Grimoaldo: differenze tra le versioni
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{{NN|sovrani|luglio 2009}}
{{Monarca
|nome = Grimoaldo
|immagine = Grimoaldo_di_Benevento_e_Italia.jpg
|legenda = Ritratto immaginario di Grimoaldo in un'incisione ottocentesca
|titolo = [[Re dei Longobardi]]<br />[[Sovrani d'Italia#Re dei Longobardi (568–774)|Re d'Italia]]
|stemma = Corona ferrea monza (heraldry).svg
|inizio regno = [[662]]
|fine regno = [[671]]
|predecessore = [[Godeperto]] e [[Pertarito]]▼
|successore = [[Garibaldo (re)|Garibaldo]]▼
|titolo1 = [[Duchi e principi di Benevento|Duca di Benevento]]
|inizio regno1 = [[651]]
|fine regno1 = [[671]]
|predecessore1 = [[Radoaldo di Benevento|Radoaldo]]
|successore1 = [[Romualdo I di Benevento|Romualdo I]]
|nome completo = ''Grimoald'' o ''Grimwald'' (in [[lingua longobarda|longobardo]]),<br>''Grimualdus'' (in [[Lingua latina|latino]])
|data di nascita = [[600]] circa
|luogo di nascita = [[Cividale del Friuli|Cividale]]
|data di morte = autunno (?) [[671]]
|luogo di morte =
|luogo di sepoltura =
▲|predecessore = [[Godeperto]] e [[Pertarito]]
▲|successore = [[Garibaldo (re)|Garibaldo]]
|figli = [[Romualdo I di Benevento|Romualdo]] e due figlie, di cui una di nome Gisa (primo letto)<br/> [[Garibaldo (re)|Garibaldo]]▼
|padre = [[Gisulfo II del Friuli]]
|madre = [[Romilda (duchessa)|Romilda]]
|consorte1 = Ita (Itta)
|consorte2 = (?) ''figlia di [[Ariperto I]]''
▲|figli = '''di primo letto:'''<br>[[Romualdo I di Benevento|Romualdo]]
}}
{{Bio
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|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[600]] circa
|LuogoMorte = Pavia
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 671
|Epoca = 600
|Attività = sovrano
|Nazionalità = longobardo
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== Biografia ==
=== I primi anni ===
Di stirpe [[
{{Citazione|Agitando grande animo in piccolo petto|[[Paolo Diacono]], ''[[Historia Langobardorum]]'', [[s:la:Historia Langobardorum
sguainò la sua piccola spada e abbatté con un fendente l'avaro seduto in sella davanti a lui; quindi si impadronì del cavallo, riprese la fuga e raggiunse i fratelli.
Dopo l'[[Storia di Oderzo#L'omicidio di Caco e Tasone|uccisione a Oderzo]], per mano [[Impero bizantino|bizantina]], dei suoi fratelli maggiori, [[Caco e Tasone]], coreggenti del trono ducale, divenne duca il loro zio [[Grasulfo II del Friuli|Grasulfo II]]. Non volendo sottostare al parente, Grimoaldo e il suo terzo fratello maggiore Radoaldo ripararono a [[Benevento]] presso il duca [[Arechi I di Benevento|Arechi]], che li accolse come figli. Alla morte di Arechi il [[ducato di Benevento]] passò prima a suo figlio [[Aione I di Benevento|Aione]] e poi, dopo che quest'ultimo cadde in combattimento per mano dei pirati [[slavi]] sbarcati a [[Siponto]], a Radoaldo. Sposò Ita, una fanciulla nobile prigioniera, con la quale ebbe [[Romualdo I di Benevento|Romualdo]] e due figlie, di cui una di nome Gisa.<ref>
=== L'usurpazione ===
Succeduto, nel [[651]], come [[ducato di Benevento|duca di Benevento]] al fratello [[Radoaldo di Benevento|Radoaldo]], nel [[662]] intervenne nella lotta per la successione scatenatasi tra [[Godeperto]] e [[Pertarito]], i due figli di [[Ariperto I]] tra i quali il testamento del sovrano aveva ripartito il [[regno longobardo|regno]]. Grimoaldo, nel tentativo di imporsi su entrambi e salire al trono, approfittò della richiesta di aiuto rivoltagli da Godeperto, che gli offrì la sorella in moglie: il [[Ducato di Torino|duca di Torino]] [[Garibaldo di Torino|Garibaldo]], inviato dal re con questa proposta, agì contro gli interessi del re e convinse Grimoaldo a usurpare il trono.<ref>
Un'assemblea nazionale legittimò l'usurpazione, ma i seguaci della [[Bavarese (dinastia)|dinastia Bavarese]] si riunirono ad [[Asti]] e [[Torino]], da dove intrapresero contatti con la [[Franconia]] contro Grimoaldo. Il nuovo re minacciò allora gli Avari con la guerra se non gli avessero consegnato Pertarito, che si vide quindi costretto a tornare in [[Italia]] e a sottomettersi al re. Pertarito, pur avendo ricevuto una rendita e una residenza, costituiva tuttavia un pericolo costante come pretendente al trono; Grimoaldo progettò allora anche la sua eliminazione ma, avvertito per tempo, Pertarito riuscì a scampare presso i [[Franchi]] di [[Neustria]].
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Grimoaldo esercitò i poteri sovrani con una pienezza fino ad allora mai raggiunta dai suoi predecessori. Rafforzò ulteriormente il controllo dell'Italia centro-meridionale assoldando un contingente di [[Bulgari]] guidato da [[Alcek]] che avevano disertato le file bizantine e insediandolo nel poco popolato territorio compreso tra [[Sepino]], [[Boiano]] e [[Isernia]] in un [[gastaldato]] creato ''ad hoc''. Sempre nel 663 promosse a [[ducato di Spoleto|duca di Spoleto]] il genero Trasmondo, già conte di [[Capua (antica)|Capua]].
Anche nella [[Langobardia Maior]] la struttura del potere venne riorganizzata. Nel [[Ducato del Friuli|Friuli]] minacciato da [[Avari]] e [[Slavi]] sostituì il duca [[Lupo del Friuli|Lupo]], che durante la campagna contro Costante era stato reggente per l'Italia settentrionale e che aveva dato scarsa prova di fedeltà, con il più affidabile [[Vectari]]. La sua opera di rafforzamento del potere regio, avviata fin dal momento della sua ascesa al trono attraverso l'assegnazione ai suoi fedeli beneventani di ampie proprietà in [[Val Padana]], proseguì favorendo l'opera di integrazione tra le diverse componenti del regno. Offrì ai suoi sudditi un'immagine in continuità con quella del suo predecessore [[Rotari]], al tempo stesso saggio legislatore (aggiunse nuove leggi all'[[Editto di Rotari|Editto]]), mecenate (eresse a [[Pavia]] una [[Basilica di Sant'Ambrogio (Pavia)|chiesa intitolata a Sant'Ambrogio]] e forse anche la [[basilica di San Michele Maggiore]]) e valente guerriero.
[[File:Ambro1.jpg|thumb|upright=1.4|L’affresco della [[Chiesa di San Teodoro (Pavia)|Chiesa di San Teodoro]] con la veduta di Pavia (1522). T = [[Chiesa di San Tommaso (Pavia)|Chiesa di San Tommaso]], A = [[Basilica di Sant'Ambrogio (Pavia)|Basilica di Sant’Ambrogio]].<ref>{{Cita web|url=https://www.liutprand.it/articoliPavia.asp?id=637|titolo=Sant'Ambrogio a Pavia e il mausoleo di Grimoaldo|autore=Alberto Arecchi|data=29 agosto 2018}}</ref>]]
Morì nel [[671]] a causa delle complicazioni seguite a un salasso: nove giorni dopo la flebotomia, mentre cercava di colpire una colomba con un arco, si ruppe una vena del braccio.<ref name="
== Grimoaldo secondo
Nonostante l'immagine di spregiudicatezza che suggerisce l'eliminazione di [[Godeperto]], Grimoaldo venne trattato molto favorevolmente da [[Paolo Diacono]], che nella sua ''[[Historia Langobardorum]]'' ne narra le gesta nel [[s:la:Historia Langobardorum - Liber IV|quarto]] e nel [[s:la:Historia Langobardorum - Liber V|quinto libro]]. Lo storico attribuisce la responsabilità dell'omicidio di Godeperto non all'usurpatore, ma al [[duca di Torino]] [[Garibaldo di Torino|Garibaldo]], il quale avrebbe ordito un intrigo per contrapporre il legittimo sovrano all'allora [[ducato di Benevento|duca di Benevento]]. Il favore mostrato da Paolo Diacono, orgoglioso patriota longobardo, deriva in parte dal fatto che sotto il regno di Grimoaldo il regno raggiunse uno degli apici della sua fortuna, e in parte dall'essere come Grimoaldo di ascendenze friulane.
{{Citazione|Fu gagliardo di corpo, primo fra tutti per audacia, dalla testa calva, dalla lunga barba, ornato di saggezza non meno che di forza|[[Paolo Diacono]], ''[[Historia Langobardorum]]'', [[s:la:Historia Langobardorum
== Note ==
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== Bibliografia ==
=== Fonti primarie ===
* {{Cita libro|autore=[[Paolo Diacono]]|titolo=Storia dei Longobardi|url=https://archive.org/details/paolo-diacono.-storia-dei-longobardi-ocr-2000/page/n3/mode/2up|edizione=traduzione e note di Antonio Zanella|altri=introduzione di Bruno Luiselli|città=Milano|editore=Rizzoli|anno=1991|lingua=la, it|ISBN=88-17-16824-6|cid=Zanella}}
===
* {{
*{{cita libro| Sergio| Rovagnati| I Longobardi| 2003| Xenia| Milano|isbn= 88-7273-484-3}}
* {{DBI
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|successivo = [[Romualdo I di Benevento]]
}}
{{Box successione
|tipologia = regnante
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|successivo = [[Garibaldo (re)|Garibaldo]]
}}
{{Re longobardi}}
{{Re d'Italia}}
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{{Portale|biografie|Longobardi}}
[[Categoria:
[[Categoria:Re dei Longobardi]]
[[Categoria:Sovrani del VII secolo]]
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