Anfinomo: differenze tra le versioni

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|nome = {{Polytonic|Ἀμφίνομος}}
|immagine =
|didascalia =
|luogo di nascita = [[Dulichio]]
|epiteto = ''valente'', ''divino'', ''illustre figliuol di Niso''
|prima apparizione = [[Odissea]] di [[Omero]], [[IX secolo a.C.]] circa
|parenti = [[Niso (Pandione)|Niso]] <small>(padre)</small>
|incipit = no
}}
'''Anfinomo''' (gr. Ἀμφίνομος, {{lang-ύ; lat. Amphinomus, -igrc|Ἀμφίνομος|Amphínomos}}) è un personaggio dell<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Odissea]]''. ÈPrincipe di [[Dulichio]], è uno dei [[Proci]], i pretendenti alla mano di [[Penelope]], e tra essi l'unico portatore di [[kalokagathia]], essendo caratterizzato da grande bellezza e da una natura non propriamente malvagia.
 
== Il mito ==
=== Anfinomo nell'Odissea ===
Anfinomo è figlio del re [[Niso]] di [[Dulichio]], e il più bello tra i Proci (più volte Omero lo dice "divino"). Si dimostra uno dei pretendenti più insistenti, ma è al tempo stesso quello meno tracotante, essendo l'unico caratterizzato dalla ''pietas'' verso uomini e divinità; nell'impresa di sottrarre il regno a [[Odisseo]] e di uccidere suo figlio [[Telemaco]] si dichiara infatti disponibile a farlo soltanto nel caso che siano a volerlo gli dei (Librolibro XVI). Per la sua assennatezza Odisseo tenta di salvargli la vita: Anfinomo infatti (libro XVIII) è l'unico tra i pretendenti che si rivolge in maniera non sprezzante al mendicante sotto le cui spoglie si cela prodigiosamente l'eroe, e perfino gli porge due pani bianchi e una coppa di vino (libro XVIII). Odisseo liba e si augura che un Diodio conduca il principe di Dulichiogiovane lontano dalla reggia dove s'appresta il ritorno dell'eroe, ma Anfinomo, senza proferir verbo, torna a sedersi fra gli altri pretendenti, turbato da quelle parole ma incapace di mutare il proprio fato ("avvinto da Pallade Atena", dice Omero). Andrà dunque incontro al suo destino di morte, trafitto dalla lancia di [[Telemaco]] (Librolibro XXII).
 
=== Altri pareri ===
Secondo alcuni autori minori<ref>[[Biblioteca (Pseudo-Apollodoro)|Apollodoro]], nell'"'Epitome"'', 7, 39-40</ref> Penelope non rimase fedele al marito, tradendolo appunto con Anfinomo. Per questo la donna vennesarebbe stata scacciata o addirittura uccisa da Odisseo.
 
== Omonimia ==
VirgilioQuesto narraAnfinomo dinon va confuso con un taleomonimo Anfinomopersonaggio mitologico che insieme a suo fratello Anapia salvaronosalvò i propri genitori da una colata lavica dell'[[Etna]], e quasi sembrava che al loro passaggio la lava per rispetto si ritraesse. L'episodio di [[Anfinomo e Anapia]] è narrato nell' ''[[Appendix Vergiliana]]''.
 
Virgilio narra di un tale Anfinomo che insieme a suo fratello Anapia salvarono i propri genitori da una colata lavica dell'[[Etna]], e quasi sembrava che al loro passaggio la lava per rispetto si ritraesse.
 
== Note ==
<references/>
 
== [[Bibliografia]] ==
=== ;Fonti ===primarie
* [[Omero]], Odissea, Libri XVI, XVIII, XXII
* [[Pausania il Periegeta|Pausania]], ''PerigesiPeriegesi della Grecia'', Libro VIII 12, 5
 
;Fonti secondarie
=== Moderna ===
* [[Robert Graves]], "''I miti greci"'' ISBN 88-304-09235
* [[Angela Cerinotti]], "''Atlante dei miti dell'antica Grecia e di Roma antica"'', Giunti editore, 1998, ISBN 88-09-04194-1
 
== Voci correlate ==
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*[[Penelope]]
*[[Proci]]
*[[Kalokagathia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons= Category:Greek mythology}}
 
{{Personaggi dell'Odissea}}
 
{{Portale|letteratura|mitologia greca}}
 
[[Categoria:Personaggi dell'OdisseaProci]]
[[Categoria:Principi della mitologia greca]]