamente l'esteta è [[Conservatorismo|conservatore]] o [[Reazione (politica)|reazionario]], talvolta apolitico, qualche volta [[Socialismo libertario|socialista libertario]] (Wilde) o rivoluzionario a suo modo ([[D'Annunzio]] dopo il 1900, i [[futuristi]]). Vi è in loro l'ammirazione formale anche verso "[[Tiranno|tiranni]] decadenti e [[Sensualismo|sensuali]]"<ref>Introduzione a O. Wilde, ''Il ritratto di Dorian Gray'', Mondadori</ref>, ad esempio [[Eliogabalo]], [[Domiziano]], [[Tiberio]], [[Nerone]], [[Caligola]], [[Cesare Borgia]] e i signori del tardo [[Medioevo]] e del [[Rinascimento]], o per [[Libertino (sociologia)|libertini]] del passato (es. [[Giacomo Casanova]], [[de Sade]]...), l'attrazione per [[esotismo]] e l'[[Oriente (regione geografica)|Oriente]], la simpatia per epoca stanche e raffinate,
{{Citazione|Sono l'Impero alla fine della decadenza, / che guarda passare i grandi Barbari bianchi / componendo acrostici indolenti / in uno stile d'oro dove danza il languore del sole.|P. Verlaine, ''Jadis et naguère'', Langueur}}
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[[File:Carnegie Museum of Art - Tiffany's lamp.JPG|thumb|[[Louis Comfort Tiffany]], lampada da tavolo ([[Carnegie Museum of Art]]), periodo 1899-1902. L'art nouveau, detta anche stile floreale o [[stile liberty]] è di derivazione estetistica]]
La reazione anti[[Dannunzianesimo|dannunziana]] ([[Giovanni Pascoli]], [[crepuscolarismo]], [[Benedetto Croce]], [[Italo Svevo]], [[Luigi Pirandello]])
===Estetismo moderno===
Il movimento estetico continuò variamente fino a diventare uno dei filoni della [[filosofia dell'arte]] e della letteratura moderna, se scevra da morale e alla ricerca soprattutto del bello formale senza volontà didattica o scevro da morale. Il romanzo ''[[Lolita (romanzo)|Lolita]]'' di [[Vladimir Nabokov]] ne è un esempio
(Vladimir Nabokov, Postfazione a Lolita, presente nell'edizione Adelphi)</ref> ("Lolita non si porta dietro nessuna morale. Per me un'opera narrativa esiste solo se mi procura quella che chiamerò francamente voluttà estetica, cioè il senso di essere in contatto, in qualche modo, in qualche luogo, con altri stati dell'essere dove l'arte (curiosità, tenerezza, bontà, estasi) è la norma"), così come la pittura di [[Balthus]] o quella [[Surrealismo|surrealista]] di [[Salvador Dalì|Dalì]], la fotografia di [[David Hamilton]], o certa musica, letteratura e cinema, o nella [[moda]].
== Note ==
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== Voci correlate ==
*[[Ars gratia artis]]
*[[Decadentismo]]
*[[Dandismo]]
*[[Neoromanticismo]]
*[[Oscar Wilde esteta socialista]]
*[[Art Nouveau]]
*[[Arts and Crafts]]
== Altri progetti ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|filosofia|letteratura}}
[[Categoria:Correnti letterarie]]
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