Ercolano Salvi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: ForzaOrdinamento inutile |
m Bot: Aggiungo template {{interprogetto}} (FAQ) |
||
(20 versioni intermedie di 14 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{NN|politici|marzo 2022|}}
{{Tmp|Carica pubblica}}
[[File:Ercolano Salvi.jpg|thumb
{{Bio
Line 7 ⟶ 8:
|Sesso = M
|LuogoNascita = Spalato
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1861
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 18 novembre
|AnnoMorte = 1920
|Attività = politico▼
|Attività2 = patriota▼
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
▲|Attività = politico
▲|Attività2 = patriota
|Nazionalità = italiano
}}
Line 22 ⟶ 23:
Dopo gli studi a [[Spalato]], si laureò in legge all'Università di [[Graz]]. Tornato nella sua città natale, entrò in politica all'interno del [[Partito Autonomista]] e diviene uno dei più stretti collaboratori del capo storico dell'autonomismo dalmata filo-italiano, [[Antonio Bajamonti]]. Alla morte di questi (1891), appena trentenne gli succede alla guida della comunità italiana di Spalato e il 12 agosto 1891 viene eletto deputato alla [[Dieta della Dalmazia|Dieta provinciale della Dalmazia]], come rappresentante della Camera di Commercio di [[Zara]].
==La lotta per gli
Nei resoconti della Dieta della Dalmazia resta testimonianza di decine di discorsi ed accesi dibattiti nei quali fu coinvolto Salvi, che difende l'autonomia della Dalmazia di fronte al ''[[Partito del Popolo (Dalmazia)|Partito del Popolo]]'' [[Croazia|croato]], che invece ne richiede l'unificazione col [[Regno di Croazia e Slavonia]] all'interno dell'[[Impero Austroungarico]]. Tale contrapposizione in questi anni è più o meno marcata, a seconda della maggiore o minore intromissione delle autorità di [[Vienna]] nelle questioni interne alla regione e dell'armonia o meno dei rapporti fra croati e [[Serbia|serbi]]. La cosa terminò definitivamente coll'inasprirsi delle tendenze unioniste dei dalmati croati e coll'[[Guerra italo-turca|intervento italiano in Libia]] nel 1911, che a seguito della sconfitta turca agì come detonatore per lo scatenamento delle [[guerre balcaniche]] e rinfocolò enormemente il nazionalismo dei popoli slavi della regione. Contestualmente il Partito autonomista - guidato da [[Roberto Ghiglianovich]] e da Salvi - passò ad una politica [[Irredentismo italiano|irredentistica]], pur se esteriormente sempre fedele alla Corona d'Austria.
In questo periodo, Salvi svolge anche un'intensa attività giornalistica sui giornali filoautonomisti come ''Il Dalmata'', ''L'Avvenire'', ''La Difesa'', impegnandosi anche nella ''Società Politica Dalmata'' e nella ''Pro Patria''. Sciolta quest'ultima da un decreto asburgico del 1890, nel 1893 fonda il gruppo spalatino della
==La
Nel 1915, all'entrata in guerra dell'Italia, Ercolano Salvi viene arrestato con l'accusa di alto tradimento. Viene internato prima a [[Dernis]] e poi a [[Tenin]], poi incarcerato a [[Trento]] e infine confinato a Graz. Qui viene nuovamente incarcerato nel 1916, fino all'amnistia del 1917, concessa dall'imperatore [[Carlo I d'Austria|Carlo]] nel 1917.
==La propaganda per l'annessione della Dalmazia==
Tornato a Spalato, Salvi si trasferisce in Italia non appena terminato il conflitto per iniziare una frenetica attività propagandistica, soprattutto a favore dell'annessione della sua città al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], non compresa nel [[Patto di Londra]]. Tiene discorsi nelle più importanti città del paese e contemporaneamente fa la spola fra Roma e Parigi, per seguire le [[Conferenza di pace di Parigi (1919)|trattative di pace]] rappresentandovi gli interessi dei dalmati italiani. Tra le altre iniziative, si fa promotore di una raccolta di firme, per chiedere l'annessione di Spalato all'Italia, raccogliendo oltre 8000 firme (su un totale di circa 18000 spalatini nel 1918). Nonostante che, stando all'ultimo censimento asburgico, gli italiani non risultavano arrivare, ormai neppure a 2000 unità a Spalato.
Richiamandosi simbolicamente agli antichi rapporti fra la [[Repubblica di Venezia]] e la [[Storia della Dalmazia|Dalmazia]], a gennaio del 1919 Salvi organizzò un importante convegno al [[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo Ducale]] dell'antica capitale ''"per proclamarvi, in nome della tradizione storica di San Marco, il diritto di annessione della terra dalmata all'Italia"''. Invitato ad intervenire, [[Gabriele
==Il
Avuta notizia
Nei giorni immediatamente seguenti, Salvi ripete ancora pubblicamente la sua riprovazione, con infiammanti discorsi.
La sera del 16 novembre, al termine di un'ennesima perorazione, viene colto da un attacco cardiaco: muore due giorni dopo, poche ore dopo esser venuto a conoscenza della sua nomina a [[Senato del Regno
A [[Roma]], [[Napoli]] e [[Trieste]] sono dedicate vie in suo onore.
==Note==
== Bibliografia ==
Line 56 ⟶ 59:
*[[Partito autonomista]]
*[[Dieta della Dalmazia]]
*[[Zara (Croazia)
*[[Dalmati italiani]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Venezia Giulia e Dalmazia}}
[[Categoria:Storia della Dalmazia]]
[[Categoria:Dalmati]]
|