M7 (astronomia): differenze tra le versioni

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{{ Oggetto non stellare
| immagine = Messier7The star cluster Messier 7.jpg
| image_textdidascalia = M7
| nome = Ammasso di Tolomeo
| scopritore = [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]]
| annodata = [[130]]
| epoca = J2000
| costellazione = Scorpione
| tipo = Ammasso aperto
| classe = I3m
| ra = {{RA|17<sup>h</sup>&nbsp;|53.9<sup>m</sup>|51,0}}
| dec = &minus;{{DEC|-34° 49&prime;|47|36}}
| dist_al = 800980
| dist_pc = 245300
| appmag_v = 3,3
| dimensione_v = 80,0'
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| nomi = [[Catalogo di Messier|M]] 7, [[New General Catalogue|NGC]] 6475, [[Catalogo Collinder|Cr]] 354, [[Catalogo Melotte|Mel]] 183, OCL 1028, ESO 394-SC9 }}
 
'''[[Catalogo di Messier|M]] 7''' (noto talvolta anche col nome '''Ammasso di Tolomeo''' o con la sigla '''[[New General Catalogue|NGC]] 6475''') è un brillante [[ammasso aperto]] visibile nella [[costellazione]] dello [[Scorpione (costellazione)|costellazione dello Scorpione]]; era conosciuto anche in epoca antica ed è uno degli ammassi aperti più grandi e luminosi del cielo.
 
== Osservazione ==
[[ImmagineFile:M7map.png|250pxupright=1.1|thumb|left|Mappa per individuare M7.]]
M7 è un ammasso estremamente facile da osservare: si trova infatti poco a nord delle stelle che rappresentano la coda dello Scorpione e grazie alla sua luminosità è ben visibile anche ad [[occhio nudo]], anche qualora si presenti molto basso sull'orizzonte; senza l'ausilio di strumenti appare come una macchia chiara di forma ovaleggiante più luminosa al centro, nella quale si possono distinguere sotto buoni cieli fino a 2-3 componenti. Un piccolo [[binocolo]] 8x40 o 10x50 è invece sufficiente per risolverlo perfettamentecompletamente in decine di astri dalla sesta all'ottava magnitudine, principalmente biancastridi colore biancastro; al [[telescopio]], specie a bassi ingrandimenti, la visione diventa eccellente, con centinaia di stelle visibili. Un ingrandimento eccessivo tuttavia è sconsigliabile perché si perde la visione di insieme dell'oggetto, le cui dimensioni sono molto estese.<ref name="NuOr">{{cita libro|autore=Federico Manzini|titolo=[[Nuovo Orione]] - Il Catalogo di Messier|anno=2000}}</ref>
 
M7 può essere osservato con facilità anche se è basso sull'orizzonte, ma occorre tener presente che si tratta di un oggetto situato a [[declinazione (astronomia)|declinazioni]] moderatamente australi, dunque in molte aree del [[Nord Europa]] e del [[Canada]] non è mai osservabile, mentre dalle regioni mediterranee (comprese fra 43°N e 33°N) si presenta basso in direzione sud ed è visibile solo per poche ore; dall'emisfero sud, al contrario, M7 è uno degli ammassi meglio visibili del cielo.<ref>Una declinazione di 32°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 58°; il che equivale a dire che a sud del 58°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 58°N l'oggetto non sorge mai.</ref> Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra aprile e settembreottobre per l'emisfero sud, mentre a nord la visibilità è limitata ai mesi estivi.
 
== Storia delle osservazioni ==
M7 era già conosciuto da [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]] nel [[130]], che lo descrisse nel suo catalogo di oggetti del cielo come un ammasso nebuloso ''successivo alla coda dello Scorpione''; venne poi osservato da [[Giovan Battista Hodierna]], [[Nicolas Louis de Lacaille]] e da [[Charles Messier]], che lo inserì nel [[Catalogo di Messier]] nel [[1764]] descrivendolo come ''"un ammasso considerevolmente più grande del precedente (M6). Ad occhio nudo si presenta come una nebulosità; è situato a breve distanza dal precedente, tra l'arco del Sagittario e la coda dello Scorpione. Diametro 30'".'' [[John Herschel]] lo osservò dal [[Capo di Buona Speranza]] e ne fornì una descrizione che poi sarebbe stata copiata e inserita nel [[New General Catalogue]]. Anche [[Edmond Halley]] aveva osservato quest'ammasso.<ref name="NuOr" />
 
== Caratteristiche ==
M7 è formato da alcune centinaia di stelle, principalmente [[gigante blu|stelle blu]]; circa un'ottantina di queste sono più brillanti della decima [[magnitudine apparente|magnitudine]]. SiIl estendediametro perapparente dell'ammasso è di circa 1°,3, che alla distanza di 1000 [[anni luce]] equivale ad una dimensione reale di 25 anni luce; secondo studi condotti alla fine degli [[anni 2000|anni duemila]], l'età èdell'ammasso stimataè di 200 milioni di anni., Lamentre recessioneil rispettoparametri di [[metallicità]] sono simili a noiquelli dell'ammassodel èSole.<ref name="Villanova2009">{{cita pubblicazione|autore=Villanova, S.; Carraro, G.; Saviane, I.|titolo=A spectroscopic study of the open cluster NGC 6475 (M 7). Chemical abundances from stars in the range T<sub>eff</sub> = 4500-10 000 K|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2009A%26A...504..845V|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=504|numero=3|pp=845-852|anno=2009|mese=settembre|doi=10.1051/0004-6361/200811507|accesso=10 agosto 2011}}</ref> M7 e il sistema solare si allontanano alla velocità di 18 [[km/s]].<ref name="NuOr" />
 
La stella più brillante di M7 è una [[gigante gialla]] di magnitudine 5,6, dunque visibile già ad occhio nudo sotto buoni cieli, e di [[classe spettrale]] G8;<ref name="NuOr" /> a questa si aggiungono tre [[gigante rossa|giganti rosse]] e alcune decine di stella di classe B e A.<ref name="Prosser1995"/> All'interno dell'ammasso sono note alcune [[binaria spettroscopica|binarie spettroscopiche]] con periodi compresi fra i 2 e i 9 giorni, più alcune doppie strette con una separazione molto ridotta; fra le prime spicca HD&nbsp;162724, una [[variabile a eclisse]] azzurra che oscilla fra le magnitudini 5,96 e 6,43 con un periodo di 2,78 giorni.<ref name="Leung1975">{{cita pubblicazione|autore=Leung, Kam-Ching; Schneider, Donald P.|titolo=Binary Systems in Star Clusters. II HD 162724|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1975ApJ...201..792L|rivista=Astrophysical Journal|volume=201|pp=792-798|anno=1975|mese=novembre|doi=10.1086/153945|accesso=10 agosto 2011}}</ref> Uno studio condotto ai [[raggi X]] ha permesso di scoprire una cinquantina di componenti accertate di classe F-K0 e una settantina di stelle nane di classe K e M. Secondo lo stesso studio è emerso che alcune delle stelle di grande massa di M7 sono associate a sorgenti di raggi&nbsp;X; si ritiene che si tratti di [[stella binaria|stelle binarie]] in cui l'emissione a raggi&nbsp;X provenga dalle componenti secondarie, di piccola massa.<ref name="Prosser1995">{{cita pubblicazione|autore=Prosser, Charles F.; Stauffer, John R.; Caillault, J.-P.; Balachandran, Suchitra; Stern, Robert A.; Randich, Sofia|titolo=An X-Ray Survey of the Open Cluster NGC 6475 (M7) With ROSAT|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1995AJ....110.1229P|rivista=Astronomical Journal|volume=110|p=1229|anno=1995|mese=settembre|doi=10.1086/117599|accesso=10 agosto 2011}}</ref>
All'interno dell'ammasso sono note alcune [[binaria spettroscopica|binarie spettroscopiche]] con periodi compresi fra i 2 e i 9 giorni, più alcune doppie strette con una separazione molto ridotta; la stella più brillante di M7 è una [[gigante gialla]] di magnitudine 5,6, dunque visibile già ad occhio nudo sotto buoni cieli, e di [[classe spettrale]] G8.<ref name="NuOr" />
 
Alcune componenti di massa intermedia dell'ammasso presentano delle forti anomalie nella composizione della loro [[fotosfera]]; queste stelle possiedono una sovrabbondanza di alcuni elementi come il [[cromo]] e il [[manganese]] e una relativa scarsità di [[ossigeno]] e [[magnesio]], nel caso delle stelle di classe A. Come ciò possa influire sull'[[evoluzione stellare|evoluzione]] di queste stelle non è ancora ben chiaro.<ref name="Folsom2007">{{cita pubblicazione|autore=Folsom, C. P.; Wade, G. A.; Bagnulo, S.; Landstreet, J. D.|titolo=Rotation and chemical abundances of Ap/Bp stars in the open cluster NGC 6475|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2007MNRAS.376..361F|rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society|volume=376|numero=1|pp=361-370|anno=2007|mese=marzo|doi=10.1111/j.1365-2966.2007.11466.x|accesso=10 agosto 2011}}</ref>
==Note==
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
=== Libri ===
* {{en}} {{cita libro | cognome= O'Meara| nome= Stephen James | titolo= Deep Sky Companions: The Messier Objects| editore= Cambridge University Press| città= | anno= 1998 | idisbn= ISBN 0-521-55332-6| lingua= en}}
 
=== Carte celesti ===
* {{cita web|url=http://www.geocities.jp/toshimi_taki/atlas_85/atlas_85.htm|titolo=Taki's 8.5 Magnitude Star Atlas|autore=Toshimi Taki|anno=2005|accesso=7 novembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181105182256/http://www.geocities.jp/toshimi_taki/atlas_85/atlas_85.htm|dataarchivio=5 novembre 2018|urlmorto=sì}} - Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.
* {{cita libro | cognome= Tirion, Rappaport, Lovi | titolo=Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°| editore=Willmann-Bell, inc.| città=Richmond, Virginia, USA | anno=1987 | idisbn= ISBN 0-943396-15-8}}
* {{cita libro | cognome= Tirion, Sinnott| titolo=Sky Atlas 2000.0 - Second Edition | editore= Cambridge University Press | città= Cambridge, USA| anno= 1998| idisbn= ISBN 0-933346-90-5}}
* {{cita libro | cognome= Tirion| titolo=The Cambridge Star Atlas 2000.0 | url= https://archive.org/details/cambridgestaratl00wilt| ed=3 | editore= Cambridge University Press | città= Cambridge, USA| anno= 2001| idisbn= ISBN 0-521-80084-6}}
 
== Voci correlate ==
*[[Ammasso globulare]]
*[[Catalogo di Messier]]
*[[New General Catalogue|Nuovo Catalogo Generale (NGC)]]
*[[Oggetti non stellari nella costellazione dello Scorpione]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Messier 7}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}}cita [web|1=http://wwwmessier.seds.org/messier/m/m007.html |2=M7, SEDS Messier pages]|lingua=en|accesso=5 agosto 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150518042008/http://messier.seds.org/m/m007.html|dataarchivio=18 maggio 2015|urlmorto=sì}}
{{LinksNGC|6475}}
 
{{NavNGC|6475}}
{{CatalogoMessier}}
{{catalogo Collinder|354}}
{{Ammassi più luminosi}}
{{Portale|oggetti del profondo cielo}}
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[[Categoria:Oggetti del catalogo NGC|6475]]
[[Categoria:Braccio di Orione]]
[[Categoria:Oggetti nella costellazione dello Scorpione]]
 
[[ar:مسييه 7]]
[[be:Аб'ект Месье M7]]
[[bg:M7]]
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[[cs:Messier 7]]
[[de:Messier 7]]
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[[ja:M7]]
[[ko:프톨레마이오스 성단]]
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[[mzn:مسیه ۷]]
[[nl:Ptolemaeuscluster]]
[[pl:Gromada Ptolemeusza]]
[[pt:Aglomerado de Ptolomeu]]
[[ru:Скопление Птолемея]]
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[[sk:Hviezdokopa Škorpióní chvost]]
[[sr:Месије 7]]
[[sv:Messier 7]]
[[tr:Messier 7]]
[[uk:Скупчення Птоломея]]
[[vi:Messier 7]]
[[zh:托勒密星團]]
[[zh-min-nan:Messier 7]]