ISO 216: differenze tra le versioni
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→La serie A: , aggiunta formula generale dell'area per la serie A e convertito gli esempi in maniera coerente. |
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{{da unire|Formato carta|design|settembre 2017}}
{| class="wikitable" style="float:right; margin-left: 0.5em; text-align: '×';"
|+ '''Misure ISO 269'''<br /><small>([[
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!colspan="2"| Serie C
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{| class="wikitable" style="float:right; margin-left: 0.5em; text-align: '×';"
|+ '''Misure ISO 216'''<br /><small>([[
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!colspan="2"| Serie A
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| A1 || 594 × 841
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| B10 || 31 × 44
|}
L
== Caratteristiche ==
* '''ISO 216''': ''Writing paper and certain classes of printed matter - Trimmed sizes - A and B series''▼
La norma fa parte della serie:
::(Carta per scrittura e per alcune classi di stampa - Margini rifilati - serie A e B)▼
▲* '''ISO 216''': ''Writing paper and certain classes of printed matter
::del 1975, definisce due serie di dimensioni di carta chiamate A e B
* '''ISO 269''': ''Correspondence envelopes
::(Buste per la corrispondenza
::del 1985, definisce una serie C per le buste
* '''ISO 217''': ''Paper
::(Carta
::del 1995, definisce due serie di carta non rifilata chiamate RA ''(Raw format A)'' ed SRA ''(Supplementary Raw format A)'' con margini più ampi dei corrispondenti formati A, destinati a essere successivamente rifilati dalle macchine da stampa
Questo standard fu inizialmente adottato dal [[Deutsches Institut für Normung|DIN]] in [[Repubblica di Weimar|Germania]] nel [[1922]] (è per questo che è ancora oggi comune l'uso di far precedere ai nomi dei singoli formati la sigla DIN) anche se alcuni dei formati erano già stati sviluppati durante la [[rivoluzione francese]] per poi essere dimenticati.<ref>[
== Sezione ==
I formati ISO 216 sono stabiliti sulla base del rapporto 1:√2, ossia della cosiddetta [[sezione argentea]]. I formati carta conformi allo standard ISO 216 (di cui fanno parte anche i comuni fogli '''A4''' usati nelle fotocopiatrici) sono caratterizzati dall'avere i lati nel rapporto <math>1:\sqrt{2}</math>.
Se si divide a metà un foglio ISO 216 sul lato lungo si ottengono due fogli che continuano a presentare un rapporto <math>1:\sqrt{2}</math>.
=== La serie A ===
La serie A è stata definita partendo dal foglio A0, di superficie pari a {{M|1|ul=m2}} e di proporzioni tali da ricavare il formato più piccolo seguente per dimezzamento lungo il lato più lungo e mantenendo le stesse proporzioni. Ne consegue che per ogni formato le proporzioni
:<math> \frac{b}{a} = \frac{a}{b/2}</math>
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:<math>\frac{b}{a} = \sqrt{2}</math>
Ne consegue che per tutti i formati A il rapporto tra i lati del foglio è pari a <math>\sqrt{2}</math>
Quindi per il primo formato A0 abbiamo:
:<math> ab = 1\,000\,000\ \mathrm{mm}^2 </math>
:<math>a=\sqrt[4]{8}*500\ \mathrm{mm}=841\ \mathrm{mm}</math>
:<math>b=\sqrt[4]{2}*1000\ \mathrm{mm}=1189\ \mathrm{mm}</math>
Il passaggio da un formato a un altro indicato dal numero immediatamente superiore (per esempio da A4 a A5) si ottiene quindi dimezzando il lato maggiore ottenendo il nuovo lato minore. Viceversa il passaggio verso numerazioni inferiori (per esempio da A4 a A3) si ottiene raddoppiando il lato minore ottenendo il nuovo lato maggiore.▼
▲Ne consegue che per tutti i formati A il rapporto tra i lati del foglio è pari a <math>\sqrt{2}</math>, e che tale rapporto resta invariato anche se il foglio viene diviso a metà sul lato più lungo.
▲Il passaggio da un formato a un altro indicato dal numero immediatamente superiore (per esempio da A4 a A5) si ottiene quindi dimezzando il lato maggiore. Viceversa il passaggio verso numerazioni inferiori (per esempio da A4 a A3) si ottiene raddoppiando il lato minore.
▲Il formato più diffuso è il formato A4 pari a 210×297 millimetri.
I formati più grandi (A0, A1, A2) sono usati prevalentemente nell'ambiente della [[tipografia]]. Per riuscire a stampare su questi fogli è necessario usare un [[plotter]] o macchina da stampa. I formati più piccoli sono usati anche nelle [[stampante|stampanti]] e [[fotocopiatrice|fotocopiatrici]] più comuni.
Un'interessante conseguenza del modo di definire le dimensioni dei fogli A, è che il numero che segue la lettera A, costituisce l'esponente da dare a 2 posto al denominatore nella superficie del foglio
:<math>A(n)=\frac{1}{2^n}\mathrm{m}^2</math>
▲Un'interessante conseguenza del modo di definire le dimensioni dei fogli A, è che il numero che segue la lettera A, costituisce l'esponente da dare a 2 posto al denominatore nella superficie del foglio; ad esempio:
Ad esempio:
*la superficie del foglio A0 corrisponde a 1 m² (vale a dire 0,5<sup>0</sup> m²)▼
*la superficie del foglio A1 corrisponde a 1/2 m² (vale a dire 0,5<sup>1</sup> m²)▼
*la superficie del foglio A2 corrisponde a 1/4 m² (vale a dire 0,5<sup>2</sup> m²)▼
▲*la superficie del foglio A0 corrisponde a 1 m² (
e così via, fino al foglio A10 di superficie pari a 1/1024 m² (vale a dire 0,5<sup>10</sup> m²).▼
▲*la superficie del foglio A1 corrisponde a 1/2 m² (
▲*la superficie del foglio A2 corrisponde a 1/4 m² (
▲e così via, fino al foglio A10 di superficie pari a 1/1024 m² (
La serie B è definita a partire dalla A come la [[media geometrica]] tra il formato col medesimo numero e quello di dimensione maggiore (ad esempio il formato B1 è la media geometrica tra il formato A1 e quello A0) e similmente la serie C è definita a partire dalle due serie precedenti come la media geometrica tra i formati A e B con lo stesso numero (ad esempio il formato C1 è la media geometrica tra i formati A1 e B1). La serie C si rivela particolarmente utile per le buste che devono contenere i fogli della corrispondente serie A. Ad esempio una busta di formato C4 è il formato raccomandato per contenere uno o più fogli di formato A4 senza che siano piegati.▼
=== La serie B ===
I formati definiti nell'[[Organizzazione internazionale per la normazione|ISO]] 216 trovano le loro radici nella comune tecnica tipografica di stampare più pagine di un libro su di un foglio di grosse dimensioni per poi ripiegarlo in modo da ottenere i fascicoli di cui è composto il [[libro]], divisi in gruppi di 8, 16 o 32 pagine (detti rispettivamente ottavi, sedicesimi e trentaduesimi), a seconda della dimensione del foglio di partenza e della dimensione che deve avere la singola pagina.▼
▲La serie B è definita a partire dalla A come la [[media geometrica]] tra il formato col medesimo numero e quello di dimensione maggiore (ad esempio il formato B1 è la media geometrica tra il formato A1 e quello A0) e similmente la serie C è definita a partire dalle due serie precedenti come la media geometrica tra i formati A e B con lo stesso numero (ad esempio il formato C1 è la media geometrica tra i formati A1 e B1). La serie C si rivela particolarmente utile per le buste che devono contenere i fogli della corrispondente serie A. Ad esempio una busta di formato C4 è il formato raccomandato per contenere uno o più fogli di formato A4 senza che siano piegati.
▲I formati definiti nell'[[Organizzazione internazionale per la normazione|ISO]] 216 trovano le loro radici nella comune tecnica tipografica di stampare più pagine di un libro su
È da notare comunque il fatto che in commercio si trovano formati di carta sempre maggiori di quelli standard, a parte l'A4 e l'A3 che vengono utilizzati direttamente in macchine da ufficio. Questo perché una volta stampato il foglio viene poi piegato e rifilato al formato [[Organizzazione internazionale per la normazione|ISO]] desiderato. I formati di carta più comunemente usati in tipografia ad esempio sono il 700×1000 mm (solitamente definito 70×100, in [[centimetro|centimetri]]) e il 640×880 mm (64×88), dai quali vengono ricavati per dimezzamento del lato lungo (similmente ai formati An) il 50×70, 44×64 ecc. Questi formati non appartengono allo standard [[Organizzazione internazionale per la normazione|ISO]] ma sono lo standard nella produzione di carta in fogli per le tipografie poiché, come già detto, tengono conto delle necessità tecniche delle lavorazioni di stampa e confezione che portano poi alla produzione del prodotto finito in formato [[Organizzazione internazionale per la normazione|ISO]].▼
▲È da notare comunque il fatto che in commercio si trovano formati di carta sempre maggiori di quelli standard, a parte l'A4 e l'A3 che vengono utilizzati direttamente in macchine da ufficio. Questo perché una volta stampato il foglio viene poi piegato e rifilato al formato [[Organizzazione internazionale per la normazione|ISO]] desiderato. I formati di carta più comunemente usati in tipografia ad esempio sono il 700×1000
==Serie A==▼
▲== Serie A ==
[[Immagine:A_size_illustration2_with_letter_and_legal.svg|right|240px]]
Tabella con le misure dei [[formato carta|formati]] '''A''' in
{|class="wikitable" style="text-align: center"
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!
|-
! formato !! lato lungo !! lato corto !! lato lungo !! lato corto !! lato lungo !! lato corto !! area (m
|-
| A0 || 1189 || 841 || 46,77 || 33,11 || 3368 || 2384 || 1
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| A4 || 297 || 210 || 11,69 || 8,27 || 842 || 595 || 1/16
|-
| A5 || 210 || 148 || 8,27 || 5,83 ||
|-
| A6 || 148 || 105 || 5,83 || 4,13 || 420 || 298 || 1/64
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|}
== Serie B
[[Immagine:B_size_illustration2.svg|right|240px]]
Tabella delle dimensioni dei lati nella serie '''B'''.
{|class="wikitable" style="text-align: center"
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|}
== Serie C ==
[[Immagine:C_size_illustration2.svg|right|240px]]
Tabella delle dimensioni dei lati nella serie '''C'''.
{|class="wikitable" style="text-align: center"
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== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{
{{Standard ISO}}
{{portale|design}}
[[Categoria:Standard ISO]]
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