Richard Buckminster Fuller: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Nome = Richard
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|GiornoMeseMorte = 1º luglio
|AnnoMorte = 1983
|Epoca = 1900
|Attività = inventore
|Attività2 = architetto
|AttivitàAltreAttività3 = , [[designer]]
|AttivitàAltre = , [[filosofo]], [[scrittore]] e [[conduttore televisivo]]
|Nazionalità = statunitense
|Categorie = no
|Immagine = BuckminsterFuller1.jpg
}}
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== Biografia ==
Fuller nacque il 12 luglio [[1895]] a Milton, [[Massachusetts]], figlio di Richard Buckminster Fuller e Caroline Wolcott Andrews e pronipote della scrittrice [[Margaret Fuller]]. Il padre morì quando Richard era dodicenne, e il giovane Fuller passò la giovinezza in una fattoria su un'[[isola]] poco lontano dalle coste del [[Maine]]. Era solito realizzare oggetti in [[legno]], e in gioventù sperimentò idee per costruire delle piccole [[imbarcazione|barche]] a propulsione umana:. questoQuesto gli diede una buona base di conoscenza dell'uso dei materiali, e delle tecnologie necessarie a lavorarli, e maturòmaturando in lui il desiderio di approfondire tali competenze.
Fuller in seguito guadagnò una qualificazione da operatore di macchine,macchinari ede imparò a lavorare su numerose macchine utensili per la lavorazione delle lamiere.
 
Fuller frequentò la Milton Academy in Massachusetts, ed in seguito frequentò l'[[Università Harvard]], ma ne fu espulso due volte: la prima per aver dato spettacolo davanti ad un intero corpo di ballo, la seconda per la sua "irresponsabile mancanza di interesse".
Come dato a margine ricusò, e non si adattò mai all'ambiente delle cosiddette "fratellanze universitarie", tipiche di alcune università americane.
 
Durante il periodo estivo degli studi alla Harvard, lavorò in [[Canada]] come meccanico in una [[filanda]], e come meccanico in una ditta di inscatolamento. Nel [[1917]] si sposò con Anne Hewlett e partì per la [[Prima guerra mondiale]] entrando nella [[Marina Militare]]. Servì come operatore [[radiofonia|radio]] di bordo, come editor di giornali e come comandante di una [[nave]] soccorso. In seguito tornò alla ditta di inscatolamento di carni, dove aveva operato ai macchinari, dove però acquisì la qualifica di manager.
Negli anni '20 fondò la ''Stockade Building System'' insieme al suocero, per produrre case leggere, impermeabili e antincendio. La compagnia fallì.
 
Nel [[1927]] a 32 anni, in [[bancarotta]] e disoccupato, a [[Chicago]], vide sua figlia Alexandra morire di [[polmonite]]. La responsabilità lo spinse a bere e a contemplare il [[suicidio]]. All'ultimo momento, per spersonalizzare la sua sofferenza, decise di trasformare la sua vita in "esperimento", "usata per scoprire cosa un singolo uomo può fare per cambiare il mondo e beneficare l'umanità intera".
[[File:Bfullerstamp.jpg|thumb|left|Nel [[Francobollo]] [[Stati Uniti d'America|Statunitense]] per la commemorazione di Buckminster Fuller e dei suoi contributi nel campo dell'[[architettura]] e della [[scienza]], sono presenti alcune delle sue invenzioni. La sua testa è a forma di [[cupola geodetica]], e sono presenti anche una sua [[automobile]] e altri veicoli, insieme ad un impianto [[radar]].]]
Fuller accettò un incarico in un piccolo college in [[Carolina del Nord|North Carolina]]. Lì sviluppò il concetto di [[cupola geodetica]]. Progettò il primo edificio a cupola, estremamente leggero, ma "in grado di sostenere il proprio peso", senza apparenti utilizzi pratici.
Il [[Governo]] capì l'importanza del progetto ed assunse Fuller per costruire cupole per le installazioni dell'[[esercito]]. Vennero costruite migliaia di queste cupole in pochi anni.
 
Fuller frequentòFrequentò la Milton Academy in Massachusetts, ede in seguito frequentò l'[[Università Harvard]], ma ne fu espulso due volte: la prima per aver dato spettacolo davanti ad un intero corpo di ballo, la seconda per la sua "irresponsabile mancanza di interesse".
I successivi cinquanta anni di Fuller sono documentati con cura in 28 "Diari": sono gli anni in cui crea le sue principali invenzioni nel campo dell'edilizia, del trasporto e delle costruzioni.
Come dato a margine, ricusò, e non si adattò mai all'ambiente delle cosiddette "fratellanze universitarie", tipiche di alcune università americane.
Con la piccola eredità della madre Fuller finanziò i suoi esperimenti, ed investì nello sviluppo della [[Dymaxion Car]]: è durante una delle presentazioni della sua auto che incontrò [[Jacque Fresco]].
 
Durante il periodo estivo degli studi alla Harvard, lavorò in [[Canada]] come meccanico in una [[filanda]], e come meccanico in una ditta di inscatolamento. Nel [[1917]] si sposò con Anne Hewlett e partì per la [[Primaprima guerra mondiale]] entrando nella [[Marinamarina Militaremilitare]]. Servì come operatore [[radiofonia|radio]] di bordo, come editor di giornali e come comandante di una [[nave]] soccorso. In seguito tornò alla ditta di inscatolamento di carni, dove avevaera operatostato operaio ai macchinari, dove peròma acquisìacquisendo la qualifica di manager.
Fuller credeva che la società umana si sarebbe presto approvvigionata di [[energia]] principalmente da fonti rinnovabili, come l'[[energia solare]] e [[energia eolica|eolica]].
Negli [[anni '201920|anni venti]] fondò la ''Stockade Building System'' insieme al suocero, per produrre case leggere, impermeabili e antincendio. La compagnia fallì.
 
Nel [[1927]] a [[Chicago]], a 32 anni, in [[bancarotta]] e disoccupato, asubì [[Chicago]],la videperdita suadella figlia Alexandra, morireche morì di [[polmonite]]. LaIl senso di responsabilità per ciò che era accaduto lo spinse a bere e a contemplare il [[suicidio]]. All'ultimo momento, per spersonalizzare la sua sofferenza, decise di trasformare la sua vita in "esperimento",: "usata per scoprire cosa un singolo uomo può fare per cambiare il mondo e beneficare l'umanità intera".
Fuller ottenne 25 [[brevetto|brevetti]], e numerosi dottorati onorari. Il 16 gennaio, [[1970]] ricevette la Medaglia d'Oro dall'[[American Institute of Architects]].
[[File:BfullerstampFrancobollo di Buckminster Fuller.jpg|thumb|left|Nel [[Francobollo]] [[Stati Uniti d'America|Statunitense]] per la commemorazione di Buckminster Fuller e dei suoi contributi nel campo dell'[[architettura]] e della [[scienza]], sono presenti alcune delle sue invenzioni. La sua testa è a forma di [[cupola geodetica]], e sono presenti anche una sua [[automobile]] e altri veicoli, insieme ad un impianto [[radar]].]]
Fuller accettò un incarico inal un[[Black piccoloMountain collegeCollege]] in [[Carolina del Nord|North Carolina]]. Lì sviluppò il concetto di [[cupola geodetica]]. Progettò il primo edificio a cupola, estremamente leggero, ma "in grado di sostenere il proprio peso", senza apparenti utilizzi pratici.
Il [[Governo]] capì l'importanza del progetto ede assunse Fuller per costruire cupole per le installazioni dell'[[esercito]]. Vennero costruite migliaia di queste cupole in pochi anni.
 
I successivi cinquanta anni di Fuller sono documentati con cura in 28 "Diari": sono gli anni in cui crea le sue principali invenzioni nel campo dell'edilizia, del trasporto e delle costruzioni. Con la piccola eredità della madre Fuller finanziò i suoi esperimenti e investì nello sviluppo della [[Dymaxion Car]]: è durante una delle presentazioni della sua auto che incontrò [[Jacque Fresco]].
Il 23 febbraio 1983 fu premiato con la [[Medaglia presidenziale della libertà]] dal [[Ronald Reagan|Presidente Reagan]].
 
Fuller credeva che la società umana si sarebbe presto approvvigionata di [[energia]] principalmente da fonti rinnovabili, come l'[[energia solare]] e [[energia eolica|eolica]]. Fuller ottenne 25 [[brevetto|brevetti]] e numerosi dottorati onorari. Il 16 gennaio [[1970]] ricevette la Medaglia d'Oro dall'[[American Institute of Architects]]. Il 23 febbraio 1983 fu premiato con la [[Medaglia presidenziale della libertà]] dal [[Ronald Reagan|Presidente Reagan]]. Morì a 88 anni, mentre sua moglie era in coma per un [[tumore|cancro]]. Durante una visita in ospedale si alzò di colpo esclamando "Sta stringendomi la mano!". L'emozione provata gli causò un [[attacco cardiaco]], e morì un'ora dopo. Sua moglie lo seguì 36 ore più tardi. È sepolto al ''Mount Auburn Cemetery'' vicinodi a[[Cambridge (Massachusetts)|Cambridge]], nei pressi della [[Università di Harvard|Harvard University]] di [[Boston]], nel [[Massachusetts]].
 
== Maggiori progetti ==
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==== Dymaxion Car ====
{{vedi anche|Dymaxion Car}}
Il più riuscito ede interessante è la [[Dymaxion Car]] (da ''DYnamic MAXimum tensION'').
La Dimaxion rappresentava un esperimento radicale. Lavorando con un'équipe di colleghi per tre anni a partire dal [[1932]], Fuller implementa in un'auto idee derivate dalla progettazione di [[aereo|aerei]], e ne realizza tre prototipi.
 
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[[File:Biosphère Montréal.jpg|thumb|Il Padiglione Americano alla "[[Expo 67]]", disegnato da R. Buckminster Fuller]]
 
Pensata per la prima volta negli [[anni 1920|anni venti]] e sviluppata a [[Wichita]] ([[Kansas]]), la casa era leggera, estremamente economica, facile da montare e particolarmente adatta all'utilizzo in climi ventosi: nel pensiero di Fuller doveva essere prodotta dalle stesse industrie che avevano prodotto gli aerei della [[Secondaseconda guerra mondiale]].
Dal look ultramoderno, con struttura in [[alluminio]] e coperture in [[acciaio]], richiedeva solo 90 metri quadrati di spazio per l'installazione nella sua versione base.
Nonostante i numerosissimi ordini derivanti dal boom post-bellico, la casa non venne mai prodotta a causa del fallimento dell'azienda dovuto a politiche interne.
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== Risultati pratici ==
Sebbene un buon numero di progetti di Fuller non abbiano mai raggiunto il successo industriale e di pubblico, alcuni ancora esistono.
Molte cupole geodetiche sono state costruite e sono ancora in uso: secondo il [http://www.bfi.org/ Buckminster Fuller Institute] oggi ne esistono di diametro superiore ai 200 metri. Le principali si trovano in [[Giappone]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
[[File:Spoletosfera di Richard Buckminster Fuller.JPG|thumb|left|upright=1.6|La ''[[Spoletosfera]]'']] In Italia, e precisamente all'ingresso sud di [[Spoleto]], sorge una cupola geodetica opera di Fuller, donata alla città nel 1967 e chiamata [[Spoletosfera]]. Il 21 dicembre del 2008, grazie a un'idea dell'architetto spoletino Giorgio Flamini e all'intervento dei fratelli Zefferino e Maria Flora [[Monini]], la cupola è stata dotata di un sistema di illuminazione assolutamente non invasivo e formato da circa 105.000 luci a [[LED]] bianche che la rendono "viva" anche nelle ore di buio facendo diventare l'opera di Fuller uno dei simboli della città.
 
Le strutture geodetiche non ebbero il successo previsto da Fuller nel mercato delle abitazioni, soprattutto a causa della difficoltà nell'adattarvi strutture pensate per case tradizionali (finestre, impianti elettrici, camini), e soprattutto per la non convenzionalità della forma.
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Era particolarmente interessato alla [[sostenibilità]] e al tema della sopravvivenza della razza umana con l'attuale sistema socio economico e, nonostante le critiche, era profondamente ottimista sulle prospettive dell'umanità, anche durante il periodo della [[Guerra Fredda]].
 
Secondo Fuller, con l'evoluzione delle conoscenze avvenuta negli [[anni 1970|anni settanta]] e il crescente sfruttamento delle risorse naturali, si sarebbe passati da una un'economia competitiva ad un'economia cooperativa e la guerra non sarebbe stata necessaria.
"L'[[egoismo]]", dichiarò, "non è necessario, e non è razionalizzabile... la guerra è obsoleta...".
 
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* Fuller era amico dell'artista di Boston [[Pietro Pezzati]].
* Sperimentò con il [[sonno polifasico]].
* Un nuovo [[allotropia (chimica)|stato allotropico]] del [[carbonio]], quello dei ([[fullerene|fullereni]]), e una particolare [[molecola]] di quell'allotropo ([[buckminsterfullerene]]) hanno ricevuto il suo nome. Tale stato ede il suo nome, è legato al fatto che il carbonio a livello molecolare assume in natura, nei fullereni, una struttura cava, sferica o cilindrica, del tutto analoga alle sue strutture.
* In epoca di [[Guerra Fredda]] furono installate numerosissime cupole geodetiche di protezione alle grandi antenne Radar del "[[NORAD]]" in zone artiche; le cupole erano standardizzate al massimo per essere installate da personale non specializzato in zone imprevieimpervie ede in condizioni atmosferiche estreme, in due o tre giorni. Quando a commemorazione ne venne installato un esemplare in un parco urbano negli Stati Uniti ci vollero tre mesi per problemi amministrativi e sindacali<ref>[http://telephone.bouwman.com/Alaska/Fairbanks/NORAD.html Norad in Canada e Alaska]</ref>
* Il 12 luglio [[2004]], l'''United States Post Office'' rilasciò un [[francobollo]] commemorativo nel 50º anniversario del brevetto della cupola geodetica e nel giorno del suo 109º compleanno.
* Il gruppo [[rock belga]] [[dEUS]] ha inciso nel 2008 "The Architect", canzone evidentemente ispirata alla vicenda di Fuller.
* Fuller documentò la sua vita ogni 15 minuti dal [[1915]] al [[1983]]. Chiamò questi documenti "Dymaxion Chronofile", come naturale cronologia della sua vita come "progetto". Si ritiene che la sua sia la vita maggiormente documentata della storia.
*Fu positivista.
*Era membro del [[Mensa (associazione)|Mensa]].<ref>{{Cita web|url=https://www.architecturaldigest.in/content/celebrating-122nd-birth-anniversary-genius-gave-world-geodesic-dome/|titolo=Celebrating the 122nd birth anniversary of the genius who gave the world the geodesic dome|autore=Condé Nast|sito=Architectural Digest India|data=2017-07-12|lingua=en-IN|accesso=2022-03-25}}</ref>
 
== Invenzioni principali ==
* ''[https://web.archive.org/web/20050830035522/http://www.bfi.org/patentlist.htm Elenco dei brevetti]''
* [[Dymaxion House]] (1928)
* [[Dymaxion Car]] aerodinamica (1933)
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* ''Untitled Epic Poem on the History of Industrialization'' (1962)
* ''Education Automation: Freeing the Scholar to Return to his Studies'' (1962)
* ''Operating Manual for Spaceship Earth'' (1963/1969/1971, http://bfi.org/node/422)
** ''Manuale operativo per Nave Spaziale Terra'', Milano, [[il Saggiatore (casa editrice)|il Saggiatore]], 2018, ISBN 9788842824725
* ''Your Private Sky''
* ''Ideas and Integrities'' (1969)
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* ''Buckminster Fuller to Children of Earth'' (1972)
* ''Earth, Inc.'' (1973)
* ''Synergetics: Explorations in the Geometry of Thinking'' (1975 http://www.rwgrayprojects.com/synergetics/synergetics.html)
* ''Tetrascroll: Goldilocks and the Three Bears: A Cosmic Fairy Tale'' (1975)
* ''And It Came to Pass — Not to Stay'' (1976)
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|collegamento_onorificenza=Medaglia Presidenziale della Libertà
|motivazione=
|luogodata=23 febbraio [[1983]]
}}
 
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Buckminster Fuller|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.bfi.org Buckminster Fuller Institute]: With several complete works online.
* {{cita web|http://www.rwgrayprojects.com/rbfnotes/toc.html|Notes to R. Buckminster Fuller's Work}}
Line 194 ⟶ 191:
* {{cita web|http://www.zometool.com/|Build Genius: Zome System}}
* {{cita web|http://www.cjfearnley.com/buckyrefs.html|Chris Fearnley's List of Buckminster Fuller Resources on the Internet}}
* {{MacTutor|Fuller}}
* {{cita web|http://www.cjfearnley.com/fuller-faq.html|FAQ — R. Buckminster Fuller}}
* [httphttps://wwwweb.archive.org/web/20010803013138/http://newciv.org/worldtrans/whole/bucky.html Fuller, R. Buckminster] — includes list of books written by and about Fuller
* {{cita web|http://www.thirteen.org/bucky|R. Buckminster Fuller on PBS}}
* {{cita web|url=httphttps://shop.usps.com/cgi-bin/vsbv/postal_store_non_ssl/display_products/productDetail.jsp?OID=4849106|titolo=Information about Fuller's commemorative postage stamp}}
* {{cita web|url=httphttps://www.wired.com/news/culture/0,1284,64155,00.html?tw=wn_tophead_5|titolo=Wired News Article on the Buckminster stamp}}
* {{cita web | 1 = http://www.hfmgv.org/dymaxion/ | 2 = The Dymaxion house at the Henry Ford museum | accesso = 18 dicembre 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080516203256/http://www.hfmgv.org/dymaxion | dataarchivio = 16 maggio 2008 | urlmorto = sì }}
* Buckminster Fuller discussed on [http://www.ibiblio.org/wunc_archives/sot/index.php?p=390 The State of Things]
 
=== Audio e video ===
* {{cita web | 1 = http://www.philosophersforum.net/.3c52912f/cmd.233/enclosure.3c529131/BuckyFuller.mp3 | 2 = Technology and peace | accesso = 18 dicembre 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060212105217/http://www.philosophersforum.net/.3c52912f/cmd.233/enclosure.3c529131/BuckyFuller.mp3 | dataarchivio = 12 febbraio 2006 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.bfi.org/audio/ | 2 = Directory of Audio and Video real streams from the Buckminster Fuller Institute | accesso = 18 dicembre 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20050415045259/http://www.bfi.org/audio/ | dataarchivio = 15 aprile 2005 | urlmorto = sì }}
* [https://web.archive.org/web/20070717181752/http://memeticdrift.net/bucky/index.html The "Everything I Know" 42-hour lecture session] — video, audio, and full transcripts.
 
{{Controllo di autorità}}
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