Palazzo Carli Benedetti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Atarubot (discussione | contributi)
template cita "xxxx"; formattazione isbn
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i.) #IABot (v2.0.9.5
 
(14 versioni intermedie di 10 utenti non mostrate)
Riga 21:
|costruttore =
|proprietario =
|committente = famiglia [[Carli (famiglia)|famiglia Carli]]
}}
'''Palazzo Carli Benedetti''', in precedenza noto come '''Palazzo Carli''' (da non confondere con l'[[Palazzo Carli (L'Aquila)|omonimo palazzo]] di piazza Vincenzo Rivera),<ref name="Arkos">{{cita pubblicazione|autore=Carla Bartolomucci, Fabrizio De Cesaris|titolo=L'Aquila, Palazzo Carli Benedetti: fasi costruttive e storia sismica|pubblicazione=Arkos|nnumero=20|mese=luglio-settembre|anno=2009|url=httphttps://www.academia.edu/5105407/LAquila_palazzo_Carli-Benedetti_fasi_costruttive_e_storia_sismica|accesso=12 gennaio 2019}}</ref><ref name="Regione Abruzzo">{{cita web|url=http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/asp/loadDoc.asp?pdfDoc=xBeniCulturali/docs/pdf/PALAZZOCARLI-BENEDETTI.pdf|autore=[[Regione Abruzzo]]|titolo=Palazzo Carli Benedetti in via Accursio|accesso=12 gennaio 2019|urlmorto=sì}}</ref> è un [[palazzo]] storico dell'[[L'Aquila|Aquila]], attribuito a [[Silvestro dell'Aquila]].<ref name="Il Centro">{{Cita news|autore=Roberto Ciuffini|titolo=Rinasce l’antico Palazzo Carli Benedetti|url=http://news-town.it/cultura-e-societa/22903-festa-della-rinascita.html?fbclid=IwAR0SYanTwN_RPkn-b-IAuc7q3rkkOiKG2XpNfMfdy1XVR5F9ceshowWETqw|pubblicazione=[[Il Centro]]|data=27 maggio 2018|accesso=12 gennaio 2019|dataarchivio=7 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181207205421/http://news-town.it/cultura-e-societa/22903-festa-della-rinascita.html|urlmorto=sì}}</ref> Nel [[1902]] è stato inserito nell'elenco dei [[monumenti nazionali italiani]].<ref>{{cita libro|url=https://archive.org/details/elencodegliedifi00ital/page/380/mode/2up|editore=Ministero della Pubblica Istruzione|titolo=Elenco degli edifizi Monumentali in Italia|città=Roma|anno=1902|p=381}}</ref>
 
== Storia ==
L'edificazione del palazzo — probabilmente fondato su preesistenze [[III secolo|due]]-[[IV secolo|trecentesche]], come testimoniato dalle discontinuità strutturali e formali del piano seminterrato con quello superiore — si fa risalire alla seconda metà del [[XV secolo]],<ref name="Arkos"/> per volere di Giacomo Carli.<ref name="Il Centro"/> I documenti storici riportano la data del [[1494]] come quella di ultimazione dei lavori.<ref>{{cita libro|autore=[[Anton Ludovico Antinori]]|titolo=Annales|anno=[[XVII secolo]]}}</ref> Per la raffinatezza dei dettagli, l'edificio viene attribuito all'architetto e scultore [[Silvestro dell'Aquila]], il cui rapporto con la famiglia [[Carli (famiglia)|famiglia Carli]] è testimoniato da due documenti datati al [[1502]] e [[1508]].<ref name="Arkos"/>
 
Nel [[1642]] una porzione del palazzo fu acquistato dalle [[Congregazione dei celestini|celestine]] dell'adiacente [[monastero di Santa Maria dei Raccomandati]], edificato nel [[XIV secolo]], mentre i Carli si trasferirono in un [[Palazzo Carli (L'Aquila)|nuovo palazzo]] su via Roma;<ref name="Arkos"/> nel [[1702]] fu ceduta anche la restante porzione.<ref name="Arkos"/> L'anno seguente, l'edificio subì gravi danni dal [[terremoto dell'Aquila del 1703]], e successivamente venne restaurato e consolidato per volere dell'abate Ludovico Quatrari che vi collocherà il suo stemma.<ref name="Arkos"/> Nel [[1750]] il palazzo fu suddiviso in quattro appartamenti.<ref name="Arkos"/>
 
Dal [[XIX secolo]] passò nelle mani della famiglia Benedetti che vi appose il suo nome.<ref name="Il Centro"/> Alla metà del [[XX secolo]] l'edificio fu quindi restaurato dalla Soprintendenza e, dal [[1969]] al [[1989]], vi ebbe sede l'[[Accademia di belle arti dell'Aquila]].<ref>{{Cita libro|autore=Giovanna Cassese|titolo=Accademie / Patrimoni di Belle Arti|anno=2013|editore=Gangemi Editore spa|città=|p=353|pp=353, 420|ISBNisbn=978-88-492-7671-8}}</ref> Il palazzo ha subito nuovi e gravi dal [[terremoto dell'Aquila del 2009]], venendo successivamente restaurato e riaperto al pubblico nel [[2016]].<ref name="Il Centro"/>
 
== Descrizione ==
Palazzo Carli Benedetti è situato nel cuore del [[quarto di Santa Maria]], alle spalle della [[chiesa di Santa Maria Paganica]], tra via Accursio e via Giuseppe Mazzini. L'angolo tra le due facciate è caratterizzato da un massiccio cantonale in pietra.<ref name="Regione Abruzzo"/> Costituisce un unico aggregato con l'adiacente [[monastero di Santa Maria dei Raccomandati]], risalente al [[1373]].<ref name="Arkos"/> L'unione tra le due strutture, completatasi nel [[1702]], ha portato alla chiusura di una via interna sulla direttrice est-ovest, probabile prosecuzione di via Collepietro fino ala [[corso Vittorio Emanuele II (L'Aquila)|corso Vittorio Emanuele II]].<ref name="Arkos"/>
 
L'edificio, di stampo [[architettura rinascimentale|rinascimentale]] ed attribuito a [[Silvestro dell'Aquila]], è costituito da una struttura pressoché scatolare ma di indubbia complessità, dovuta al susseguirsi di varie fasi costruttive nel corso dei secoli.<ref name="Arkos"/> Si sviluppa su tre livelli, di cui uno parzialmente interrato a causa del notevole dislivello tra la facciata orientale e quella occidentale.<ref name="Arkos"/> Le bucature sono di due ordini: uno di finestre quadrotte con cornice ed uno di finestre rinascimentali su cornice marcapiano.<ref name="Regione Abruzzo"/> L'ingresso principale è collocato su via Accursio, frontale alla casa natale di [[Buccio di Ranallo]] e alla parte absidale di Santa Maria Paganica; da qui si accede ad un androne con doppia volta a crociera che immette nella corte.<ref name="Arkos"/>
 
La corte rappresenta l'elemento più caratteristico dell'edificio.<ref name="Regione Abruzzo"/> Di forma quadrata, con [[pozzo]] al centro, è circondata per tre lati da un raffinato porticato quattrocentesco con archi a tutto sesto e loggia sovrastante, chiusa in seguito al [[terremoto dell'Aquila del 1703]];<ref name="Arkos"/> il quarto lato, privo di portico, presenta un elegante portale con lo stemma della famiglia [[Carli (famiglia)|famiglia Carli]], che costituisce l'accesso allo scalone principale.<ref name="Arkos"/> Un portale secondario, sulla sinistra, reca invece lo stemma di Ludovico Quatrari, l'abate della [[basilica di Santa Maria di Collemaggio]] che restaurò il palazzo dopo il sisma del 1703.<ref name="Arkos"/>
 
All'interno, numerosi elementi di pregio tra cui un solaio ligneo con dipinti databili al [[XV secolo]].<ref name="Arkos"/>
 
== Note ==
Riga 45:
 
== Bibliografia ==
*{{Bibliografia|AA.VV., 2009|AA.VV., ''L'Aquila. Una città d'arte da salvare - Saving an Art City'', Pescara, Carsa, 2009.}}
*{{Bibliografia|Clementi, 1986|Alessandro Clementi, e Elio Piroddi, ''L'Aquila'', Bari, Laterza, 1986.}}
*{{Bibliografia|Colapietra, 1997|[[Raffaele Colapietra]], (con Mario Centofanti, Carla Bartolomucci e Tiziana Amedoro), ''L'Aquila: i palazzi'', L'Aquila, Ediarte, 1997.}}
*{{Bibliografia|Moretti, 1974|Mario Moretti, e Marilena Dander, ''Architettura civile aquilana dal XIV al XIX secolo'', L'Aquila, Japadre Editore, 1974.}}
*{{Bibliografia|Touring, 2005|Touring Club Italiano, ''L'Italia - Abruzzo e Molise'', Milano, Touring Editore, 2005.}}
 
== Altri progetti ==
{{L'Aquila}}
{{interprogetto}}
 
{{Controllo d'autorità}}
{{LPalazzi dell'Aquila}}
{{Portale|architettura|L'Aquila}}
 
[[Categoria:Accademia di belle arti dell'Aquila]]
[[Categoria:Architetture rinascimentali dell'Aquila]]
[[Categoria:Palazzi dell'Aquila|Carli Benedetti]]
[[Categoria:Monumenti nazionali della provincia dell'Aquila]]