Acido alginico: differenze tra le versioni
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|aspetto = polvere di colore variabile dal bianco al giallo-marroncino
|densità_condensato = 1.601
|solubilità_acqua =
|temperatura_di_fusione =
|temperatura_di_ebollizione =
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}}
L
I suoi derivati, chiamati '''alginati''' sono usati come addensanti e stabilizzanti nell'[[industria alimentare]], [[industria farmaceutica|farmaceutica]] e [[cosmetica]].
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La struttura dell'acido alginico fu inizialmente investigata nel 1955 da Fischer e Dörfel che hanno confermato la presenza di acido D-mannuronico e stabilito la presenza di residui di acido L-guluronico nell'alginato. Essi effettuarono una separazione dei residui di idrolisi dell'acido alginico tramite cromatografia. Trovarono che le proporzioni in cui erano presenti i due monomeri non era costante ma differiva a seconda del campione da un rapporto di 2:1 a un rapporto di 1:2<ref name="Fischer">{{cita pubblicazione |autore=F. G. Fischer, H. Z. Dörfel |accesso=19 aprile 2015 |titolo=Die Polyuronsäuren der Braunalgen (Kohlenhydrate der Algen I) |url=http://chemport.cas.org/cgi-bin/sdcgi?APP=ftslink&action=reflink&origin=npg&version=1.0&coi=1:CAS:528:DyaG28Xjs1Omug%3D%3D&pissn=0028-0836&pyear=1962&md5=3a7a3c042b0e7c7d0f914489ce9921e5 |lingua=tedesco |rivista=Hoppe-Seyler's Zeitschrift fur physiologische Chemie |anno=1955 |pp=186-203 |numero=302 |abstract=si}}</ref>. Questa scoperta fu in seguito confermata da Whistler, Kirby, Drummond, Hirst e Percival<ref name="Kirby">{{cita pubblicazione |autore=Roy L. Whistler, Kenneth W. Kirby |titolo=Notiz über die Zusammensetzung der Alginsäure von Macrocystis pyrifera |lingua=tedesco |rivista=Hoppe-Seyler's Zeitschrift fur physiologische Chemie |anno=1959 |pp=46-48 |numero=314}}</ref><ref name="Percival">{{cita pubblicazione |autore=D. W. Drummond, E. L. Hirst, Elizabeth Percival |titolo=The constitution of alginic acid |lingua=inglese |rivista=Journal of the Chemical Society |anno=1962 |pp=1208-1216|doi=10.1039/JR9620001208}}</ref>.
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== Proprietà chimico-fisiche ==
L'acido alginico è un acido poliuronico, insapore e insolubile in acqua fredda ma mostra una debole solubilità in acqua calda.
Viene idrolizzato con difficoltà tramite acidi a caldo (sono note idrolisi con acido cloridrico, solforico e ossalico)<ref name="3cani" /><ref name="sapere" /><ref name="Bjorn" /><ref name="Vincent">{{cita pubblicazione |autore= D. L. Vincent |titolo=Oligosaccharides from alginic acid |rivista=Chemistry & Industry |anno=1960 |p=1109 }}</ref>. In uno studio del 1966, utilizzando acido ossalico 1 M a {{m|100|
Quando viene estratto, tramite triturazione, forma con l'acqua una gomma viscosa.
L'acido alginico può assorbire fino a 200-300 volte la propria massa in [[acqua]]<ref name="HBook">{{cita pubblicazione| autore = Raymond C. Rowe, Paul J. Sheskey, Marian E. Quinn | titolo = Handbook of Pharmaceutical Excipients (Rowe, Handbook of Pharmaceutical Excipients) | anno = 2009 | pagina = 11–12 |editore= Pharmaceutical Pr |edizione=Sesta |isbn = 0-85369-792-2|lingua=inglese}}</ref> e fino al 60% della propria massa in sali<ref name="3cani">{{
È dotato di attività ottica<ref name="3cani" />. Per aumentarne la solubilità viene utilizzato come [[sale]] di [[metalli alcalini]].
=== Struttura ===
L'acido alginico è un [[copolimero]] lineare con blocchi omopolimerici di
== Proprietà biologiche ==
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L'alginato ottenuto da differenti specie di alghe brune vede spesso variare la propria struttura chimica e, di conseguenza, mostra proprietà fisiche differenti. Per esempio, a seconda delle alghe, l'alginato può dare [[gel]] più o meno solidi oppure si possono ottenere alginati più chiari o più scuri (questi ultimi verranno utilizzati in impieghi nei quali il colore non è un problema).<ref name="FAO">FAO FISHERIES TECHNICAL PAPER 441, Dennis J. McHugh, School of Chemistry, University College, University of New South Wales and Australian Defence Force Academy Canberra Australia</ref>
Le varietà commerciali di alginato sono estratti dalle alghe giganti Macrocystis pyrifera, [[Ascophyllum nodosum]] e vari tipi di Laminaria. Viene anche prodotta da due generi di batteri, gli [[Pseudomonas]] e gli [[Azotobacter]], che giocano un ruolo di primaria importanza nello svolgimento del suo percorso [[biosintesi|biosintetico]]. Gli alginati di origine batterica sono utili per la produzione di micro o nanostrutture adatte per applicazioni mediche.<ref name="2Remminghorst">{{cita libro |autore-capitolo=Remminghorst and Rehm|anno=2009|capitolo=Microbial Production of Alginate: Biosynthesis and Applications|titolo=Microbial Production of Biopolymers and Polymer Precursors|editore=Caister Academic Press|isbn = 978-1-904455-36-3|lingua=inglese}}</ref>
== Produzione ==
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Viene impiegato nei prodotti per lucidare la carrozzeria delle automobili e nelle vernici.
{{Disclaimer|medico}}
L'alginato viene usato in vari preparati farmaceutici come il [[Gaviscon]]. L'alginato è ampiamente usato come materiale da stampo in [[odontoiatria]], nella produzione di [[protesi]] e nella produzione di positivi per colate su piccola scala. Viene anche utilizzato nell'industria alimentare per addensare zuppe e gelatine.
A causa della sua biocompatibilità e della semplicità con cui può essere gelificato con ioni bivalenti come Ca<sup>2+</sup>, l'alginato viene ampiamente usato nell'[[immobilizzazione cellulare|immobilizzazione]] e [[incapsulazione cellulare|incapsulazione]] delle cellule.
L'acido alginico è usato anche nelle [[arte culinaria|arti culinarie]] e in particolare nelle tecniche di [[sferificazione]] di [[Ferran Adrià]]<ref name="lome">{{cita web |titolo= Lo Mejor de la Gastronomia |
A causa della sua capacità di assorbire rapidamente l'acqua, l'alginato può essere trasformato tramite un processo di [[liofilizzazione]] in una nuova struttura che ha la capacità di espandersi. In questo senso viene utilizzato nell'industria dimagrante come [[anoressizzante]].
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== Collegamenti esterni ==
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{{Acidi organici}}
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[[Categoria:Acidi carbossilici]]
[[Categoria:
[[Categoria:Composti eterociclici dell'ossigeno]]
[[Categoria:Polisaccaridi]]
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